Prezzi in aumento? Sonos valuta l'impatto dei dazi di Trump
Sonos analizza le possibili conseguenze delle tariffe di Trump su prezzi e catena di approvvigionamento, dopo le recenti riduzioni di prezzo
L'ultima bufera dei dazi iniziata da Donald Trump potrebbe colpire anche Il mondo dell'audio domestico, che rischia di subire un'ondata di rincari. Sonos, noto produttore di sistemi audio wireless, sta monitorando con attenzione le recenti proposte tariffarie del presidente USA, che potrebbero avere un impatto significativo sui costi dei suoi prodotti. Stando a quanto riporta The Verge, Erin Pategas, portavoce dell'azienda, ha dichiarato che Sonos sta valutando attentamente le potenziali implicazioni per l'attività, i clienti e la catena di approvvigionamento.
Si tratta senza dubbio di una dichiarazione che segna un cambio di tono rispetto a solo pochi mesi fa, quando l'azienda sembrava fiduciosa di aver mitigato i rischi grazie alla diversificazione della sua catena di approvvigionamento, spostando la produzione dalla Cina a centri come la Malesia e il Vietnam. Saori Casey, direttore finanziario di Sonos, aveva infatti affermato che le tariffe avrebbero avuto un impatto "minimo" sui margini di profitto.
Tuttavia, le nuove tariffe proposte da Trump stanno causando un vero ciclone, i cui effetti si sono visti immediatamente anche sui mercati azionari durante la scorsa giornata. Di fatto, i dazi del 46% sul Vietnam e del 24% sulla Malesia hanno ribaltato le previsioni dell'azienda. Sonos, realtà relativamente piccola e con margini di profitto già ridotti, potrebbe non essere in grado di assorbire completamente questi costi aggiuntivi, di conseguenza i consumatori potrebbero presto assistere a un aumento dei prezzi dei prodotti audio commercializzati.