Prato, chirurgia robotica: operazioni anche la domenica per le tantissime richieste

Le attività non verranno più sospese nel weekend per ridurre i tempi di attesa. Gli interventi si concentrano in particolare nell’ambito dell’urologia, con il trattamento dei tumori della prostata. Nei mesi scorsi era già stata aggiunta la data del sabato

Mag 12, 2025 - 16:09
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Prato, chirurgia robotica: operazioni anche la domenica per le tantissime richieste

Prato, 12 maggio 2025 – Domenica 11 maggio l'Ospedale Santo Stefano di Prato ha compiuto un passo importante nell'organizzazione della propria attività chirurgica: è stato eseguito il primo intervento di chirurgia robotica in seduta domenicale, su un paziente affetto da tumore della prostata.

La decisione è nata dalla volontà di ridurre i tempi di attesa per interventi oncologici complessi e conferma il ruolo dell'Ospedale come struttura d'eccellenza a livello nazionale. L'intervento è stato possibile grazie alla piena disponibilità e collaborazione di urologi, anestesisti, infermieri e personale di supporto, che si sono resi operativi anche in un giorno festivo.

"Un risultato straordinario reso possibile da un grande gioco di squadra", ha dichiarato il direttore generale,Valerio Mari, sottolineando l'impegno del personale nel garantire risposte rapide e di qualità ai pazienti.

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La piattaforma robotica - fa sapere la dottoressa Maria Teresa Mechi, direttore sanitario del presidio - era già attiva dal lunedì al venerdì per 12 ore al giorno, ma di fronte all'aumento delle richieste, l'azienda ha deciso di potenziare l'attività anche nei week end.

Per ridurre i tempi di attesa, infatti, nei mesi scorsi era già stata introdotta una seduta mensile aggiuntiva al sabato dedicata alla chirurgia robotica bariatrica, così da preservare quanto più possibile le sedute per l'Urologia e intervenire in modo mirato sulle liste d'attesa per la prostatectomia. Ora i nostri pazienti potranno operarsi anche di domenica".

La direzione aziendale, in accordo con i direttori dei Dipartimenti coinvolti, ha poi valutato e condiviso la possibilità di aumentare le sedute urologiche anche il sabato e di attivare, quando necessario, sedute domenicali.

La direzione aziendale esprime un sincero ringraziamento a tutti i professionisti che hanno reso possibile questo risultato, a partire dal dottor Graziano Vignolini, Direttore della Soc Urologia, dal dottor Stefano Michelagnoli, direttore del Dipartimento delle Specialità Chirurgiche, dal dottor Vittorio Pavoni, direttore dell'Area Anestesia e Rianimazione, dal dottor Paolo Zoppi, direttore del Dipartimento Assistenza Infermieristica e Ostetrica, alla dottoressa Maria Teresa Mechi e alla dottoressa Monica Chiti della Direzione medica e infermieristica e a tutto il personale del Blocco operatorio e dei reparti di degenza che si è reso disponibile a portare avanti il progetto.

"Un ringraziamento speciale - aggiunge il direttore generale - a chi ha lavorato in questa prima domenica operatoria: è un gesto di professionalità e responsabilità che fa la differenza per i nostri pazienti".

Il dottor Michelganoli ha spiegato che dal lancio del programma di chirurgia robotica nel febbraio 2023, l'Ospedale ha registrato una crescita costante: nel 2024 sono già stati eseguiti 534 interventi, posizionando il Santo Stefano al terzo posto in Italia per volume tra le strutture dotate di piattaforma robotica. L'attività è in costante crescita tanto che nel terzo quadrimestre dello stesso 2024 l'Ospedale Santo Stefano ha raggiunto il primo posto in Italia. Solo in ambito urologico si contano 392 operazioni, molte delle quali per tumore prostatico, patologia per cui la chirurgia robotica è oggi il trattamento di riferimento.

L'utilizzo della tecnologia è quindi al massimo dell'efficienza. Accanto alla crescita operativa, si registra anche un altro dato significativo: aumenta costantemente l'attrattività delle specialità chirurgiche dell'ospedale, che esprimono competenze estremamente elevate e un livello di professionalità ampiamente riconosciuto. L'analisi dei dati mensili sulle liste d'attesa, infine, evidenzia un trend in crescita, in particolare per gli interventi per tumore maligno della prostata, a conferma della fiducia dei pazienti nella qualità dell'offerta clinica.