Perché New York ha gettato nell’Oceano 2500 vagoni della metro? (Il motivo ti sorprenderà)

Tra il 2001 e il 2010 la città di New York ha intrapreso un’iniziativa insolita ma altamente benefica per l’ambiente: il deposito di circa 2.500 vagoni dismessi della metropolitana nell’Oceano Atlantico. Questo progetto, noto come “MTA Artificial Reefing Program”, aveva lo scopo di creare barriere coralline artificiali per favorire la biodiversità marina e proteggere le...

Mar 19, 2025 - 21:50
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Perché New York ha gettato nell’Oceano 2500 vagoni della metro? (Il motivo ti sorprenderà)

Tra il 2001 e il 2010 la città di New York ha intrapreso un’iniziativa insolita ma altamente benefica per l’ambiente: il deposito di circa 2.500 vagoni dismessi della metropolitana nell’Oceano Atlantico. Questo progetto, noto come “MTA Artificial Reefing Program”, aveva lo scopo di creare barriere coralline artificiali per favorire la biodiversità marina e proteggere le coste dall’erosione.

Prima di essere sommersi, i vagoni sono stati sottoposti a un attento processo di bonifica. Tutti i materiali potenzialmente inquinanti, come oli, finestre, sedili e componenti in plastica, sono stati rimossi, lasciando solo la struttura metallica. Una volta ripuliti, i vagoni sono stati trasportati su chiatte e affondati in aree strategiche lungo la costa degli Stati Uniti, dal New Jersey fino alla Georgia.

Il principio alla base di questa operazione è semplice ma efficace: le strutture solide immerse nei fondali marini forniscono un supporto ideale per la crescita di coralli, spugne e alghe, creando habitat naturali per numerose specie di pesci e invertebrati. In poco tempo, questi relitti artificiali diventano vere e proprie oasi di vita marina, aumentando la biodiversità in zone altrimenti povere di risorse. Secondo gli esperti, le barriere artificiali possono produrre fino a 400 volte più cibo per i pesci rispetto ai fondali sabbiosi.

I rifiuti trasformati in risorse per la natura

Oltre agli evidenti benefici ambientali, il progetto ha avuto un impatto positivo anche sull’economia locale. Le nuove barriere hanno attratto subacquei e appassionati di biologia marina, contribuendo al turismo subacqueo, mentre l’aumento della fauna marina ha favorito l’attività della pesca. Inoltre la presenza di queste strutture sottomarine aiuta a stabilizzare i sedimenti marini, riducendo l’erosione costiera.

Le autorità hanno monitorato attentamente gli effetti dell’iniziativa, verificando la sicurezza delle aree di immersione e la crescita degli ecosistemi marini. I risultati sono stati incoraggianti: le popolazioni di pesci e invertebrati sono aumentate, dimostrando che il riutilizzo intelligente di materiali industriali può trasformarsi in una risorsa preziosa per l’ambiente.

Sebbene il progetto si sia concluso nel 2010, il suo impatto continua a farsi sentire. I vagoni della metropolitana, un tempo affollati di passeggeri nei tunnel di New York, ora ospitano una miriade di creature marine. Questa iniziativa rappresenta un esempio concreto di come l’uomo possa intervenire in modo positivo sugli ecosistemi, trasformando rifiuti in risorse per la natura.