Patrimonio gestito, crescita a febbraio 2025. Aumenta (di 20 miliardi) anche la liquidità dei conti correnti

Tra i fondi aperti continua a spiccare il dato degli obbligazionari, che hanno attratto 2,1 miliardi. Azionari e bilanciati hanno invece registrato deflussi rispettivamente per 530 e 453 milioni di euro

Mar 29, 2025 - 12:17
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Patrimonio gestito, crescita a febbraio 2025. Aumenta (di 20 miliardi) anche la liquidità dei conti correnti

Roma, 29 marzo 2025 – Gli italiani si affidano sempre più alle società di gestione del risparmio. A certificarlo i dati preliminari di febbraio 2025 di Assogestioni, che raccoglie le principali società che si occupano appunto di gestire in modo professionale le disponibilità degli italiani. Molti i dati positivi, anche se resta ancora un nodo centrale la resistenza di molti clienti, che tengono fermi i propri risparmi sul conto corrente.

I dati di febbraio 2025 di Assogestioni

In una nota ufficiale, l’associazione ha rilasciato i dati preliminari di febbraio 2025, dai quali si evince un totale del patrimonio gestito salito a 2.538 miliardi di euro, e una raccolta netta in crescita di 802 milioni di euro. Tra i fondi aperti, continua a spiccare il dato degli obbligazionari che a febbraio hanno attratto 2,1 miliardi di euro. Azionari e bilanciati hanno invece registrato deflussi rispettivamente per 530 e 453 milioni di euro. I fondi aperti hanno chiuso il mese con un dato di raccolta complessivamente positivo pari a +1 miliardo di euro. Da ricordare che il 2024 si era concluso con un patrimonio di 2.509 miliardi di euro di risparmio gestito e 33 miliardi di euro di raccolta netta.

“I fondi italiani hanno sempre performato bene”

“Osservando l’andamento del 2024 – ha dichiarato Alessandro Rota, Direttore dell’Ufficio Studi di Assogestioni – si nota come, a partire da metà anno, si sia nettamente invertita la tendenza negativa del primo semestre, al punto che il dato di raccolta nei dodici mesi si è fermato in territorio ampiamente positivo a +11,3 miliardi euro. I fondi italiani hanno sempre performato bene, con dati positivi su tutti i trimestri. La raccolta per canale distributivo evidenzia un dato interessante, positivo e in crescita delle reti di consulenti finanziari. Buona anche la performance degli sportelli bancari, mentre resta volatile la raccolta dei clienti istituzionali. Il 2024 – ha continuato Rota – è stato l’anno degli obbligazionari che nei dodici mesi hanno attratto oltre 50 miliardi di euro di nuovi capitali, con un picco di più di 15 miliardi di euro nel primo trimestre. La raccolta netta degli ultimi tre mesi dell’anno è stata di 12 miliardi di euro”.

Analisi centro studi Fabi 

In una nota, il Presidente di Assogestioni, Carlo Trabattoni, ha sottolineato uno degli aspetti negativi del mercato italiano: “Continuo a guardare alla nostra industria come un’industria sana, che riflette un Paese che risparmia e che ha un approccio verso il risparmio molto positivo. Il settore è cresciuto anche in Europa. Quindi stiamo parlando di un ecosistema importante, nel quale l'Italia, grazie al proprio risparmio, sta facendo un'ottima figura. Deteniamo però un primato un po’ meno positivo: molti risparmi rimangono ancora fermi sui conti correnti e questo per il Paese è un detrattore significativo. Se potessimo dare sbocco a questa liquidità sugli investimenti produttivi, certamente ne beneficerebbero sia gli individui che il Paese”. A conferma di ciò, arriva uno studio del centro studi Fabi, la Federazione Autonoma Bancari Italiani, che rileva come sia tornata a salire la liquidità sui conti correnti degli italiani di quasi 20 miliardi di euro l’anno. Dopo due anni di calo, il 2024 segnala un saldo complessivo dei risparmi degli italiani di 1.363,6 miliardi, in aumento di 19,8 miliardi rispetto ai 1.343,8 dell’anno precedente (+1,5%).