Non si ferma l'odio social verso Liliana Segre: "Ecco la nazista"

AGI - Non si ferma l'odio verso Liliana Segre. I commenti d'odio si sono scatenati alla notizia che avrebbe partecipato alle celebrazioni per il 25 aprile a Pesaro, dove la senatrice a vita, sopravvissuta ai campi di sterminio nazista è cittadina onoraria. Centinaia di post, insulti, commenti antisemiti hanno popolato la pagina della senatrice. "Nazista, l'Italia non ti vuole", "Una mantenuta da chi lavora, una parassita" sono solo alcune delle offese comparse sui social. Non è la prima volta. Recentemente per l'uscita del documentario "Liliana"  il figlio aveva annunciato che la donna, oggi 94enne, stanca di questo rigurgito di antisemitismo avrebbe ridotto gli impegni, ma che comunque non si sottrarrà dall'impegno della testimonianza degli orrori del nazismo. L'avvocato Luciano Belli Paci, figlio della Segre, avvisa "studieremo anche questa volta tutti i post che circolano in rete per valutare nuove denunce per diffamazione e odio razziale". Denunce che andranno a rimpolpare una già corposo fascicolo alla Procura di Milano. Tre mesi fa è stato chiuso un primo blocco di indagini, con il rinvio a giudizio di 12 persone accusate di minacce, diffamazione, aggravate da odio razziale.  Le reazioni agli insulti Accanto ai commenti di odio, c'è chi sui social difende Liliana Segre. Anche se i commenti positivi fanno meno notizia. Certamente quella che è arrivata unanime è la solidarietà da tutto l'arco parlamentare e dal Sindaco di Pesaro, Andrea Biancani che scrive "La sua presenza è un dono prezioso per la nostra città e di cui siamo immensamente grati. Rappresenta un simbolo ed è la memoria vivente dei valori della Resistenza da tramandare alle nuove generazioni". "Nel ribadire con assoluta fermezza la mia totale condanna per qualunque atto di antisemitismo, esprimo solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica alla senatrice Liliana Segre, vittima di vergognosi insulti sulla pagina social del comune di Pesaro". Lo scrive sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa. "Tutta Forza Italia è vicina alla senatrice Liliana Segre per gli incredibili insulti antisemiti di cui è stata vittima. In Italia e in Europa non ci può piu' essere spazio per l'odio razziale. Ma ci sono ancora troppi cattivi maestri che ispirano atteggiamenti e violenze assolutamente inaccettabili". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.       A parlare a nome del PD, è direttamente la segretaria Elly Schlein che ribadisce "Liliana Segre continua a essere un faro ed esempio contro l'odio e l'indifferenza".    "Indecenti minacce a Liliana Segre, dopo le violenze contro le comunità ebraiche in troppi cortei del 25 aprile. L'odio, la rabbia e la violenza che ribollono nelle viscere della sinistra sono spaventosi, e non dimentichiamo gli insulti contro Salvini che hanno caratterizzato troppe manifestazioni". Cosi' il vicesegretario della Lega Andrea Crippa. "Chi insulta Liliana Segre attacca una persona stupenda, una donna coraggiosa, un'italiana che ci rende orgogliosi di appartenere a questo Paese. Chi insulta Liliana Segre, insomma, è un piccolo meschino. Mentre Liliana Segre è una persona straordinaria". Lo scrive su X il leader di Italia Viva Matteo Renzi. "La sua testimonianza è un patrimonio di memoria e civiltà per tutto il nostro Paese. Chi offende Liliana Segre offende la nostra storia e i valori democratici su cui si fonda la Repubblica. Siamo e saremo sempre al suo fianco" è il commento del Movimento 5 Stelle.

Apr 28, 2025 - 09:20
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Non si ferma l'odio social verso Liliana Segre: "Ecco la nazista"

AGI - Non si ferma l'odio verso Liliana Segre. I commenti d'odio si sono scatenati alla notizia che avrebbe partecipato alle celebrazioni per il 25 aprile a Pesaro, dove la senatrice a vita, sopravvissuta ai campi di sterminio nazista è cittadina onoraria. Centinaia di post, insulti, commenti antisemiti hanno popolato la pagina della senatrice. "Nazista, l'Italia non ti vuole", "Una mantenuta da chi lavora, una parassita" sono solo alcune delle offese comparse sui social.

Non è la prima volta. Recentemente per l'uscita del documentario "Liliana"  il figlio aveva annunciato che la donna, oggi 94enne, stanca di questo rigurgito di antisemitismo avrebbe ridotto gli impegni, ma che comunque non si sottrarrà dall'impegno della testimonianza degli orrori del nazismo. L'avvocato Luciano Belli Paci, figlio della Segre, avvisa "studieremo anche questa volta tutti i post che circolano in rete per valutare nuove denunce per diffamazione e odio razziale". Denunce che andranno a rimpolpare una già corposo fascicolo alla Procura di Milano. Tre mesi fa è stato chiuso un primo blocco di indagini, con il rinvio a giudizio di 12 persone accusate di minacce, diffamazione, aggravate da odio razziale. 

Le reazioni agli insulti

Accanto ai commenti di odio, c'è chi sui social difende Liliana Segre. Anche se i commenti positivi fanno meno notizia. Certamente quella che è arrivata unanime è la solidarietà da tutto l'arco parlamentare e dal Sindaco di Pesaro, Andrea Biancani che scrive "La sua presenza è un dono prezioso per la nostra città e di cui siamo immensamente grati. Rappresenta un simbolo ed è la memoria vivente dei valori della Resistenza da tramandare alle nuove generazioni".

"Nel ribadire con assoluta fermezza la mia totale condanna per qualunque atto di antisemitismo, esprimo solidarietà mia personale e del Senato della Repubblica alla senatrice Liliana Segre, vittima di vergognosi insulti sulla pagina social del comune di Pesaro". Lo scrive sui social il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

"Tutta Forza Italia è vicina alla senatrice Liliana Segre per gli incredibili insulti antisemiti di cui è stata vittima. In Italia e in Europa non ci può piu' essere spazio per l'odio razziale. Ma ci sono ancora troppi cattivi maestri che ispirano atteggiamenti e violenze assolutamente inaccettabili". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

 

 

 

A parlare a nome del PD, è direttamente la segretaria Elly Schlein che ribadisce "Liliana Segre continua a essere un faro ed esempio contro l'odio e l'indifferenza". 

 

"Indecenti minacce a Liliana Segre, dopo le violenze contro le comunità ebraiche in troppi cortei del 25 aprile. L'odio, la rabbia e la violenza che ribollono nelle viscere della sinistra sono spaventosi, e non dimentichiamo gli insulti contro Salvini che hanno caratterizzato troppe manifestazioni". Cosi' il vicesegretario della Lega Andrea Crippa.

"Chi insulta Liliana Segre attacca una persona stupenda, una donna coraggiosa, un'italiana che ci rende orgogliosi di appartenere a questo Paese. Chi insulta Liliana Segre, insomma, è un piccolo meschino. Mentre Liliana Segre è una persona straordinaria". Lo scrive su X il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

"La sua testimonianza è un patrimonio di memoria e civiltà per tutto il nostro Paese. Chi offende Liliana Segre offende la nostra storia e i valori democratici su cui si fonda la Repubblica. Siamo e saremo sempre al suo fianco" è il commento del Movimento 5 Stelle.