Più spazio alle donne . Ma niente diaconato . Sui gay aperture e cadute
Una suora governa la Città del Vaticano, un’altra è prefetta in Curia romana. Francesco ha benedetto i partner omosessuali. Invariata però la dottrina.

Contraddittorio, problematico, profetico e provocatorio. Tutto questo è stato il pontificato di Bergoglio in materia di morale sessuale e ruolo delle donne. Fedele all’impegno, che grava sul capo di ogni Pontefice, quello di non spezzare l’unità della barca di Pietro, papa Francesco non ha cambiato di una virgola la posizione della Chiesa sul matrimonio, sulla pillola, l’aborto, l’omosessualità e nemmeno sul sacerdozio riservato ai maschi.
Ma, eccezioni a parte, ha innervato sul magistero uno sguardo pastorale carico di misericordia e attenzione al vissuto delle persone, così come sono, che lascia intravedere, anche in termini piuttosto caotici, inevitabili aggiornamenti dello stesso impianto dottrinale. Lo suggerisce a suo modo anche un particolare passato quasi sotto silenzio in queste ore: l’ultima omelia di Bergoglio, quella di Pasqua, si chiude con una preghiera della teologa bolognese Adriana Zarri. Una donna, un’eremita che in vita è stata ai ferri corti con il Vaticano per il suo spirito contestatore e profetico.
Le tre commissioni ad hoc sul diaconato femminile, istituite da Francesco, hanno certamente illuso i più sulla possibilità che sull’altare potessero tornare a vedersi in tempi rapidi delle donne in scia con la Chiesa delle origini. Tutto rimandato, non cancellato, anche se inizialmente è facile immaginare che nelle parrocchie si avranno diacone fuori dall’ordine sacro e poi diaconesse permanenti per scongiurare che ci possa essere un passaggio successivo al presbiterato. Ipotesi vietata dalla lettera apostolica di Giovanni Paolo II, Ordinatio sacerdotalis (1994), e ribadita da papa Bergoglio. Adesso, però, anche questo tema non è più tabù. Francesco, che ha scelto un liberal come il cardinale Victor Fernandez per il ruolo di prefetto dell’ex Sant’Uffizio, ha reso legittimo farne oggetto di studio, mentre le donne hanno conquistato l’accesso ai ministeri istituiti dell’accolitato e del lettorato, nonché il voto al Sinodo, l’istituzione simbolo del papato bergogliano.
Non solo, con lui è caduto il soffitto di cristallo che ha impedito per secoli alle cristiane di accedere ai piani alti dello Stato vaticano e della Curia. Una suora, Raffaella Petrini, è la neo governatrice del Paese più piccolo del mondo e, se una rondine non fa primavera, un’altra religiosa, suor Simona Brambilla è prefetta del Dicastero per gli istituti di vita religiosa. Come vice ha un cardinale…
Il Papa del "chi sono io per giudicare i gay" è arrivato a benedirli, sia come singoli, sia in coppia. Fiducia supplicans è uno dei suoi documenti più innovativi e contrastati. Restano, però, la concezione dottrinale dell’omosessualità come intrinsecamente disordinata e lo scivolone comunicativo dello stesso Francesco che lamentò la troppa ‘frociaggine’ nei seminari. Il Papa si scusò, vero, ma quell’uscita esplicita quanto l’omofobia, anche solo inconsciamente, alberghi ancora nella Chiesa. Discernimento è, invece, la parola chiave per capire la svolta impressa dall’esortazione Amoris laetitia sulla comunione ai divorziati risposati in un testo che, ferma restando la centralità del matrimonio e l’indissolubilità delle nozze, guarda con una certa comprensione alle convivenze.
Misericordia e verità con Bergoglio sono tornate a procedere a braccetto. Meno che sull’aborto. A riguardo il Papa ha usato toni di una durezza inusitata, accusando i medici, che praticano l’interruzione di gravidanza, di essere dei "sicari". E che dire del linguaggio tranchant con cui ha paragonato gli anticoncezionali alle fabbriche d’armi? Questo nonostante Bergoglio abbia anche annoverato pubblicamente il preservativo fra i rimedi contro l’Aids, abbia richiamato i partner cattolici a non far figli come conigli e favorito summit teologici dai quali sono uscite relazioni innovative dopo il no di papa Paolo VI e della sua enciclica Humanae vitae sui contraccettivi che tante perplessità suscitarono anche in ambienti cattolici. Su donne, gay e morale sessuale Francesco è stato contradditorio nel suo procedere adelante con juicio.