Oro, nuovo record storico

Il metallo giallo conferma ancora una volta il suo ruolo di bene rifugio per eccellenza davanti alle nuove tensioni geopolitiche e ai timori di crisi economica negli Stati Uniti.

Mar 18, 2025 - 12:08
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Oro, nuovo record storico

Sempre più bene rifugio. L’oro conferma ancora il ruolo di porto sicuro davanti alla tormenta e questa mattina tocca nuovi massimi storici tra la debolezza del dollaro, i crescenti rischi geopolitici e le aspettative di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Elementi che hanno portato il prezzo dell’oro spot a salire (+0,60%) fino a 3.019 dollari e quello del future con scadenza ad aprile ad arrivre a 3.029 dollari l’oncia (+70%).

L’indice del dollaro resta vicino ai minimi di cinque mesi, a 103, intimorito dalla paura di una vera e propria guerra commerciale innescata dai dazi di Donald Trump che potrebbe spingere gli Stati Uniti in recessione.

“Gli investitori continuano ad allontanarsi dal dollaro USA per rivolgersi a quegli asset percepiti come porti sicuri in mezzo all'accresciuta incertezza politica”, spiegano gli analisti di Deutsche Bank.

A questo si aggiunge il dato diffuso ieri sulle vendite al dettaglio di febbraio ha mostrato un aumento di solo lo 0,2%, mancando lo 0,7% previsto, segnalando una spesa dei consumatori ancora debole. Inoltre, l'indice di fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan è sceso a 57,9, il minimo da novembre 2022, alimentando le preoccupazioni per il rallentamento economico.

Il nuovo massimo storico dell’oro veniva toccato mentre si diffondeva la notizia che le forze militari israeliane avevano lanciato attacchi su larga scala su obiettivi in ​​tutta Gaza nelle prime ore di oggi, portando a temere che il traballante cessate il fuoco nella regione sia finito.

Secondo Linh Tran, analista di mercato presso XS.com, “le crescenti tensioni in Medio Oriente e l'escalation del conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina hanno entrambi spinto gli investitori verso l'oro come asset di investimento sicuro”, e aggiunge: “Queste incertezze non hanno solo aumentato la domanda di oro, ma hanno anche spinto significativi afflussi di capitale nel mercato dei metalli preziosi, contribuendo a far raggiungere all'oro prezzi record”.

Altro elemento che incide sulla performance dell’oro è l’aumento delle attese per i tagli dei tassi della Fed, domani attesa alla sua decisione al termine della due giorni di riunione.

Sebbene domani un taglio dei tassi sia ritenuto improbabile, i trader prevedono diverse riduzioni del costo del denaro nel corso nel 2025, riducendo il costo opportunità di detenere asset non redditizi e sostenendo così lo slancio al rialzo dell'oro.

La Fed “dovrebbe mantenere i tassi invariati al 4,5% e continuerà probabilmente a indicare due tagli previsti nel 2025 nel dot plot”, prevede il Global Credit Team di Algebris Investments, secondo il quale è probabile che la sintesi delle proiezioni economiche mostri aspettative di un’inflazione più alta ma una crescita più bassa, a causa delle erratiche politiche tariffarie di Trump. Inoltre, la Fed potrebbe annunciare una pausa o la fine del Quantitative Tightening a partire da aprile, dato che il tetto del debito rimane un problema.