Nuova aggressione in carcere. Scarica estintore contro agente
Nuovo caso di aggressione nel carcere della Dogaia – l’ultimo di una lunga serie – dove un detenuto ha spruzzato...

Nuovo caso di aggressione nel carcere della Dogaia – l’ultimo di una lunga serie – dove un detenuto ha spruzzato il contenuto di un estintore contro un agente. Lo denuncia il sindacato della polizia penitenziaria Sappe. "Un detenuto ha aggredito un agente di polizia penitenziaria spruzzandogli contro, deliberatamente, il contenuto di un estintore – spiega in una nota il segretario Sappe della Toscana Francesco Oliviero –. L’agente ha riportato irritazioni e difficoltà respiratorie a causa dell’inalazione della polvere dell’estintore, ed è stato necessario ricorrere alle cure del pronto soccorso del Santo Stefano".
Per Oliviero "questa ennesima aggressione dimostra, ancora una volta, come le condizioni lavorative all’interno dell’istituto penitenziario siano diventate insostenibili. Da oltre un mese il personale è costretto a turni massacranti, spesso doppi o addirittura tripli, senza possibilità di godere di riposi o ferie, per coprire una carenza di organico ormai fuori controllo".
"La situazione al carcere della Dogaia è allo stremo – aggiunge il sindacalista – il personale è fisicamente e psicologicamente provato. Si lavora in un clima di costante emergenza e con una popolazione detenuta sempre più difficile da gestire, anche per la presenza di soggetti con gravi problemi comportamentali o psichiatrici".
Il Sappe chiede con urgenza un intervento risolutivo da parte del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e del ministero della Giustizia: "Serve personale, servono garanzie e servono tutele. Non è più accettabile che gli agenti siano lasciati soli a fronteggiare rischi crescenti, senza supporto né riconoscimento".