Pagelle ai nuovi singoli dell’11 aprile: Cremonini ed Elisa sull’onda dell’entusiasmo, i cani all’improvviso e Sangiovanni non cambia passo
New Music Friday: le pagelle di All Music Italia ai nuovi singoli italiani dell’11 aprile 2025, a cura di Alvise Salerno, conduttore radiofonico e divulgatore musicale sul web. In questa settimana ricca di uscite, da Cesare Cremonini/Elisa, Sangiovanni, i cani e molti altri ricordiamo che a partire dal 2024, AMI ha scelto di non assegnare […] L'articolo Pagelle ai nuovi singoli dell’11 aprile: Cremonini ed Elisa sull’onda dell’entusiasmo, i cani all’improvviso e Sangiovanni non cambia passo proviene da All Music Italia.

New Music Friday: le pagelle di All Music Italia ai nuovi singoli italiani dell’11 aprile 2025, a cura di Alvise Salerno, conduttore radiofonico e divulgatore musicale sul web.
In questa settimana ricca di uscite, da Cesare Cremonini/Elisa, Sangiovanni, i cani e molti altri ricordiamo che a partire dal 2024, AMI ha scelto di non assegnare voti numerici alle canzoni, preferendo suddividere le nostre impressioni in tre categorie: consigliati, bocciati e le Golden Song, ovvero i brani della settimana da ascoltare assolutamente.
Naturalmente, si tratta di opinioni personali, quindi vi invitiamo ad ascoltare i singoli e a farci sapere cosa ne pensate. Scopriamo insieme cosa c’è di interessante (o meno) nella musica di oggi. Iniziamo subito con i brani consigliati!
Qui un elenco completo delle nuove uscite della settimana, cliccate in basso continua per le pagelle nuovi singoli.
New Music Friday: le pagelle nuovi singoli dell’11 aprile
CONSIGLIATI
CHIELLO – AMICI STRETTI
Non ne sta sbagliando una. Chiello sta facendo un percorso netto ormai da mesi con brani lanciati al ritmo medio di uno ogni due settimane e nessuno di basso livello.
Il mondo, a cui ha deciso di appartenere con quello che sarà il suo prossimo album, è palesemente quello cantautorale classico italiano ma non disdegna le melodie itpop più moderne e questa Amici Stretti lo conferma.
L’ultima volta abbiamo parlato di una canzone dove si racconta la sindrome di Peter Pan. In questo caso torniamo all’amore passato, alle relazioni ormai finite e ai rapporti non più aperti.
Un po’ Calcutta, un po’ Gazzelle nel modo di approcciare alla scrittura ma 100% Chiello nel modo di raccontare e cantare. Nel caso specifico non siamo di fronte al suo capolavoro massimo ma, di certo, viene confermata la sua unicità nel panorama italiano.
ANGIE – SE CI LASCIASSIMO DOMANI
La crescita di questa ragazza di canzone in canzone è clamorosa, poco da dire.
Era una ragazzina, quasi una bambina, quando si faceva conoscere e amare sui social ma sempre con il focus sulla musica, oggi è una professionista di 24 anni che ha studiato e si è applicata moltissimo sul canto e sulla tecnica, si sente nitidamente per esempio nei cambi da voce piena a falsetto e non solo.
Se Ci Lasciassimo Domani è un ulteriore passo che ci permette di potere pensare a lei come una futura (molto prossima) protagonista della nostra musica italiana e del pop moderno.
L’esperienza a Sanremo Giovani 2024 è servita, nel bene e nel male, e non è un delitto dire che, finalmente, siamo di fronte a una popstar fatta e finita che ha molta sostanza, non solo forma.
Rischiamo e ci sbilanciamo: Angie è una carta vincente, tempo al tempo e se ne accorgeranno in molti.
EFFENBERG feat ANNA CAROL – ANCH’IO
I suoni tribali della base di questa canzone sono molto interessanti, stessa cosa che vale per le parti di Anna Carol e, in generale, la prod è proprio bella.
