Network Contacts conferma 90 licenziamenti a Crotone, salta l’accordo
Network Contacts avvia 90 licenziamenti a Crotone. Sindacati in protesta chiedono l’intervento di Poste Italiane e istituzioni per salvare i posti di lavoro e fermare la vertenza

La società Network Contacts, attiva nel settore dei call center, ha confermato la volontà di procedere con 90 licenziamenti presso lo stabilimento di Crotone. Già annunciata a marzo, la decisione è stata attribuita a una riduzione strutturale dei volumi di lavoro legati alla commessa con Poste Italiane. Il secondo incontro tra le segreterie nazionali e regionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, le rappresentanze sindacali aziendali e la direzione dell’azienda si è concluso con esito negativo: non è stato raggiunto alcun accordo per scongiurare i licenziamenti.
Le parole dei sindacati
I sindacati hanno ribadito la disponibilità a individuare soluzioni alternative e non traumatiche, nella speranza di aprire un confronto diretto con Poste Italiane per salvaguardare i posti di lavoro. L”azienda, da parte sua, ha annunciato la presentazione di un verbale di mancato accordo, avviando così la fase amministrativa della procedura di licenziamento e coinvolgendo la Regione Calabria nel processo.
Le segreterie nazionali e regionali di Scl Cigl, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno espresso la loro ferma determinazione a proseguire con ogni iniziativa possibile, tra cui un’interpellanza parlamentare, per sollecitare una soluzione tempestiva da parte di tutte le istituzioni coinvolte.
“Il nostro impegno è volto a garantire che il futuro dei lavoratori non sia compromesso. Non permetteremo che questa vertenza si risolva senza che le parti coinvolte facciano la loro parte. Quando si tratta di preservare i posti di lavoro, l’unico risultato accettabile è che nessun posto venga perso”, dichiarano i rappresentanti sindacali.
Gli antefatti
Il 24 marzo, Network Contacts ha ufficialmente avviato la procedura di licenziamento per 90 lavoratori del sito di Crotone, tra cui 86 operatori e 4 team leader. La decisione è stata giustificata dalla riduzione dei volumi della commessa con Poste Italiane. Tuttavia, i sindacati evidenziano come l’introduzione del nuovo contratto collettivo, in vigore dal 1° febbraio e sottoscritto unicamente dalla Cisal, abbia contribuito a peggiorare le condizioni dei lavoratori, prevedendo una riduzione della paga oraria e l’obbligo di straordinari, rendendo così più agevole la procedura di licenziamento.
In risposta, i lavoratori hanno organizzato diverse manifestazioni, tra cui un sit-in davanti all’ufficio postale di via Paternostro a Crotone, chiedendo a Poste Italiane di ritirare la commessa a Network Contacts e di riassegnarla a un’azienda che adotti un contratto collettivo condiviso da tutte le sigle sindacali rappresentative. Finora, però, Poste Italiane non ha assunto una posizione ufficiale sulla vicenda, attirando le critiche dei sindacati, che accusano l’azienda di voltare le spalle al tessuto sociale del Paese.
L’intervento delle istituzioni regionali
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, aveva incontrato una delegazione di dipendenti di Network Contacts, ascoltando le loro preoccupazioni riguardo al calo dei volumi di lavoro. Tuttavia, né in quell’occasione, né successivamente, sono emerse soluzioni concrete per risolvere la vertenza.