Nvidia regina d’Arabia, la nuova terra promessa dell’AI

Il viaggio di Trump nei Paesi del Golfo sta portando contratti miliardari alla società leader nei chip per AI. Washington intende allentare le restrizioni all’export delle GPU più avanzate: l’amministrazione potrebbe autorizzare la vendita di un milione di superchip Nvidia agli Emirati.

Mag 14, 2025 - 16:46
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Nvidia regina d’Arabia, la nuova terra promessa dell’AI

Arabia Saudita ed Emirati Arabi (UAE) sono la nuova terra promessa per le società americane leader nella tecnologia dell’intelligenza artificiale. Il viaggio del presidente Donald Trump nei Paesi del Golfo è iniziato martedì 13 maggio con l’annuncio di importanti accordi commerciali e di investimento che coinvolgono diverse aziende Usa, con una protagonista che spicca in assoluto: Nvidia.

Non solo Nvidia ha annunciato un accordo per la fornitura di ingenti quantitativi dei suoi chip più avanzati all'azienda saudita Humain, impegnata in un enorme progetto di data center. Altrettanto importante è la notizia che l'amministrazione Trump intende rivedere le norme sull'esportazione dei semiconduttori utilizzati per l'AI, abbandonando l’approccio dell'era Biden che aveva suscitato forti obiezioni da parte degli alleati degli Stati Uniti.

In questa nuova logica, secondo Bloomberg, Washington starebbe valutando un accordo per consentire agli Emirati Arabi Uniti (UAE) di importare più di un milione di chip avanzati di Nvidia.

Ieri a Wall Street il rialzo dello 0,7% dell’S&P500 e dell’1,6% del Nasdaq sono stati trainati dai produttori di chip. Nvidia ha guadagnato il 5,6% a 129,93 dollari. AMD (Advanced Micro Devices), anch’essa coinvolta nella vendita di ingenti quantitativi di semiconduttori alla saudita Humain, è salita del 4% a 112,4 dollari.

CANCELLATO IL TONFO DAL LIBERATION DAY

(Variazioni degli indici dal 2 aprile, giorno dell’annuncio dei dazi reciproci)

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Secondo Bank of America, il rialzo è destinato a proseguire perché oggi gli investitori si trovano costretti a inseguire il rally azionario innescato dalla tregua commerciale Usa-Cina. Un sondaggio condotto prima dei negoziati di Ginevra ha mostrato che i gestori di fondi avevano un sottopeso netto del 38% sui titoli azionari Usa, il massimo da due anni a questa parte.

L’accordo di Nvidia è stato annunciato a Ryiad dallo stesso Ceo Jensen Huang, in viaggio in Arabia Saudita insieme a Trump. Nvidia venderà a Humain oltre 18.000 dei suoi ultimi chip per l'intelligenza artificiale. I chip di ultima generazione Blackwell saranno utilizzati in data center in Arabia Saudita per un totale di 500 megawatt.

L'annuncio di martedì sottolinea l'importanza dei processori grafici (GPU) di Nvidia come strumento di contrattazione per l'amministrazione Trump, dal momento che i Paesi di tutto il mondo chiedono a gran voce i chip necessari per addestrare e distribuire software avanzati di intelligenza artificiale, come ChatGPT.

La settimana scorsa il Dipartimento del Commercio ha annunciato che eliminerà le restrizioni all’export di chip volute dalla precedente amministrazione, sostituendole con una regolamentazione molto più semplice. Per problemi di sicurezza nazionale, dal 2023 Nvidia e i suoi concorrenti sono tenuti a chiedere una licenza di esportazione per i chip per AI.

Un comunicato diffuso martedì specifica che Humain sarà di proprietà del Fondo di investimento pubblico dell'Arabia Saudita e lavorerà allo sviluppo di modelli di AI e alla costruzione di infrastrutture per data center. I piani di Humain prevedono l'impiego di “diverse centinaia di migliaia” di GPU di Nvidia.

Anche AMD fornirà chip a Humain nell'ambito di un accordo per la costruzione di 500 megawatt di capacità di AI. AMD ha dichiarato che Humain ha impegnato 10 miliardi di dollari nel progetto.

Oltre a Nvidia e AMD, altre aziende tech americane hanno annunciato accordi con la neonata Humain. Ad esempio, Global AI, un'impresa tecnologica statunitense fondata da veterani dell'industria tecnologica Usa, collaborerà con Humain per costruire un data center a New York che si avvarrà di chip sviluppati da Nvidia.

Amazon e Humain investiranno più di 5 miliardi di dollari per costruire una “zona AI” in Arabia Saudita. Tra gli altri progetti, Humain utilizzerà le tecnologie cloud di Amazon Web Services per sviluppare un mercato di agenti AI per il governo dell'Arabia Saudita.

Anche Cisco, il più grande fornitore di apparecchiature di rete al mondo, sta collaborando con Humain. L'azienda ha dichiarato che combinerà la sua “esperienza globale con le audaci ambizioni di intelligenza artificiale del Regno” per costruire l'infrastruttura. Ha inoltre esteso la partnership con G42, azienda di AI di Abu Dhabi.

L'amministrazione Trump sta valutando un accordo che consentirebbe agli Emirati Arabi Uniti di importare più di un milione di chip avanzati Nvidia, una quantità che supera di gran lunga i limiti imposti dalle normative sui chip per l'intelligenza artificiale dell'era Biden, limiti che si preoccupano di evitare che tecnologia Usa di rilevanza strategica finisca nelle mani della Cina. L'accordo, che è ancora in fase di negoziazione, consentirebbe agli Emirati Arabi Uniti di importare 500.000 chip più avanzati all'anno da oggi al 2027. Un quinto sarebbe destinato a G42, mentre il resto andrebbe alle aziende statunitensi che costruiscono data center nella nazione del Golfo.