Durante l’ascolto sembra di spaziare tra Brasile, foresta amazzonica e Germania (per l’elettronica) ma c’è un problema di fondo molto importante: le voci e gli stili di canto dei due protagonisti già sentiti. Purtroppo non sono freschi, non sono nuovi, quasi per nulla riconoscibili in mezzo al marasma di cose che arrivano ogni settimana.
Il trucco è sempre quello, e vale per tutti. Quando si è consapevoli di avere una timbrica, una pasta vocale simile a quella di qualcun altro bisogna tentare vie alternative per cercare di, tra virgolette, camuffare perché non c’è cosa più brutta per un artista che sentire qualcuno o leggere qualcosa dove si dica “somiglia a (nome X)…).
Nella musica di oggi vince l’unicità, la particolarità e sì, la prod di Anch’io è particolare (motivo per cui la canzone è consigliata) ma poi, purtroppo, non viene valorizzata dalle voci che l’accompagnano.
ETHAN – DIRSI ADDIO AMORE MIO
Imogen Heap, subito. Poi parte il pianoforte con il resto della base (tutta elettronica) e capiamo che, in realtà, non è la cantautrice londinese.
Il mondo di Ethan, però, è quello: elettropop misto a una sorta di synthpop molto vaporoso, quasi di rimbalzo e non diretto. Ricordiamo che questo genere fa riferimento all’utilizzo di sintetizzatori nel campo del pop e nasce come sottogenere o evoluzione della corrente new wave.
Con questo non stiamo dicendo che Ethan abbia creato un brano dal respiro new wave, neanche lontanamente, ma le venature synthpop moderne (non certo quelle degli anni 80) ci sono.
Detto ciò, non è un brano di facile interpretazione, bisogna ascoltarlo più volte per entrare nel mood e no, non è un brutto lavoro. C’è abnegazione, applicazione, si sente uno studio approfondito.
Lavorerei sull’utilizzo dei sintetizzatori vocali, si dovrebbe premere un po’ meno sull’acceleratore per far emergere di più la voce naturale.
STRANO FEAT J-AX – LA PROVA DEL NOVE
Due papà si uniscono per dar forma a una nuova dedica per i figli. In questo caso è Ax ad accompagnare il suo compagno di crew, la Spaghetti Funk, in questo nuovo viaggio paterno ed è proprio Ax a dare la maggior sostanza al brano.
Strano, esattamente come faceva e fa con i Gemelli Diversi, mette tutta la sua voce nel ritornello melodico mentre Ax pensa al resto, alla struttura quasi totale.
La dedica riesce bene. Forse un po’ too much, troppo sdolcinata, ma si può tranquillamente perdonare considerando che è una canzone nata per dare il benvenuto al primo figlio.
E’ totalmente sensato avere il cuore in mille pezzi dallo sconfinato amore ed è altrettanto sensato riversare questi sentimenti in questa ballad.
SANGIOVANNI – LUCI ALLO XENO
Il bimbo prodigio è tornato dopo un anno di recupero psicofisico e lo ha fatto con un brano strano, inaspettato e non per motivi del tutto positivi.
Precisazione: il brano è carino, simpatico, fresco e finisce tra i consigliati a mani basse, ma una valutazione un po’ più attenta bisogna comunque farla. Sangio, per sua stessa ammissione, aveva deciso di allontanarsi da “questo inutile show” a causa delle pressioni e delle richieste che lo hanno annichilito.
Queste pressioni derivavano anche dal fatto di indirizzarlo verso una musica pop dove l’unica cosa che contava erano i numeri, i mega numeri che lui ha sempre garantito fin dai tempi di Amici.
Ora, la domanda sorge spontanea: se anche fare un determinato genere non lo faceva stare sereno, come mai il ritorno è avvenuto con un brano che è esattamente appartenente a quel mondo che lo ha incenerito psicologicamente?
