Pasqua e ponti, Federturismo: 11 milioni di italiani in viaggio

Undici milioni di italiani si metteranno in viaggio per Pasqua e i ponti, privilegiando i territori e i luoghi meno affollati, dove potersi rilassare e vivere esperienze enogastronomiche e personalizzate, con una forte scelta di strutture che offrono servizi di benessere. Lo rileva Federturismo. La richiesta spazia dalle località balneari della Puglia e della Sicilia alla montagna, ma riguarda anche le destinazioni termali. Continue reading Pasqua e ponti, Federturismo: 11 milioni di italiani in viaggio at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Apr 17, 2025 - 14:01
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Pasqua e ponti, Federturismo: 11 milioni di italiani in viaggio
Pasqua e ponti, Federturismo: 11 milioni di italiani in viaggio

Undici milioni di italiani si metteranno in viaggio per Pasqua e i ponti, privilegiando i territori e i luoghi meno affollati, dove potersi rilassare e vivere esperienze enogastronomiche e personalizzate, con una forte scelta di strutture che offrono servizi di benessere. Lo rileva Federturismo. La richiesta spazia dalle località balneari della Puglia e della Sicilia alla montagna, ma riguarda anche le destinazioni termali. Per il periodo pasquale, si registra un aumento della durata media dei soggiorni alberghieri da due a tre notti, con una crescita di prenotazioni effettuate con largo anticipo anche da parte della clientela straniera.

LE METE PREFERITE DAI TURISTI INTERNAZIONALI

Le città d’arte come Firenze e Roma, con una crescita media dei pernottamenti dell’1,4%, sono invece le preferite dagli europei e americani. In particolare, Roma risulta la prima scelta per i viaggiatori francesi, spagnoli e statunitensi e la seconda più richiesta per i tedeschi e britannici, che puntano su Milano e i laghi come prima opzione. Napoli, con un milione di turisti in arrivo dalla settimana di Pasqua al primo maggio, risulta tra le città più ambite dai viaggiatori nazionali e internazionali, in particolare tedeschi e britannici. A Venezia, con un’occupabilità delle strutture al momento superiore al 70%, non mancheranno tedeschi, austriaci e francesi.

LE METE ESTERE PREFERITE DAGLI ITALIANI

Le città europee come Parigi, Barcellona, Londra e Amsterdam rimangono sempre molto attrattive per i connazionali in partenza, ma per chi avrà la possibilità di approfittare dei lunghi ponti assistiamo a una grande richiesta del Mar Rosso, che offre mare, vicinanza e prezzi convenienti. Sul lungo raggio, non frena la voglia degli italiani di andare in America – in particolare a New York – negli Emirati Arabi Uniti e alle Maldive, ma in cima alle preferenze quest’anno c’è il Giappone, che ha generato notevole interesse visto che le vacanze pasquali coincidono con il periodo di fioritura dei ciliegi in molte zone del Paese.

«Nonostante si stia attraversando un periodo di forte instabilità, con squilibri geopolitici e un caro prezzi che pesa sui bilanci delle famiglie, le prenotazioni per Pasqua e per i ponti sono avanzate a gonfie vele», ha dichiarato la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli.

IL SUCCESSO DEL TURISMO TERMALE

Ma in particolare Pasqua e ponte del primo maggio sono come una calamita per il turismo termale in Italia. Le cifre previste raccontano un vero e proprio boom: 76mila arrivi e 251mila presenze, con una permanenza media di 3,32 giorni negli oltre 290 alberghi termali italiani, con la riscoperta di tutti quei territori pieni zeppi di stabilimenti.

Secondo le ricerche condotte da Federterme Confindustria con le aziende associate, il tasso di occupazione degli hotel si attesterà tra il 65% e il 70%, con un incremento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Numeri che confermano la crescente attrattività delle terme italiane, capaci di offrire esperienze personalizzate e di qualità

A trainare la domanda le quattro grandi regioni del termalismo italiano: Veneto, Campania, Toscana ed Emilia Romagna, che da sole assorbono oltre l’80% delle presenze. Il pacchetto più richiesto per la Pasqua, osserva Federterme, è composto da: tre notti in pensione completa, accesso illimitato a piscine termali e aree fitness, oltre a una selezione di trattamenti wellness e beauty pensati per rigenerare corpo e mente.

I dati confermano il trend positivo del 2024, in particolare nelle festività natalizie. Dal 21 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, infatti, il settore termale ha fatto segnare numeri da record, con una spesa complessiva di oltre 100 milioni di euro. Gli hotel hanno registrato circa 500mila presenze turistiche, per una spesa media giornaliera fra i 170 e i 200 euro pro capite. Al vertice della domanda le prestazioni di wellness, prevenzione e trattamenti estetici.

Numeri confortanti che si estendono all’intero 2024. Complice una stagione estiva meno incerta rispetto al 2023, gli stabilimenti termali hanno accolto circa 590mila turisti nel periodo giugno-settembre. Non solo mare, montagna e lago, quindi: gli italiani hanno scelto anche relax, benessere e tranquillità, per una permanenza media di 4 giorni e un incremento delle presenze dell’1,5% rispetto alla precedente stagione

La clientela si è dimostrata ancora una volta variegata ed eterogenea, proveniente, oltre che da tutta Italia, anche da Germania, Austria, Svizzera e Nord Europa.

«Il turismo termale dimostra ancora una volta la sua forza attrattiva e la capacità di adattarsi alle nuove esigenze dei viaggiatori – sottolinea Massimo Caputi, presidente di Federterme – Chi sceglie le terme italiane lo fa non solo per curarsi, ma per vivere un’esperienza di benessere a 360 gradi, in territori ricchi di bellezza, cultura e qualità della vita. Il turismo termale è un comparto che genera valore per il sistema Paese, promuove il turismo domestico e internazionale e contribuisce allo sviluppo delle aree interne. Inoltre, rappresenta una leva strategica per la destagionalizzazione dei flussi turistici, offrendo motivi di viaggio e soggiorno durante tutto l’arco dell’anno».