’No war’, ’Terra Madre’ ’Icarus’ e... 23 mostre. Da Milano al Mondo

di Anna Mangiarotti Milano, Lombardia, Europa, Mondo, e oltre. Anche l’arte dello sguardo vuole unire, facendo riflettere. Il ’Festival Fotografico Europeo’,...

Mar 21, 2025 - 07:05
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’No war’, ’Terra Madre’ ’Icarus’ e... 23 mostre. Da Milano al Mondo

di Anna Mangiarotti
Milano, Lombardia, Europa, Mondo, e oltre. Anche l’arte dello sguardo vuole unire, facendo riflettere. Il ’Festival Fotografico Europeo’, fino al 27 aprile, distribuisce 23 mostre (con corredo di conferenze, proiezioni, presentazioni di libri) tra Busto Arsizio, Legnano, Castellanza, Olgiate Olona (come dire il Parco Alto Milanese affacciato sulla provincia di Varese). Per valorizzare il territorio. E per incontrare Mumbai, dodicesima città più ricca del mondo, piuttosto che l’Africa ’Terra Madre’ spesso vittima di disastri naturali.

Fotografia storica, reportage d’autore, autori emergenti, di ogni nazionalità: dai ’Primi sguardi’ di Fulvio Roiter, a Palazzo Marliani Cicogna di Busto Arsizio, fino alla collettiva ’No war’ di sei fotografi della Striscia di Gaza, testimoni oculari di uno dei conflitti più devastanti del nostro tempo, a Villa Pomini di Castellanza.

Persino all’Aeroporto Milano Malpensa, Terminal 1 – ArtHub, fino al 30 giugno, ’EnergETICA’ di Marco Garofalo fa entrare nelle case di un centinaio di famiglie in tre continenti (Africa, Sud America, India), raccontando cosa sia l’accesso all’energia.

A Milano, fino al 27 aprile, nei prestigiosi Chiostri di Sant’Eustorgio (complesso del Museo Diocesano), ’Alessandro Grassani. Emergenza climatica. Un viaggio ai confini del mondo’ riunisce una quarantina di scatti, articolati in quattro capitoli – Mongolia, Kenya, Bangladesh, Haiti – realizzati dal giornalista visivo milanese sulla migrazione climatica (per situazioni ambientali insostenibili), che condiziona la vita nelle aree rurali e urbane di tutto il pianeta.

Periferia di Milano, via Chiese 2, a Pirelli Hangar Bicocca, fino al 27 luglio, ’Icarus’ è la prima grande antologica europea dedicata al giapponese Yukinori Yanagi. Che dal mito greco trae l’avvertimento a non avvicinarsi troppo al sole (metafora dell’energia nucleare), facendo riflettere sull’arroganza umana nata dall’eccessiva fiducia nella tecnologia.

L’idea di trascendere i confini fisici è anche rappresentata in elementi come container, barili e altri oggetti utilizzati quali sistemi di trasporto: metafora per l’interconnessione globale.

Mentre ’The World Flag Ant Farm’ è composta da 200 bandiere che rappresentano i 193 Stati riconosciuti dalle Nazioni Unite e 7 che non lo sono (come Taiwan, Tibet, Palestina). Bandiere di sabbia, in scatole tra cui si muovono formiche, dissolvendo i confini delle fragili identità nazionali.

Non mancano insomma gli appuntamenti che permettono anche di riflettere sia su questioni di grande attualità sia su questioni che potrebbero riguardare il futuro non troppo lontano.