Picchia la compagna per gelosia. Pugni e schiaffi in pieno volto anche con la figlia neonata in braccio
Ennesimo episodio di violenza in famiglia: a dare l’allarme la vittima. Ferita anche la bambina. Arrestato dalla polizia nell’abitazione di Ponte Felcino un giovane tunisino di 25 anni.

L’avrebbe picchiata anche quando aveva la figlia di pochi mesi in braccio. Con la quale poi, dopo l’ennesima lite, se ne era andato di casa. A dare l’allarme la presunta vittima delle violenze da parte del proprio compagno, un giovane tunisino di 25 anni, poi arrestato dalla polizia. L’intervento è stato richiesto dalla donna in seguito a un nuovo episodio di violenza subito. Agli agenti della squadra volante, che hanno raggiunto l’abitazione di Ponte Felcino della coppia, in seguito alla richiesta di aiuto, la giovane madre ha raccontato che il proprio compagno, in seguito di una lite per motivi di gelosia e di convivenza, mentre teneva in braccio la figlia di pochi mesi, l’aveva colpita con pugni e schiaffi al volto. La donna ha raccontato, inoltre, che l’uomo, dopo l’aggressione, si era allontanato di casa con la bambina facendo perdere le proprie tracce. Appurato lo stato di salute della donna, che nell’immediato ha rifiutato l’intervento dei sanitari, gli agenti hanno avviato le ricerche del giovane che, poco dopo, è ritornato a casa con la bambina in braccio.
Gli agenti hanno potuto constatare che la piccola presentava delle escoriazioni sul volto, verosimilmente causate dall’uomo durante l’aggressione alla compagna e, per questo motivo, hanno richiesto l’immediato intervento dei sanitari del 118 che, giunti sul posto, hanno accompagnato madre e figlia all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove ad entrambe sono state riscontrate delle lesioni. L’uomo, nel frattempo, è stato portato in questura, dove, una volta ricevuta la querela della vittima, è stato arrestato e su disposizione del pubblico ministero, ha atteso nelle camere di sicurezza della questura stessa l’udienza di fronte al giudice per le indagini preliminari che ha convalidato il provvedimento, applicando la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento a compagna e figlia. Ennesimo episodio di violenza tra le mura familiari che viene denunciato. Denunce che, dicono le statistiche, aumentano, conseguenza di una maggiore consapevolezza e fiducia nelle istituzioni da parte delle vittime. Di conseguenza, cresce il numero di provvedimenti nell’ambito dei reati da codice rosso.