Oro: un record spinto da fattori strutturali. Titoli auriferi in rincorsa

Le banche centrali stanno acquistando più lingotti e la domanda di ETF è in forte aumento. Storicamente, i produttori minerari hanno superato la performance del metallo nei mercati bullish

Mar 19, 2025 - 13:11
 0
Oro: un record spinto da fattori strutturali. Titoli auriferi in rincorsa

Il prezzo dell’oro ha superato la soglia psicologica dei 3.000 dollari per oncia. “Sebbene il metallo prezioso stia beneficiando di un contesto favorevole più ampio, i principali fattori trainanti attuali sono le tensioni in Medio Oriente e i timori di un rallentamento dell’economia statunitense. La vera incognita è se l’oro riuscirà a mantenersi sopra questo livello psicologico: un eventuale ritracciamento potrebbe essere causato da prese di profitto o dalla sua liquidità, poiché i gestori a volte liquidano posizioni vincenti sull’oro per compensare perdite azionarie, soprattutto in periodi di alta liquidità”. Ad affermarlo è Roberta Caselli, commodities investment strategist di Global X, che di seguito illustra nei particoli la view sul lingotto

“Questa volta, tuttavia, il rialzo sembra più solido, sostenuto da fattori strutturalmente bullish e da un aumento delle partecipazioni in ETF: con il crescere delle preoccupazioni per una guerra commerciale e un rallentamento macroeconomico, le banche centrali stanno acquistando più oro e la domanda di ETF garantiti da oro è in forte aumento“, sostiene Caselli.

Di conseguenza, il mercato dell’oro continua a beneficiare di una combinazione di tensioni geopolitiche, incertezze commerciali e cambiamenti economici. Sul fronte della domanda, le banche centrali di tutto il mondo stanno incrementando le proprie riserve auree. La banca centrale cinese ha aumentato le proprie partecipazioni in oro per il quarto mese consecutivo, a dimostrazione della volontà di creare una riserva per far fronte alle incertezze economiche. Anche sul fronte degli investitori, gli ETF garantiti da oro hanno registrato un forte afflusso, con un aumento significativo dei flussi da parte degli investitori cinesi, favorita da una regolamentazione più permissiva che consente alle compagnie assicurative di acquistare oro.

Gli investitori si stanno riversando sull’oro soprattutto come bene rifugio. I dazi hanno inoltre alimentato timori di inflazione e di un possibile rallentamento della crescita economica, aumentando le aspettative di tagli ai tassi di interesse da parte della Fed. Gli operatori di mercato potrebbero ora concentrare la loro attenzione sulla riunione della Fed di oggi, in attesa delle nuove stime economiche e della conferenza stampa del presidente Jerome Powell per indicazioni sulle future mosse di politica monetaria.

“In questo contesto di storica impennata del prezzo dell’oro, i produttori minerari continueranno probabilmente a beneficiare del rialzo, anche se con un certo ritardo. Poiché infatti il metallo prezioso tende a reagire più rapidamente degli operatori minerari alle notizie favorevoli, le performance di questi ultimi migliorano in un secondo momento”, fa notarel ‘esperto di Global X.

“In generale, i prezzi delle azioni delle società minerarie d’oro mostrano una forte correlazione con l’andamento del metallo sottostante, ma tendono a presentare una volatilità maggiore, configurandosi come una sorta di leva sul prezzo dell’oro. E Storicamente, i produttori minerari hanno superato la performance dell’oro stesso nei mercati rialzisti, sfruttando la leva operativa per migliorare gli utili e il valore delle azioni“, conclude Caselli.