Pirelli, c’è ottimismo su un accordo coi cinesi
MILANO Pirelli è al lavoro per trovare una soluzione condivisa con il socio cinese Sinochem per il nodo della governance, diventato...

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Pirelli è al lavoro per trovare una soluzione condivisa con il socio cinese Sinochem per il nodo della governance, diventato centrale alla luce delle nuove normative statunitensi sui veicoli connessi, che penalizzano le aziende con partecipazioni cinesi. "Stiamo iniziando i negoziati" e "sono molto fiducioso, perché al centro c’è l’interesse di Pirelli", ha detto il vicepresidente esecutivo Marco Tronchetti Provera, assicurando che si arriverà a un accordo "che garantirà il futuro" del gruppo.
La Bicocca vuole trovare con anticipo una soluzione per essere conforme alla normativa americana che vieta dal 2027 la vendita o l’importazione di veicoli connessi o a guida autonoma che utilizzano hardware o software di aziende legate alla Cina o alla Russia. "Siamo sempre allineati alle norme locali" per cui "dobbiamo avere una governance che sia adeguata a quello che è il mercato mondiale", ha sottolineato il top manager di Pirelli.
Secondo indiscrezioni di stampa, sul tavolo ci potrebbe essere una discesa di Sinochem sotto il 26,4% a cui corrisponde la quota di Mtp e Camfin, con quest’ultima che potrebbe rilevarne il 3,5% senza superare la soglia dell’opa o modifiche rilevanti alla governance. Il consiglio d’amministrazione è stato aggiornato al 28 aprile con il conseguente slittamento dell’assemblea al 12 giugno. La questione è strategica, dal momento che gli Stati Uniti rappresentano un mercato chiave per il gruppo. "Il nostro ceo è ad Atlanta - ha spiegato Tronchetti - per discutere investimenti volti ad aumentare la capacità produttiva negli Stati Uniti".
Un’operazione coerente con la strategia “local for local“, mirata a cogliere le prospettive di crescita in un mercato che rappresenta il 40% del segmento High-Value globale. "Continuiamo a percorrere questa strada perché siamo convinti che gli Usa potranno crescere ancora di più", ha sottolineato Tronchetti Provera. A prescindere dai dazi Usa, Pirelli continuerà a "fare ciò che abbiamo sempre fatto, ovvero accentuare il local for local. Siamo americani in America, italiani in Italia, cinesi in Cina", ha concluso.
A. L.