Papa Francesco ancora ricoverato ma i farmaci fanno effetto

Come sta il Pontefice: “Notte tranquilla” al decimo piano del Gemelli. Da due mesi si trascinava i sintomi di un’infezione respiratoria

Feb 15, 2025 - 10:45
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Papa Francesco ancora ricoverato ma i farmaci fanno effetto

Roma, 15 febbraio 2025 – E’ la notizia che tutti i fedeli aspettavano di sentire oggi. Papa Francesco sta meglio. Il Pontefice, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una bronchite ha passato una "notte tranquilla”, fanno sapere fonti vaticane. Compatibilmente con il quadro clinico. La febbre – concordano più persone dell’entourage – sarebbe scesa; la nuova terapia cominciata ieri in ospedale starebbe dando i risultati sperati. 

Disturbi da due mesi 

Papa Francesco è entrato ieri al Policlinico con i sintomi di un’infezione alle vie respiratorie: affanno, febbre e catarro. Da una decina di giorni il Santo Padre si curava a casa per la bronchite. Nonostante l’affaticamento non aveva rimandato i suoi impegni in agenda, anche se domenica scorsa aveva rinunciato a continuare l’omelia perché respirava con difficoltà. Per la verità erano sono mesi che Francesco non è in forma, tanto che a molti già il viaggio in Corsica di metà dicembre era sembrato un azzardo. In quel caso non aveva parlato come fa di consueto durante i voli di ritorno. Il viaggio è breve, era stato detto, ma evidentemente il Papa aveva bisogno di riposo. Pochi giorni dopo, durante un’udienza, si era interrotto scusandosi per il raffreddore

Dopo le celebrazioni di Natale, il 9 gennaio, aveva scelto di affidare ad un collaboratore la lettura del discorso al corpo diplomatico, una delle udienze più importanti di ogni inizio d'anno. Non si è mai preso una pausa, ma da un paio di settimane faticava ad arrivare in fondo ai discorsi. Lui stesso ha ammesso di soffrire di bronchite

Dov’è ricoverato

Come le altre volte, il Papa è ricoverato al decimo piano del Policlinico Gemelli dove c’è un mini reparto riservato ai Pontefici, una sorta di suite bianca a cui si accede da un ingresso protetto. L’appartamento, allestito la prima volta dopo l’attentato a Giovanni Paolo II del 1981, comprende uno studio e anche una cappella per le preghiere, con un inginocchiatoio e un grande crocifisso. L’affaccio dalle finestra dà sull’ingresso principale dell’ospedale.