Sembra strano, apparentemente. Non ci sono risposte al momento ma sarebbe bello aprire un tavolo di discussione proprio con lui, per pura curiosità e per far capire anche quali dinamiche esistano dietro a questo tipo di scelte all’interno della discografia.
Luci allo Xeno è puro pop, è Alessandro La Cava, è quella cosa in stile Farfalle e, ribadiamo, non è un brano brutto. Per niente. E’ solo inaspettato, dati i presupposti che avevano portato Sangio a prendersi più di un anno di pausa dall’industria che lo aveva massacrato.
MATTEO ALIENO – CHI VINCE CHE VINCE?
Ricordate Matteo Mobrici, il cantante dei Canova? Ecco, sicuramente ascoltando questa canzone di Matteo Alieno lo ricorderete di sicuro.
Questa canzone finisce tra quelle consigliate grazie al ritornello e al giro di accordi del pianoforte. Sono fortissimi. Non fosse per quelli, staremmo a parlare dell’ennesima canzone sentita e risentita in mille salse diverse senza arte né parte.
Matteo Alieno è un cantautore vecchia scuola, lo ha dimostrato decine di volte con i suoi brani precedenti e con la sua partecipazione a X Factor.
Strano sentirlo in questa chiave indie troppo troppo simile a Per Te dei Canova ma, evidentemente, anche lui ha capito che bisogna spostarsi più su qualcosa di ‘sicuro’ per evitare di sparire nel mare infinito di canzoni settimanali.
Per quanto riguarda il testo, è una canzone davvero diversa dal classico amore perduto di questo periodo. Si parla di trovare il proprio posto, la propria unicità e la propria identità anche se circondati da gente falsa e arrivista.
Un bel messaggio di normalità da parte di un Alieno.
PINGUINI TATTICI NUCLEARI FEAT MAX PEZZALI – BOTTIGLIE VUOTE
I Pinguini Tattici Nucleari fanno i Pinguini Tattici Nucleari, esattamente come li conosciamo da anni e senza variare più di tanto. Con questo stile pop energico con testi tristi hanno conquistato risultati incredibili, perché cambiare?
Il sogno, poi, di vedere i PTN con l’anima degli 883 è finalmente realizzato. Sono anni che si dice che i bergamaschi siano i nuovi Pezzali e Repetto, questa suona un po’ come un passaggio di testimone ufficiale, un’investitura da parte di Max a Riccardo Zanotti.
Arriveremo fino all’estate con questa canzone, sicuro 100%. E, forse, potremmo anche continuare ad ascoltarla per tutta la bella stagione dato che i riferimenti all’estate, al mare, ai tavolini dell’Algida sono presenti.
Che sia questa la prima, vera hit estiva del 2025?
I CANI – NELLA PARTE DEL MONDO IN CUI SONO NATO
Oggi, a sorpresa, dopo quasi dieci anni Niccolò Contessa ha deciso che era arrivato il momento giusto di tornare con un nuovo album che nulla ha a che vedere con il precedente.
E’ più cupo, più oscuro, più materialista e meno romantico. Tra le varie canzoni si è scelto di estrarre come singolo Nella Parte Del Mondo In Cui Sono Nato che è una denuncia chiara al capitalismo, ai social e al mondo occidentale omologato ed estremamente ripetitivo e noioso per certi versi.
Non la migliore dell’album, una delle più pregne e ricche di sicuro e forse per questo selezionata come singolo apripista. E’ pur vero che quando parliamo di Niccolò Contessa diventa impossibile pensare a un singolo senza citare tutto il resto dell’album.
E’ quasi certo che sarà tutto il progetto a viaggiare con tutti i brani di pari passo.
LDA – SHALLA
In quanti, negli ultimi anni, in Italia hanno avuto il coraggio di fare funky nudo e crudo in stile Bruno Mars? Risposta: pochissimi, sporadici e senza la giusta verve.
