Pignoramento del conto corrente, cos’è e quando scatta

La novità più importante per quanto riguarda il pignoramento dei conti correnti è quella riguardante la riduzione dei tempi per l’avvio delle azioni esecutive: 60 giorni invece che 180 come invece avveniva in precedenza. Una decisione quella presa dal governo che è rivlta soprattutto a imposte locali come Imu e Tari, con i Comuni che così possono agire nei confronti dei cittadini morosi che adesso avranno solo 60 giorni per pagare quanto dovuto oppure o trovare un accordo con il creditore. Per quanto riguarda il pignoramento del conto corrente ci sono novità però anche per quanto riguarda i vari limiti – soprattutto in merito alle pensioni – e la rateizzazione. Per cercare di districarsi in un argomento così complesso e delicato, ecco per voi una guida su procedura e limiti del pignoramento del conto corrente: ecco per quale somma scatta, cosa dice la legge e come difendersi (o evitarlo). Il pignoramento del conto corrente impedisce al debitore di disporre pienamente del proprio denaro, in quanto una parte di esso è destinata al soddisfacimento del creditore. Allo stesso tempo, il pignoramento del conto corrente deve seguire la legge per modalità e termini di importo, altrimenti il debitore può presentare un’opposizione. Perché un conto venga pignorato, quindi, è necessario che l’istituto di credito del debitore riceva l’ordine da parte dell’ufficiale giudiziario. Senza questo passaggio il conto corrente non può essere bloccato. L'articolo Pignoramento del conto corrente, cos’è e quando scatta proviene da Business24tv.it. Pignoramento del conto corrente, cos’è e quando scatta

Mar 28, 2025 - 20:10
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Pignoramento del conto corrente, cos’è e quando scatta

La novità più importante per quanto riguarda il pignoramento dei conti correnti è quella riguardante la riduzione dei tempi per l’avvio delle azioni esecutive: 60 giorni invece che 180 come invece avveniva in precedenza.

Una decisione quella presa dal governo che è rivlta soprattutto a imposte locali come Imu e Tari, con i Comuni che così possono agire nei confronti dei cittadini morosi che adesso avranno solo 60 giorni per pagare quanto dovuto oppure o trovare un accordo con il creditore.

Per quanto riguarda il pignoramento del conto corrente ci sono novità però anche per quanto riguarda i vari limiti – soprattutto in merito alle pensioni – e la rateizzazione.

Per cercare di districarsi in un argomento così complesso e delicato, ecco per voi una guida su procedura e limiti del pignoramento del conto corrente: ecco per quale somma scatta, cosa dice la legge e come difendersi (o evitarlo).

Il pignoramento del conto corrente impedisce al debitore di disporre pienamente del proprio denaro, in quanto una parte di esso è destinata al soddisfacimento del creditore. Allo stesso tempo, il pignoramento del conto corrente deve seguire la legge per modalità e termini di importo, altrimenti il debitore può presentare un’opposizione.

Perché un conto venga pignorato, quindi, è necessario che l’istituto di credito del debitore riceva l’ordine da parte dell’ufficiale giudiziario. Senza questo passaggio il conto corrente non può essere bloccato.

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