Ostaggi, Israele accusa Hamas: «Uno dei corpi consegnati non è quello di Shiri Bibas». Netanyahu: «A rischio il cessate il fuoco»

I corpi sono stati consegnati ieri. Hamas sostiene che gli ostaggi siano morti a causa di un raid Israeliano. Tel Aviv accusa il gruppo palestinese di averli uccisi brutalmente L'articolo Ostaggi, Israele accusa Hamas: «Uno dei corpi consegnati non è quello di Shiri Bibas». Netanyahu: «A rischio il cessate il fuoco» proviene da Open.

Feb 21, 2025 - 10:05
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Ostaggi, Israele accusa Hamas: «Uno dei corpi consegnati non è quello di Shiri Bibas». Netanyahu: «A rischio il cessate il fuoco»

shiri bibas

Una delle salme consegnate ieri da Hamas a Israele non è quella di Sihri Bibas, madre di Ariel and Kfir. I tre sono stati rapiti il 7 ottobre 2023 quando la madre aveva 32 anni, e i bambini rispettivamente, quattro anni e nove mese. Ma, secondo le Idf, nessuno dei corpi ricevuti corrisponde a quello della 32enne. A detta dell’istituto forense israeliano, l’esame del Dna sui resti di Shiri Bibas non lascia dubbi. Inoltre, Israele accusa Hamas di aver «brutalmente assassinato» i tre ostaggi circa «un mese dopo essere stati rapiti», rigettando la tesi del gruppo palestinese secondo cui sarebbe stato un raid israeliano a togliere la vita ai Bibas. Il padre dei bimbi è stato rilasciato il 1° febbraio.

Israele: «Corpo non identificato al posto di Shiri Bibas»

Al posto di Shiri Bibas, dunque, Hamas avrebbe consegnato un corpo non identificato. Il presunto scambio di cadaveri ha scatenato l’ira di Israele che «pretende» da Hamas la consegna del corpo di Bibas. Secondo Israele, corrisponde invece alla sua identità la quarta salma restituita ieri: Oded Lifshitz, un ex giornalista che aveva 83 anni il giorno della sua cattura. La tensione era già alta ieri a causa all’esposizione delle bare su un palco circondato dalla folla. Un’ulteriore escalation potrebbe concretamente compromettere il passaggio alla seconda fase dell’accordo, nel corso della quale, a partire dal 1° marzo dovrebbe proseguire il rilascio degli ostaggi in cambio dei circa 1.900 prigionieri palestinesi detenuti da Israele.

Netanyahu: «Hamas pagherà»

E proprio questa è la prospettiva tracciata dalle parole del primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu. Secondo il leader di Tel Aviv, «Hamas ha violato l’accordo» e per questo «pagherà il conto». In un messaggio sui social, Netanyahu ha annunciato che Israele «agirà in modo risoluto per riportare a casa Shiri insieme a tutti i nostri ostaggi, sia vivi che morti, e garantire che Hamas paghi il prezzo intero per questa crudele e malvagia violazione dell’accordo». «Che Dio vendichi il loro sangue, come faremo noi» ha concluso Netanyahu. Inoltre, le autorità israeliane hanno già annunciato intensi attacchi sulla Cisgiordania, in seguito all’esplosione di alcuni bus nella città costiera di Bat Yam, di cui Tel Aviv ritiene Hamas sia responsabile.

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