Oscar 2025, neanche un omaggio per Alain Delon e Shannen Doherty: i grandi dimenticati della cerimonia

Come ormai da tradizione la clip In Memoriam, appuntamento fisso della cerimonia di consegna degli Oscar, lascia sempre un qualche piccolo strascico di polemica e quest’anno non fa eccezione. Come mai non è stato citato Alain Delon? Si domandano in tanti sui social. In realtà l’attore francese, morto lo scorso agosto, non ha un grosso storico con l’Academy, non essendo mai di fatto mai stato candidato alla vittoria di una statuetta. L’unico riconoscimento da parte del cinema americano è stato una candidatura ai Golden Globe nel 1964 come miglior attore debuttante per Il Gattopardo del nostro Luchino Visconti. In realtà, scorrendo il regolamento dell’Academy non si trova un paragrafo dedicato alla clip In Memoriam, non è cioè specificato se la lista dei “ricordati” sia appannaggio degli autori della cerimonia o di una sottocommissione speciale, come funziona per l’Oscar alla memoria o l’Oscar umanitario, assegnati non annualmente. Di certo essere stati candidati alla vittoria dell’Oscar non dà automaticamente diritto a uno slot nella clip In Memoriam, negli scorsi anni tanti i dimenticati pluricandidati. Fatto sta che ogni anno la lista proposta lascia diversi dubbi nel pubblico. Riguardo Alain Delon forse ci tradisce il nostro occhio europeo per un attore anche da noi in Italia considerato un’icona della bellezza cinematografica, forse negli Stati Uniti la sua figura non è stata così centrale come da questa parte dell’oceano. Sicuramente non come Gene Hackman e Quincy Jones, il primo ricordato da un commosso Morgan Freeman, il secondo da Oprah Winfrey e Whoopi Goldberg.

Gli altri dimenticati

La lista dei dimenticati dell’edizione 2025 è come sempre discretamente lunga, molti di questi nomi, ragionevolmente, risultano piuttosto sconosciuti al pubblico italiano, ma altri affatto. Un nome su tutti, quello di Shannen Doherty, la Brenda della serie teen cult Beverly Hills 90210, morta di cancro nel luglio 2024 all’età di 53 anni. Non una grande storia con il cinema la sua, eppure – in assenza di una regola fissa per decidere chi inserire o meno nella clip In Memoriam – si tratta di un nome che per molti ci sarebbe dovuto essere. Una sorte simile a quella di Michelle Trachtenberg, morta la scorsa settimana e tra i protagonisti di serie come Gossip Girl e Buffy l’ammazzavampiri. Forse qualcuno in Italia si ricorderà di Tony Todd, anche lui scomparso quest’anno, il 6 novembre del 2024, per film come Platoon di Oliver Stone, Il corvo di Alex Proyas, The Rock di Michael Bay e tre capitoli della saga horror Final Destination. Anche lui dimenticato dall’Academy. Gli appassionati di cinema non si saranno lasciati sfuggire anche l’assenza di Bernard Hill, il capitano Smith del Titanic di James Cameron e l’amato re Theoden nella trilogia de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson. Per molti invece la mancanza più “rumorosa” è stata quella della leggenda della recitazione messicana Silvia Pinal, morta lo scorso novembre all’età di 93 anni, protagonista di tre classici del cinema degli anni ’60 scritti e diretti da Luis Buñuel: il co-vincitore della Palma d’oro Viridiana (1961), L’angelo sterminatore (1962) e Simon del deserto (1965).

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