OpenAI risponde ad Elon Musk con una contro-denuncia per fermarlo nel diffondere false notizie

L’azienda dietro ChatGPT si ribella e descrive le tattiche in malafede dell’imprenditore.

Apr 10, 2025 - 11:04
 0
OpenAI risponde ad Elon Musk con una contro-denuncia per fermarlo nel diffondere false notizie
openai contro-denuncia elon musk

OpenAI ha annunciato una contro-denuncia a Elon Musk, con l’obiettivo di fermarlo nel diffondere false notizie sull’azienda dietro ChatGPT. OpenAI accusa Musk di mettere in atto tattiche in malafede per prendere il controllo delle innovazioni AI della società. 

OpenAI e la contro-denuncia a Elon Musk per la diffusione di false notizie sull’azienda

OpenAI si ribella a Elon Musk, e dichiara pubblicamente su X la loro contro-denuncia all’imprenditore per fermarlo nel diffondere false notizie sull’azienda. 

OpenAI annuncia la contro-denuncia nei confronti di Elon Musk

“Le continue azioni di Elon contro di noi sono solo tattiche in malafede per rallentare OpenAI e prendere il controllo delle principali innovazioni nel campo dell’IA a suo vantaggio personale. Oggi abbiamo intentato una contro-azione per fermarlo.”

In pratica, OpenAI accusa Elon Musk di aver diffuso false informazioni sulla società e di mettere in pratica continue azioni in malafede, solo per prendere il controllo delle innovazioni AI a suo vantaggio personale. 

Nello specifico, OpenAI fa riferimento alla nuova organizzazione no-profit che sta costruendo, di cui Musk non ha mai partecipato alla missione. 

OpenAI e le accuse a Elon Musk: l’AI al suo solo scopo di lucro

Nella sua carrellata di post sul social X (che ricordiamo essere di proprietà proprio di Musk),  OpenAI ha svelato la vera missione di Musk. 

In pratica, la società ha affermato che, da sempre, l’imprenditore voleva fondere OpenAI con Tesla al solo scopo di lucro. A dimostrare tale teoria ci sarebbero le stesse email di Musk. 

Ecco le parole di OpenAI al riguardo: 

“Elon non si è mai occupato della missione. Ha sempre avuto i suoi programmi. Ha cercato di prendere il controllo di OpenAI e di fonderla con Tesla come azienda a scopo di lucro – le sue stesse e-mail lo dimostrano. Quando non ha ottenuto il suo scopo, se n’è andato infuriato. Elon è senza dubbio uno dei più grandi imprenditori del nostro tempo. Ma queste buffonate non sono altro che la storia che si ripete: Elon è sempre e solo Elon.”

La questione del copyright

A inizio mese, il GPT-4o di OpenAI è stato messo sotto inchiesta, accusato di riconoscere e utilizzare contenuti protetti da copyright, provenienti da materiale riservato dell’editore O’Reilly Media. 

In pratica, l’indagine condotta dall’AI Disclosures Project avrebbe coinvolto diversi modelli linguistici LLM nella tecnica del DE-COP membership inference attack. Così hanno scoperto che il GPT-4o non fosse in grado di distinguere i testi scritti da umani da versioni parafrasate generate da LLM. 

Nello specifico, GPT-4o ha ottenuto l’82% di punteggio nella capacità di riconoscere i contenuti non pubblici tratti da O’Reilly Media. 

Questo dato esalta la forte probabilità che questi contenuti non accessibili, siano stati invece inclusi nei dati di addestramento del LLM di OpenAI. 

Se confermato, OpenAI starebbe violando potenzialmente le norme del copyright ma anche dei principi di trasparenza, consenso e equità che le grandi aziende tech dovrebbero rispettare.