Perché il balletto di Trump su TikTok non è ancora finito

Per Trump Pechino avrebbe fatto saltare il tavolo delle trattative a un passo da un accordo su TikTok. "Ciò dimostra che le tariffe sono lo strumento economico più potente e molto importante per la nostra sicurezza nazionale", ha scritto il presidente Usa sul suo social Truth annunciando una nuova proroga di 75 giorni a favore della permanenza di ByteDance negli Usa

Apr 7, 2025 - 16:09
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Perché il balletto di Trump su TikTok non è ancora finito

Per Trump Pechino avrebbe fatto saltare il tavolo delle trattative a un passo da un accordo su TikTok. “Ciò dimostra che le tariffe sono lo strumento economico più potente e molto importante per la nostra sicurezza nazionale”, ha scritto il presidente Usa sul suo social Truth annunciando una nuova proroga di 75 giorni a favore della permanenza di ByteDance negli Usa

Il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, salutato con entusiasmo dalla software house cinese ByteDance (il cui Ceo, Shou Zi Chew, aveva anche presenziato alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente Usa) sembrava solo all’apparenza giocare a favore di TikTok, il social made in China che l’amministrazione Biden aveva voluto espellere. Col passare dei giorni, infatti, si è scoperto che il soccorso offerto dal tycoon non è poi dissimile da quello sfoderato con l’Ucraina: l’America, insomma, dovrà avere qualcosa in cambio.

Non è dato sapere però cosa: c’è chi ha parlato della necessità di creare una joint venture con una realtà americana e chi persino di una cessione dell’intero social a qualche Big Tech statunitense. Gli offerenti che si sono palesati nel terzo tempo gentilmente offerto da Trump nel suo primo giorno di presidenza non sono mancati (ci si limita a citare: Oracle, Blackstone, Frank McCourt, Amazon, Applovin e Perplexity), così come le offerte. Ma ByteDance al momento non molla. E la situazione di stallo ha portato le parti a esaurire nuovamente il tempo a propria disposizione.

NUOVA PROROGA

Lo stesso Trump, sull’Air Force One, parlando coi giornalisti ha detto che l’accordo sarebbe a un passo dalla firma, ma all’ultimo Pechino – furiosa per i dazi americani – avrebbe fatto saltare il tavolo. La vicenda commerciale è ormai simile a una telenovela coi suoi colpi di scena e i tanti misteri. Quel che è certo è che Trump ha appena annunciato un’ulteriore proroga di 75 giorni della legge che di fatto metterebbe il social cinese alla porta. Se il primo intervento del tycoon aveva l’aspetto di un “terzo tempo”, ora l’impressione è di essere di fronte ai supplementari: difficilmente, insomma, ci saranno ulteriori dilazioni temporali, anche se Trump ha ormai abituato osservatori e analisti a non fare previsioni a lungo termine.

“Non vogliamo che TikTok venga oscurata. Noi non vediamo l’ora di lavorare con TikTok e la Cina per chiudere l’accordo”, ha scritto il presidente su Truth, il social di sua proprietà ribadendo che la sua “amministrazione ha lavorato duramente per un accordo per salvare TikTok e abbiamo fatto enormi progressi. L’accordo richiede più lavoro per garantire che tutte le approvazioni necessarie siano firmate, motivo per cui sto firmando un ordine esecutivo per mantenere TikTok attivo e funzionante per altri 75 giorni”.

MENO DAZI IN CAMBIO DI TIKTOK?

Le recenti dichiarazioni rilasciate a bordo dell’Air Force One da Donald Trump, che proprio su TikTok vanta 14 milioni di follower, lette tenendo in filigrana la nuova proroga permettono di intuire che per l’amministrazione statunitense il dossier TikTok resti di primaria importanza (non è certo un mistero: è stato salvato in extremis proprio con un atto promulgato in tutta fretta subito dopo l’insediamento) e che la Casa Bianca non ha intenzione di agire in modo avventato rischiando di strappare con ByteDance.

Anzi, grazie alla partita secondaria giocata con Pechino al tavolo dei dazi, ora il presidente statunitense potrebbe avere un’arma in più: una riduzione delle tariffe commerciale se la Cina dovesse mollare quell’incredibile macchina da soldi virtuale. Secondo il Financial Times, nel 2023 TikTok avrebbe incassato 16 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti. Non a caso molte delle offerte di realtà statunitensi interessate all’acquisto si aggirano proprio attorno a quella cifra, ritenuta evidentemente insufficiente dall’attuale proprietà.