Natalità troppo bassa?. Piuttosto apriamo più asili e aiutiamo le lavoratrici
Baldelli Leggo di uno studio di una università giapponese che ha usato modelli matematici per alzare il tasso di natalità, per...

Baldelli
Leggo di uno studio di una università giapponese che ha usato modelli matematici per alzare il tasso di natalità, per ogni donna, da 2,1 a 2,7 per scongiurare l’estinzione dell’umanità, tenendo conto dei tassi di mortalità e delle probabilità che alcuni non abbiano figli. Sempre la stessa ricerca osserva che un rapporto di nascite a favore delle femmine riduce il rischio. Pare che durante carestie, guerre, sconvolgimenti ambientali, nascano più bambine, aumentando le probabilità di discendenza. Dunque Madre Natura ha già il rimedio. Lo studio mi sollecita alcune riflessioni. Tralasciando l’ulteriore pressione sulle donne su cui graverebbe la responsabilità di quest’estinzione (in Italia il tasso è di 1,18), mi chiedo che idea abbiamo della vita se pensiamo di riprodurci solo per questioni di numeri: spalmare il debito pro-capite che, al momento, è di circa 32.000 euro per nascituro; preservare lignaggi familiari e dinastie; avere lavoratori giovani per pagare le pensioni agli anziani. Ammesso e non concesso che in futuro tutti abbiano un lavoro dignitoso, una paga soddisfacente, possano accantonare contributi previdenziali per sé e gli altri, davvero non ci viene in mente nulla di più allettante che obbedire a un algoritmo? Qualcuno potrebbe perfino obiettare che un mondo meno affollato sarebbe un mondo meno inquinato e competitivo, soprattutto ora, con la concorrenza della meccanicizzazione e dell’AI. Non credo però che la bassa natalità sia solo una questione economica.
Se fossimo più onesti, dovremmo ammettere che le classi sociali più elevate hanno un tasso di natalità minore rispetto a quelle in difficoltà. Certo disporre di leggi per aiutare le madri lavoratrici e di strutture per l’infanzia sarebbe utile. Ma questo dovrebbe essere il minimo sindacale per una società che si prende cura delle persone. Non dovremmo neppure chiederlo. Chiediamoci invece se non nascano più bambini perché siamo mediamente infelici. Se ci occupassimo di promuovere (e favorire) la felicità, invece della natalità, forse otterremmo risultati migliori. Certamente più del Grande Algoritmo.