Luca D’Alessio ha deciso di prendere i suoi ‘maestri’ artistici e di portarli davvero nel nostro paese in salsa italiana. Il rischio di fare una mera imitazione da supermarket di basso costo era altissimo e invece…
LDA è credibile, ci sta bene in questa dimensione, ha preso il meglio da questo mondo americano e lo ha trasformato davvero bene per veicolarlo nel nostro Paese.
Piccola cosa, in ottica futura, come consiglio: ok prendere Bruno Mars per iniziare ma, adesso, bisogna spingere per trovare una propria chiave funky, delle nuove caratteristiche che diano la svolta definitiva alla sua carriera e, più in generale, a tanti altri che fino ad ora non hanno voluto rischiare.
Esempio pratico, si potrebbe cercare di cambiare l’effetto del vocoder, renderlo più cupo, più caldo o dargli comunque una sfumatura diversa per renderlo riconoscibile. Potrebbe diventare un tratto distintivo, bisogna sperimentare.
Lui, come altri in altri generi prima, sta facendo da apripista e lo sta facendo bene. L’importante è crederci.
Clicca in basso su continua per scoprire i brani bocciati e le golden song delle pagelle nuovi singoli dell’11 aprile 2025, New Music Friday.
PAGELLE NUOVI SINGOLI – Bocciati
FRED DE PALMA FEAT BABY GANG – SEXY RAVE
Con questo brano ho seriamente pensato che la categoria ‘bocciati’ fosse troppo poco. Mai successo prima.
I problemi in questa canzone sono tantissimi, finiremmo domani prima di elencarli tutti. Il primo: dite a Fred De Palma che non è Bad Bunny, che non siamo a Porto Rico e che per fare questo genere musicale in modo credibile bisogna avere le giuste basi, culturali e musicali.
Provenire dal reggaeton (spoiler, quello che ha sempre fatto FDP non è mai stato il vero reggaeton ma una roba in salsa italiana senza costrutto) dicendo per anni “sono il re del reggaeton” salvo poi spostarsi su bachata, afrobeat, macarena e altro ancora solo perché ha visto che il reggaeton non andava e non va più di moda in classifica è un po’ strano.
No, non tutti dimenticano le dichiarazioni rilasciate negli anni e sì, la gente si sta stancando degli artisti che pensano alla musica solo come fonte di guadagno e non per reale interesse artistico.
Capitolo Baby Gang. Perché? Sembra totalmente spaesato, fuori fuoco, inghiottito da una melodia che non gli appartiene neanche lontanamente.
Insomma, canzone più che bocciata.
IL TRE – CANI RANDAGI
Guido, caro Guido…ti si vuole un mondo di bene, davvero, ma questa scelta di diventare pop dimenticando che sei uno dei rapper più forti in circolazione non si può perdonare.
Cani Randagi è una canzone che può andare bene per Alfa, per artisti puramente pop ma tu, partito da Cracovia con tante meravigliose speranze, che ci sei finito a fare in questo mondo?
Hai dato prova di essere un rapper straordinario proprio di recente, insieme a Fabrizio Moro, e ti ritroviamo con questa canzone che ha il solo interesse di finire in radio? Anche tu hai mollato il colpo alla fine?
“In amore si perde ma non fa niente”. Avete capito il tema del brano, non c’è altro da aggiungere. Un peccato, un vero peccato.
HOLY FRANCISCO – MOLLY PARADISO
Prima o poi Francisco troverà una sua identità ma, anche stavolta, non è questo il caso.
Piccoli passi avanti, è vero, ma non ci siamo ancora. La scrittura è davvero adolescenziale, la canzone sembra una qualsiasi canzone scartata dai Bnkr44 e il tema generale risulta essere poco chiaro, nebuloso a tratti.
Il giorno in cui arriverà LA canzone sarà festa grande, dopo mille tentativi (incluso questo) a vuoto, e quel giorno sarò il primo a stringerti la mano perché non è facile pubblicare una volta al mese delle cose che restano sospese nel mondo dello streaming senza grandi soddisfazioni.
