Pfas, la Francia introduce i primi divieti nell’uso industriale

Il parlamento francese ha approvato una norma che introduce divieti negli usi industriali dei Pfas, benché con alcune esclusioni e deroghe sorprendenti.

Feb 21, 2025 - 13:46
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Pfas, la Francia introduce i primi divieti nell’uso industriale

L’Assemblea nazionale francese ha approvato una legge che punta a proteggere la popolazione dai rischi legati ai Pfas, i cosiddetti “inquinanti eterni”. Così chiamati poiché non si degradano nell’ambiente e rappresentano di conseguenza una minaccia costante per esseri umani e ambiente. Parliamo di composti poli e perfluoroalchilici: migliaia di sostanze chimiche artificiali, largamente usate dall’industria perché in grado di rendere, ad esempio, i tessuti impermeabili, le padelle antiaderenti e le strutture ignifughe.

Un testo lungamente dibattuto, che segue quelli di Danimarca e Maine

La normativa che la Francia ha introdotto nel proprio ordinamento è stata giudicata “particolarmente ambiziosa”. E ha resistito ai tentativi dei deputati di destra e di estrema destra di bloccarne l’approvazione. “Grazie alla mobilitazione di parlamentari, organizzazioni non governative, scienziati e giornalisti d’inchiesta, il tema che si è talmente imposto nel dibattito pubblico da aver consentito l’approvazione di una delle leggi più ambiziose al mondo in materia di Pfas”, ha commentato il deputato ecologista Nicolas Thierry.

Fino ad oggi, va detto, soltanto la Danimarca e lo Stato americano del Maine hanno legiferato sugli inquinanti eterni. In questi due casi, però, si è in realtà andati più in là rispetto alla Francia: si è deciso infatti di imporre un progressivo divieto di impiego di Pfas in tutta una serie di prodotti di uso quotidiano (dai cosmetici all’abbigliamento, dalle calzature agli imballaggi alimentari).

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Una protesta di Greenpeace contro i Pfas © Greenpeace

Il divieto francese riguarda cosmetica, tessile (con eccezioni) e sciolina

Il parlamento di Parigi ha optato invece per una versione più limitata del raggio d’azione: la fabbricazione, l’importazione e la vendita di prodotti contenenti Pfas saranno vietate a partire dal 2026, ma soltanto per tre categorie. Ovvero la cosmetica, il tessile per abbigliamento (con una serie di eccezioni come i prodotti per professionisti, fino al 2030) e la sciolina.

Sugli imballaggi alimentari si è preferito rinviare alla regolamentazione europea (che comunque impone in linea teorica una divieto a partire dal 2026). Ma la grande delusione è soprattutto quella legata agli utensili per la cucina: a vincere è stata infatti, evidentemente, la potente attività di lobbying esercitata dal gruppo Seb (principale produttore di padelle antiaderenti attraverso il marchio Tefal).