Prodotti tracciati ed etichette obbligatorie, nuove regole per chi vende in Italia

Prodotti tracciati ed etichette obbligatorie: come cambiano le regole per chi vende in Italia e cosa prevede il Disegno di Legge approvato per contrastare le frodi alimentari

Apr 18, 2025 - 09:27
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Prodotti tracciati ed etichette obbligatorie, nuove regole per chi vende in Italia

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 9 aprile 2025 un nuovo Disegno di Legge (DDL) che introduce misure stringenti a tutela del settore agroalimentare italiano. Il provvedimento, presentato dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, mira a rafforzare la trasparenza, contrastare le frodi e difendere il valore delle produzioni Made in Italy.

Composto da 18 articoli, il DDL prevede una revisione organica delle sanzioni in ambito alimentare, con l’obiettivo di colpire in modo più efficace le condotte scorrette lungo l’intera filiera. “Tolleranza zero per chi abusa del valore delle nostre produzioni per arricchirsi anche alle spalle di chi rispetta le regole”, ha dichiarato Lollobrigida, sottolineando come il provvedimento rappresenti un passo avanti verso una concorrenza più leale e una maggiore tutela dei consumatori.

Cosa cambia per chi vende

Per chi vende prodotti alimentari in Italia, il nuovo disegno di legge comporta cambiamenti rilevanti, sia sul piano operativo che sanzionatorio. Ecco cosa cambia nel dettaglio:

  • più obblighi su etichette e tracciabilità;
  • sanzioni proporzionate al fatturato;
  • denunce penali, non solo multe per chi vende prodotti con etichette false o ingannevoli.

Ci saranno poi controlli rafforzati e blocchi temporanei per irregolarità formali (es. documenti incompleti), dando al venditore la possibilità di sanare la situazione in tempi rapidi.

Reati specifici e nuove sanzioni

Tra le principali novità introdotte dal disegno di legge, spicca l’introduzione del reato di “frode alimentare”, che amplia il perimetro delle pratiche ingannevoli sanzionabili, includendo tutte le violazioni che danneggiano i consumatori in termini di origine, qualità o quantità dei prodotti.

Viene inoltre definito il nuovo reato di “commercio di alimenti con segni mendaci”, destinato a colpire le etichettature ingannevoli e l’uso improprio di indicazioni di qualità. A questo si aggiunge la previsione del reato di “agropirateria”, rivolto a chi, con modalità organizzate e ripetute, realizza frodi alimentari sistematiche.

Il DDL rafforza anche la protezione delle Denominazioni di Origine Protetta (DOP) e delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP), con sanzioni più severe contro la contraffazione e l’uso illecito dei marchi di qualità. Le nuove disposizioni mirano a garantire che i prodotti certificati rispettino pienamente le normative italiane ed europee.

Etichette, tracciabilità e controlli: cosa cambia

Tra le misure di maggiore impatto operativo per le imprese, il disegno di legge introduce obblighi più rigorosi sulla tracciabilità dei prodotti e sulla correttezza delle etichette, che dovranno essere più precise, veritiere e trasparenti: qualsiasi indicazione fuorviante (su origine, qualità, ingredienti, quantità) potrà essere sanzionata. Per dimostrare la tracciabilità dei prodotti – specialmente in filiere sensibili come quella bufalina – chi vende dovrà assicurarsi che le informazioni sulla provenienza siano documentate e corrette.

Viene per questo motivo istituita una Cabina di regia per i controlli amministrativi, presieduta dal Ministro del MASAF e composta dalle principali istituzioni competenti in materia di ispezioni e verifiche.

Il provvedimento rivede anche l’apparato sanzionatorio sul piano amministrativo. Le multe saranno graduabili in base alla gravità dell’infrazione e al fatturato dell’impresa, superando l’attuale sistema che non distingueva tra piccole aziende e grandi gruppi.

Il DDL è frutto di un lavoro congiunto tra il MASAF e il Ministero della Giustizia, guidato da Carlo Nordio, e rappresenta un tassello della strategia del Governo Meloni per tutelare il patrimonio agroalimentare italiano. Un’iniziativa che mira a garantire ai consumatori sicurezza e trasparenza, e alle imprese oneste condizioni di mercato più eque e protette da pratiche sleali.