Anche il Brasile vuole investigare su App Tracking Transparency di Apple
Le lamentele di Meta smuovono le corti brasiliane
Nuovi sviluppi sul fronte antitrust per Apple in Brasile. Oltre alle vicende già aperte riguardanti la questione sideloeading, l'Autorità Garante della Concorrenza Brasiliana, nota come Cade (Conselho Administrativo de Defesa Econômica), ha ora messo nel mirino anche la funzionalità App Tracking Transparency. L'ente regolatore ha infatti avviato ieri, giovedì 3 aprile, una nuova indagine specifica su ATT, spinto da un esposto formale presentato da Meta.
IL CASO BRASILIANO
Il cuore della lamentela di Meta, secondo quanto riportato dal quotidiano brasiliano O Globo, e ripreso dalla testata specializzata MacMagazine, verte sulla presunta disparità di trattamento imposta da Apple.
Meta sostiene che, mentre le applicazioni di sviluppatori terzi sono obbligate a mostrare un avviso specifico per chiedere agli utenti il permesso di tracciare i loro dati attraverso diverse app e siti web, le applicazioni sviluppate dalla stessa Apple non sarebbero soggette allo stesso stringente requisito, avendo di fatto "via libera" per raccogliere e condividere informazioni con l'azienda. Nell'annunciare l'apertura dell'indagine, il Cade ha dichiarato che "ci sono prove" che suggeriscono come Apple "raccolga ed elabori informazioni dai propri utenti a condizioni più favorevoli rispetto a quelle offerte a terzi".
