MotoGP: Stop ai test delle moto 850cc fino a fine 2025, debutto previsto nel 2027

I costruttori della MotoGP hanno trovato un accordo: i prototipi da 850cc non potranno essere testati in pista prima della fine della stagione 2025. Lo ha annunciato ufficialmente la Grand Prix Commission, composta da FIM, IRTA, MSMA e Dorna, stabilendo che i test potranno iniziare solo a partire dal 17 novembre 2025, ovvero il giorno […]

Mag 9, 2025 - 08:05
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MotoGP: Stop ai test delle moto 850cc fino a fine 2025, debutto previsto nel 2027

I costruttori della MotoGP hanno trovato un accordo: i prototipi da 850cc non potranno essere testati in pista prima della fine della stagione 2025. Lo ha annunciato ufficialmente la Grand Prix Commission, composta da FIM, IRTA, MSMA e Dorna, stabilendo che i test potranno iniziare solo a partire dal 17 novembre 2025, ovvero il giorno successivo all’ultima gara del Mondiale, in programma a Valencia.

La nuova generazione di moto, che debutterà nel 2027, sarà caratterizzata da una significativa riduzione della cilindrata — da 1000cc a 850cc — nell’ottica di contenere le prestazioni e migliorare la sicurezza. Le attuali MotoGP sono infatti considerate troppo potenti per gli standard di sicurezza offerti dalle vie di fuga dei circuiti attuali.

Oltre al cambiamento dei motori, il nuovo regolamento tecnico prevede anche l’abolizione dei dispositivi di regolazione dell’altezza e una riduzione delle componenti aerodinamiche. Un’altra grande novità sarà l’ingresso di Pirelli come fornitore unico di pneumatici al posto di Michelin.

Il divieto di test anticipati si aggiunge al congelamento dello sviluppo dei motori già in vigore, valido fino alla fine del 2026 per motivi di contenimento dei costi. Fanno eccezione Honda e Yamaha, che rientrano nel gruppo con concessioni (band D) e possono continuare a sviluppare i propri propulsori.

Secondo quanto riportato da GPone.com, Ducati avrebbe già fissato il primo test del suo prototipo 850cc per marzo 2026.

La stretta sui test e l’evoluzione del regolamento rappresentano un importante passo verso un futuro più sicuro e sostenibile per la MotoGP, in vista della rivoluzione tecnica del 2027.