Netanyahu torna da Trump, l’annuncio dopo i dazi che non piacciono a Tel Aviv. Di cosa parleranno Israele e Usa

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si recherà presto negli Stati Uniti, dove è atteso alla Casa Bianca per un incontro con il presidente Donald Trump. L’invito, arrivato in seguito di una conversazione telefonica tra i due leader, riguarda il recente inasprimento dei dazi commerciali imposti a Israele, che non è stato risparmiato dalla lunga e fantasiosa lista del tycoon e viene colpito da una tariffa doganale del 17%. Secondo quanto riferito da Tel Aviv, la visita dovrebbe avvenire dopo la Pasqua ebraica – una festività lunga otto giorni che quest’anno cade tra il 12 e il 20 aprile – ma la data esatta non è ancora stata resa nota. I due leader affronteranno il tema delle relazioni economiche tra i due Paesi, con particolare attenzione alle tariffe doganali che hanno sollevato preoccupazioni nello Stato ebraico.

L’appoggio di Trump e Orbàn a Netanyahu

Nei giorni scorsi, Washington aveva già anticipato che il primo ministro israeliano avrebbe ricevuto un invito per tornare alla Casa Bianca, dopo l’incontro tenutosi a febbraio, quando Netanyahu è stato il primo leader straniero a fare visita a Trump dopo l’insediamento. Allora, il colloquio tra i due alleati aveva riguardato principalmente gli sviluppi della guerra a Gaza ed è plausibile che anche in primavera i due ne parleranno. Nelle stesse ore in cui viene dato l’annuncio, Netanyahu si trova in Ungheria, dove il primo ministro Viktor Orbàn lo ha invitato facendosi beffe della Corte Penale Internazionale. Il tribunale dell’Aja ha emesso lo scorso novembre un mandato d’arresto internazionale nei confronti di Netanyahu e del suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant a causa dei crimini di guerra che secondo le indagini della Corte i due hanno commesso nell’assedio di Gaza iniziato dopo il 7 ottobre 2023. L’Ungheria formalmente riconosce la giurisdizione della Corte, ma Orbàn ha assicurato che il primo ministro non verrà arrestato, annunciando l’intenzione di stracciare il trattato che lo lega al tribunale dell’Aia.

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