Non mollare Holy Francisco, prendi questi giudizi come spunto per fare sempre meglio.
FINLEY FEAT SHADE – FINIRA’ MALISSIMO
I Finley sono sempre stati bravissimi a reinterpretare questa specie di post-punk in salsa italiana, costruendo una carriera di tutto rispetto in questi 20 anni.
Non sono più, però, i tempi di Diventerai una Star, Adrenalina o Sole di Settembre. Siamo nel 2025 e a quegli elementi rubati dall’estero e rimescolati in salsa tricolore bisognerebbe aggiungere ben altri ingredienti.
E no, non può essere il rap di Shade questo ingrediente perché questo, palesemente, non è il suo mondo tant’è che il buon Vito viene risucchiato dalla base e non riesce a uscirne bene.
Le sue barre si perdono un po’ in mezzo ai suoni e in mezzo a una realtà stilistica anni luce distante dalla sua. Per carità, nessuno dice che non si percepisca il divertimento nel fare questo brano ma risulta molto chiaro che siano stati uniti Canada e Uzbekistan.
Chi scrive questi giudizi non solo è un collega (i Finley lavorano a R101) ma è anche un 34enne che con la loro musica ci è cresciuto e che si rende conto che, forse, è giusto lasciare questo genere ai vari Naska della situazione per dare quella dose di freschezza di cui necessita il genere.
DISCO CLUB PARADISO – TUTTAPPOSTO
Che strana questa canzone. Inizia come fosse la sigla di Lupin III, continua come fossimo all’Eurovision con cassa in quattro e viaggioni nella testa, poi arriva il ritornello e parte una chitarra acustica alla Alfa su base che sembra di essere in un vortice creato da Gabry Ponte.
E’ da metabolizzare, senza dubbio, ma sembra più una carnevalata senza un vero costrutto che una canzone con un senso e una struttura chiara da seguire.
E’ “simpatica”, come del resto tutto il progetto dei ragazzi, ma ci sono elementi che stonano, altri aggiunti che potevano essere tolti e altri che andavano rinforzati quel tot che basta per aprire un suono che, specialmente nel ritornello, resta quasi schiacciato. Magari uno snare in più, dei clap, un hi-hat rinforzato, qualcosa che amplificasse la batteria sarebbe stata la giusta ciliegina.
Così sembra solo tutto raffazzonato e incollato con lo scotch da cartolibreria.
SETHU – SI BALLA
Vi ricordate quel ragazzo piombato sul palco di Sanremo, qualche anno fa direttamente da Sanremo Giovani all’Ariston, con i capelli ‘a scodella’ nero corvino? Ecco, Sethu, proprio lui. Fu lui a far salire, per la prima volta, su quel palco nella serata dei duetti i Bnkr44 quindi grazie Sethu.
Ecco, fate finta che stilisticamente non esista più. Adesso ha i capelli a mezz’altezza, fa le copertine dei singoli come se fosse in American Beauty e canta canzoni (come in questo caso) come se non esistesse già Chiello.
Purtroppo è una copia, con una voce leggermente più calda e meno in corsivoe, dell’ex componente degli FSK e che, tra l’altro, in questo singolo specifico ha preso ispirazione palese dal ritornello (è uguale, spiace) di Troppo Buono di Tiziano Ferro (anno domini 2011).
Sethu ha talento ma così proprio non va. Pur scavando, almeno in questa canzone (ribadiamo, non ce ne voglia ma è il nostro lavoro trovare pregi e difetti), non si riesce a trovare anche solo un elemento che ci faccia pensare a qualcosa di positivo.
PAGELLE NUOVI SINGOLI: GOLDEN SONG
CESARE CREMONINI FEAT ELISA – NONOSTANTE TUTTO
Il duetto di cui avevamo bisogno e di cui, probabilmente, avevano bisogno anche loro due. Cesare Cremonini ed Elisa hanno fatto la hit di questa primavera ma senza seguire gli standard a cui siamo abituati.
