IA e lavoro, ecco come dire la tua e aiutare a scrivere le regole del futuro
La prima bozza delle "Linee Guida per l’Implementazione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel Mondo del Lavoro" può essere integrata da tutti. La panoramica sull'iniziativa

L’intelligenza artificiale sta cambiando il mondo del lavoro, perché potenzia e trasforma numerose attività che prima erano svolte esclusivamente da esseri umani. Automazione delle attività ripetitive, analisi avanzata dei dati, supporto ai professionisti, cambiamento dei modelli organizzativi oppure apertura a nuovi lavori (IA trainer, eticisti dell’IA, specialisti di prompt engineering e così via) sono soltanto alcuni esempi dei vantaggi che l’IA può offrire alla società e al mercato del lavoro.
Ma è anche vero che tali potenzialità vanno governate dall’uomo, perché se l’IA è in grado di ridefinire il valore delle competenze e spostare l’equilibrio tra uomo e macchina, tale adattamento deve seguire una linea di indirizzo di impronta umana, che mantenga sempre al primo posto i bisogni e le necessità della persona e della collettività.
Ecco perché ha ragion d’essere la nuova iniziativa lanciata dal Ministero del Lavoro, una consultazione pubblica mirata alla redazione di Linee Guida ufficiali sull’uso e applicazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro.
Vediamola insieme in sintesi e scopriamone tempi e modalità di attuazione.
Gli obiettivi delle Linee Guida sull’IA nella prima bozza
L’idea di fondo è quella per cui chi saprà evolversi, imparare e collaborare con l’intelligenza artificiale, sarà più pronto ad affrontare il futuro. E, per gettare le migliori basi per una proficua collaborazione uomo-macchina, il contributo di ogni cittadino – con proposte, suggerimenti, opinioni e soluzioni – potrà essere determinante.
Il Ministero con sede in Via Veneto a Roma ha perciò dato il via alla redazione delle Linee Guida per l’Implementazione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel Mondo del Lavoro, nella finalità di:
- supportare imprese, lavoratori autonomi e dipendenti, enti di formazione e altri operatori con un quadro chiaro e aggiornato di transizione digitale etica, responsabile e centrata sulla persona;
- offrire risposte puntuali alle questioni aperte della sicurezza, della trasparenza e della tutela dei diritti nel contesto lavorativo;
- assicurare che l’intelligenza artificiale sia uno strumento agevolativo e non un ostacolo all’occupazione o una fonte di discriminazione (specialmente nei processi decisionali automatizzati come quelli per la selezione del personale o la valutazione delle performance).
In sintesi, come sottolinea il comunicato ministeriale del 14 aprile scorso, l’intento alla base delle Linee Guida sull’IA – in combinazione con il piano strategico OpenAI per guidare l’intelligenza artificiale in Europa e con l’AI Action Plan – è quello di favorire produttività, efficienza, benessere e sicurezza negli ambienti di lavoro, nel rispetto della dignità individuale e collettiva.
Chi può partecipare all’integrazione delle Linee Guida ed entro quando
Il Ministero del Lavoro sollecita i contributi di tutti coloro che abbiano qualcosa da dire, aggiungere o suggerire in tema di uso dell’intelligenza artificiale. In particolare saranno ben accetti i contributi di tutti coloro che si ritengono direttamente coinvolti o comunque interessati dall’implementazione dell’IA negli uffici e in ogni altro luogo di lavoro, ossia figure e soggetti come ad esempio:
- grandi aziende e PMI;
- lavoratori autonomi;
- istituti di formazione;
- centri di ricerca;
- associazioni di categoria;
- organizzazioni sindacali;
- esperti in tecnologie digitali e IA.
Come si può facilmente notare, l’elenco è ampio e mirato ad ottenere proposte a 360°, che possano alimentare il dibattito sulla più virtuosa implementazione dell’IA nel mondo dell’occupazione, posto che questa tecnologia rappresenta ormai la nuova frontiera da cui non si può tornare indietro.
La raccolta di contributi prevista dalla consultazione pubblica è già aperta e si completerà entro il termine massimo del 25 maggio prossimo.
Come partecipare all’iniziativa
Chi parteciperà potrà contribuire al percorso di redazione e arricchimento di un documento per la tutela di imprese e occupati, ossia di Linee Guida sull’IA ideate e sviluppate – almeno in parte – da chi compone in concreto il mondo del lavoro.
Il suggerimento di nuovi spunti di discussione, la segnalazione di criticità normative od operative oppure – ancora – l’invito alla modifica di una o più parti della bozza, saranno utili alla creazione di un testo di effettivo valore per aziende, lavoratori e parti sociali.
Ogni intervento sarà attentamente valutato dal Ministero e – se ritenuto opportuno – sarà inserito nel testo definitivo delle Linee Guida sull’IA – al momento composto da 56 pagine e dieci punti – per migliorarne la qualità e l’efficacia. Per ogni contributo inserito sarà menzionato e ringraziato il suo autore.
Chi è interessato a dire la sua e a contribuire alla consultazione, dovrà accedere alla piattaforma ParteciPa con SPID, CIE o CNS e seguire le indicazioni incluse nell’apposito questionario online. Quest’ultimo invita il singolo partecipante a dare il suo personale parere in merito – ad esempio – al miglioramento della struttura e della leggibilità delle Linee Guida, ai migliori strumenti operativi per l’uso dell’IA nel lavoro, agli aspetti normativi e giuridici che entrano in gioco oppure al tema sicurezza e tutela dei diritti.
Ulteriori contributi e contatti utili
Non solo. Al termine del questionario il Ministero del Lavoro invita ad arricchire ulteriormente la consultazione, con un documento a se stante e recante un contributo più ricco e strutturato (ad es. descrizione di metodologie, di strumenti operativi, template ed altro), da inviare all’indirizzo DipartimentoLavoro@lavoro.gov.it, utile anche per avere ulteriori informazioni via mail dallo stesso Ministero.
Inoltre, maggiori dettagli sul percorso di partecipazione alla stesura della Linee Guida e sulle modalità di invio dei contributi sono disponibili nella sezione Aiuto della piattaforma ParteciPA.
Concludendo, l’iniziativa in oggetto mira a qualificare l’IA uno strumento al mero servizio delle persone, e non un fattore di esclusione o alienazione, e a valorizzare il ruolo umano, riconoscendo che l’IA deve affiancare e potenziare il lavoro delle persone, migliorando performance, produttività e benessere individuale. Hai tempo fino al 25 maggio: partecipa e fai sentire la tua voce.