Piano riarmo europeo, la Camera ha approvato la mozione della maggioranza

La Camera ha discusso sul riarmo in Europa, la mozione della maggioranza è stata approvata con 144 voti favorevoli. Critiche dall'opposizione per l'assenza del termine ReArm Europe

Apr 10, 2025 - 16:53
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Piano riarmo europeo, la Camera ha approvato la mozione della maggioranza

La Camera dei Deputati ha approvato, oggi 10 aprile 2025, la mozione della maggioranza sul Piano di riarmo europeo con 144 sì, contrari 105, astenuti 9. Si tratta di un tema su cui tutte le forze che siedono in Parlamento avevano posizioni differenti ma alla fine come anticipato nelle ore precedenti alla votazione, l’accordo è stato trovato.

Piano di riarmo approvato ma senza citare ReArm Europe

Non si è fatto mistero infatti in queste settimane che all’interno della maggioranza di Governo vi fossero opinioni molto diverse in tema di riarmo europeo. La Lega di Matteo Salvini, per l’esattezza, si era detta fermamente contraria al ReArm Europe, sostenendo che nel Continente vi fossero altre necessità di spesa più utili alla vita dei cittadini. L’accordo raggiunto con Giorgia Meloni vede il Governo dichiararsi favorevole al rafforzamento “delle capacità di difesa e sicurezza nazionale al fine di garantire, alla luce delle minacce attuali e nel quadro della discussione in atto in ambito europeo in ordine alla difesa europea, la piena efficacia dello strumento militare”.

Nel testo citato della mozione della maggioranza, non viene fatto nessun esplicito riferimento diretto al concetto stesso di riarmo che, invero, conferma il sostegno che l’Italia intende garantire a Kiev nella guerra in corso contro la Russia.

Infine, c’è un passaggio molto importante di questa mozione – evidentemente di sintesi tra le varie correnti che compongono il Governo – ovvero “la costituzione di una forza multinazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite” che sia subordinata nell’operato a una deliberazione del Consiglio di Sicurezza. L’obiettivo di questa “forza” dovrà essere riuscire a garantire una pace stabile, che sia condivisa e irreversibile.

L’opposizione aveva chiesto addirittura di escludere la mozione di maggioranza perché non contiene la parola «riarmo» ma parla solo della necessità di «proseguire nell’opera di rafforzamento delle capacità di difesa e sicurezza nazionale».

Piano riarmo opposizioni all’attacco

L’accusa da parte delle opposizioni è ovviamente relativa al fatto che nella mozione della maggioranza non era presente la parola ReArm. È stato richiesto che la stessa mozione fosse dichiarata inammissibile ma la proposta è stata respinta per 37 voti. Il capogruppo dei 5 Stelle, Riccardo Ricciardi ha attaccato sottolineando che la maggioranta “ha abbinato una mozione che non è assolutamente abbinabile al ReArm. Siamo davanti allo svilimento del Parlamento, tutto questo è vergognoso. Stiamo parlando di 800 miliardi investiti nel settore bellico”. Chiara Braga, capogruppo Pd, ha puntato sulle divergenze della maggioranza “Noi abbiamo visto più volte la maggioranza in queste settimane non riuscire ad assumere una posizione unitaria su temi rilevanti”.

Al termine della votazione non sono mancate le critiche da parte di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi Sinistra: “Salvini è un fanfarone, attacca il piano di riarmo Ue da 800 miliardi di euro e oggi in Parlamento la sua Lega ha votato a favore della mozione della maggioranza che accoglie positivamente le decisioni assunte al consiglio europeo del 6 marzo 2025 proprio sul piano da centinaia e centinaia di miliardi”.