Siamo di fronte a un brano che scava nella parte più elettronica di Cremonini, quella che ci riporta ai tempi di Logico, in cui Elisa si inserisce in modo perfetto.
Non ci sono armonizzazioni tra i due, solo un incontro nel ritornello con il primo che canta un’ottava sotto rispetto la seconda ma, ‘nonostante tutto’, è tutto magnificamente organico.
Sulla parte finale, poi, c’è un’apertura del suono in stile Justice con un suono di tastiera quasi alla Neverending Story a cui l’Italia non è più abituata. Una costruzione del sound internazionale che, al momento, solo Cremonini con Alaska Baby è riuscito a donarci.
Ultimo obbligo morale: a vicenda, non vi permettete a non cantare questo brano nei rispettivi San Siro perché sarebbe un delitto. Il pubblico ha bisogno di questa carica incredibile. Grazie.
TROPICO – PERCHE’ MI SONO INNAMORATO DI TE
Quando Davide Petrella scrive per se stesso fa delle canzoni meravigliose e particolarissime. Questa canzone ne è l’ennesimo esempio.
Si affondano le radici in quel pop cantautorale, in quell’atmosfera da ‘bellavita’ con dei rimandi, meravigliosi, a tutto ciò che negli anni ha scritto insieme a Cesare Cremonini.
E’ incredibile come ascoltare questa ballad ti faccia capire subito quali siano state, negli anni, le canzoni migliori scritte insieme al Cesarone nazionale. C’è tutto.
Amore finito, amore passato ma sempre presente e, proprio per questo, malinconico quanto basta per farci pensare ai vari e alle varie ex della nostra vita, inclus* quell* delle elementari.
Tropico è la cosa migliore che il pop abbia prodotto in questi anni.
SIMONE PANETTI – ARIA
Signore e Signori, il rock, il metal, in Italia sono vivi grazie al buon Panetty.
Ogni tanto qualcuno porta freschezza, cose diverse, entusiasmanti in un mondo musicale piatto e fotocopiato come poche altre cose.
Questa settimana è il turno di Simone Panetti e della sua vena estrema. Sembra di rivivere i tempi dei Linea77 di fine anni 90, inizio anni 2000. Che bellezza, poi, il suono di chitarra uguale a quello di Kirk Hammett (Metallica).
Forse nessuno o quasi aveva mai ripreso questo suono così caratteristico, ci vogliono attributi ma sembra evidente che questi non manchino a Panetti.
Questa canzone non è solo Aria, è proprio una boccata d’ossigeno a pieni polmoni.
MONDO MARCIO – COL FUOCO NEGLI OCCHI
Si sente che Mondo Marcio ha esperienza e conoscenza del rap, quello vero, quello crudo, quello che affonda le radici nella cultura black di alto livello.
Fare una canzone con il sample di Drinking in L.A. lo possono fare solo i giganti, perché il rischio di fare un mappazzone è sempre dietro l’angolo quando si scomodano mostri sacri come Bran Van 3000.
Missione compiuta, Mondo Marcio fa gol e lo fa con una dedica a Milano, la sua Milano passando da Citylife a Brera, dalle Colonne di San Lorenzo al Mudec in zona Tortona.
C’è tutta la città, non solo un quartiere, e per chi vive la città è davvero entusiasmante fare questo viaggio attraverso i luoghi più rappresentativi della ‘city’.
Lo hanno già fatto in molti ma nessuno aveva ancora fatto un elenco così dettagliato dei posti più conosciuti e battuti dai cittadini.
Una bella dedica, ben congeniata e riuscita.
Appuntamento a settimana prossima con le pagelle ai nuovi singoli in uscita il 18 aprile 2025.
L'articolo Pagelle ai nuovi singoli dell’11 aprile: Cremonini ed Elisa sull’onda dell’entusiasmo, i cani all’improvviso e Sangiovanni non cambia passo proviene da All Music Italia.