OpenAI getta la spugna e non diventerà società for profit. Vittoria per l’ex cofounder Elon Musk?

Il Ceo di Tesla aveva perfino fatto causa al colosso di ChatGPT perché, a suo dire, avrebbe tradito la propria mission

Mag 6, 2025 - 10:16
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OpenAI getta la spugna e non diventerà società for profit. Vittoria per l’ex cofounder Elon Musk?

«OpenAI è stata fondata come non profit, oggi è una non profit che supervisiona e controlla la società a scopo di lucro e in futuro rimarrà una non profit che supervisiona e controlla la società a scopo di lucro. Questo non cambierà». In un post firmato dal Ceo Sam Altman, OpenAI ha comunicato una notizia rilevante, che chiude un lungo capitolo della storia e delle polemiche recenti dell’azienda di ChatGPT. L’ex startup ha deciso che non proseguirà nel percorso per trasformarsi in una realtà for profit.

Perché OpenAI rimarrà una società non profit?

Quando è stata fondata dieci anni fa OpenAI aveva l’obiettivo di dare forma a un laboratorio sull’Intelligenza artificiale. Nel nucleo originario dei fondatori c’erano alcuni dei nomi che poi avrebbero lanciato altre startup competitor (come quello di Musk). Quest’ultimo si è allontanato da tempo da Sam Altman e negli ultimi anni ha più volte litigato a distanza con lui: secondo il Ceo di Tesla, che ha pure fatto causa a OpenAI, la società avrebbe tradito la propria mission, piegandosi al lato commerciale.

I maligni potrebbero poi suggerire che pure Elon Musk ha deciso di buttarsi nel settore AI lanciando un’azienda come xAI, tutt’altro che una non profit. Ora dunque che cosa cambia per OpenAI che nelle scorse settimane ha chiuso un round da 40 miliardi di dollari a una valutazione da 300 miliardi? Come ha scritto il Ceo Sam Altman la decisione di rimanere non profit è stata presa «dopo aver ascoltato i leader civici e aver discusso con gli uffici dei procuratori generali della California e del Delaware».

I piani di Altman sull’AGI

Il board della non profit continuerà dunque a monitorare le attività del ramo a scopo di lucro della società che nel frattempo cambierà forma divenendo una public benefit corporation (PBC) come lo sono Anthropic e xAI. Nei piani di OpenAI c’è l’obiettivo finanziario di rendere ancora più facile la raccolta di ulteriori investimenti. L’ad si è poi concentrato sulla prossima importante sfida: l’AGI, la artificial general intelligence, ossia l’AI più abile e intelligente di qualsiasi altro essere umano.

«Ora – ha spiegato Altman – vediamo un modo per far sì che l’AGI dia direttamente potere a tutti come lo strumento più capace nella storia dell’umanità. Se riusciremo a farlo, crediamo che le persone costruiranno cose incredibili per gli altri e continueranno a far progredire la società e la qualità della vita. Naturalmente non sarà tutto usato per il bene, ma abbiamo fiducia nell’umanità e pensiamo che il bene supererà il male di ordini di grandezza».