Femminicidio di Ilaria Sula, la confessione di Samson: "Ho ucciso Ilaria il 26 marzo"

Lo ha confermato Mark Antony Samson, l'ex fidanzato della 22enne, nel corso dell'interrogatorio di convalida del fermo svoltosi in queste ore. L'indagato ha spiegato che la giovane si era recata la sera del 25 nell'appartamento di via Homs, situato nel quartiere africano a Roma, per restituirgli alcuni vestiti: Gli inquirenti devono chiarire ancora alcuni aspetti, tra cui il ruolo dei genitori del 23enne, presenti in casa al momento dell’aggressione: si sospettano possibili aiuti nell’occultamento del cadavere

Apr 4, 2025 - 16:55
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Femminicidio di Ilaria Sula, la confessione di Samson: "Ho ucciso Ilaria il 26 marzo"

Ilaria Sula è stata uccisa la mattina del 26 marzo dopo avere trascorso la notte a casa del suo ex. Lo ha confermato Mark Antony Samson nel corso dell'interrogatorio di convalida del fermo svoltosi in queste ore. L'indagato ha spiegato che la giovane si era recata la sera del 25 nell'appartamento di via Homs, situato nel quartiere africano a Roma, per restituirgli alcuni vestiti. La ragazza, sempre secondo il racconto dell'ex, si sarebbe trattenuta fino a tarda sera e quindi ha scelto di dormire a casa del 23enne per evitare di prendere i mezzi pubblici. I due avevano terminato da poco, sempre stando a quanto raccontato dal ragazzo, una relazione che era durata per alcuni mesi tra alti e bassi.

La vicenda

Questo dunque quanto emerso dall’interrogatorio di convalida del fermo per Mark Antony Samson, il 23enne accusato dell'omicidio di Ilaria Sula (CHI ERA). In base a quanto emerso dai primi risultati dell'autopsia, la 22enne è stata colpita da tre coltellate al collo, che le avrebbero provocato uno shock emorragico rivelatosi fatale. Di lei non si avevano notizie dalla sera del 25 marzo appunto, quando ne era stata denunciata la scomparsa dal quartiere Furio Camillo di Roma. Secondo la ricostruzione, dopo averla uccisa nell'abitazione in cui viveva con i genitori nel quartiere Africano, Samson ha chiuso il corpo in una valigia e lo ha gettato in un dirupo nelle campagne dei Monti Prenestini. Poi la confessione agli inquirenti. L'indagine della Procura di Roma punta a chiarire una serie di aspetti legati alle ultime ore di vita della studentessa. Restano dubbi sulla posizione del padre e della madre del 23enne, che si trovavano in casa al momento dell'aggressione che sarebbe arrivata al culmine di un diverbio.