Monaco riflette: “Sinner? Basta che giochi 3 partite a Roma, andare in finale avrebbe dei rischi. Occhio ai giudizi su Tyra Grant”

Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport) si è pronunciato sui temi d’attualità del tennis, nel corso dell’ultima puntata di TennisMania in onda sul canale Youtube di OA Sport. A Madrid la finale è stata vinta, anche un po’ a sorpresa, dal norvegese Casper Ruud, a segno contro il britannico Jack Draper. Un atto conclusivo della […]

Mag 5, 2025 - 15:24
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Monaco riflette: “Sinner? Basta che giochi 3 partite a Roma, andare in finale avrebbe dei rischi. Occhio ai giudizi su Tyra Grant”

Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport) si è pronunciato sui temi d’attualità del tennis, nel corso dell’ultima puntata di TennisMania in onda sul canale Youtube di OA Sport. A Madrid la finale è stata vinta, anche un po’ a sorpresa, dal norvegese Casper Ruud, a segno contro il britannico Jack Draper. Un atto conclusivo della Caja Magica che è stato giudicato in questo modo da Monaco.

È stata una grandissima partita di tennis, migliore forse di quella tra Draper e Musetti, con grandi meriti di Ruud. Certo il 5-3 nel primo set, dove l’inglese sembrava in controllo, poteva portare anche a una chiusura in due set in proprio favore. Sul suo calo, io rimango un po’ dubbioso. Sì, ovvio è sceso un po’ e ha cercato di abbreviare gli scambi, ma rimane il fatto che se concretizza le palle break nel terzo set vince lui. Sicuramente deve trovare una soluzione sulla gestione delle energie, tuttavia per il modo che ha di giocare e di eseguire i passanti di rovescio un po’ mi ricorda Nadal“, le parole di Monaco.

Soffermandosi su Ruud, una chiara sottolineatura: “Si parlava di un giocatore in flessione. Giova ricordare che il norvegese, che fa saltare tanto la palla, nelle condizioni di Madrid ha un vantaggio. È il 13° titolo in carriera, il primo 1000, e 12 di questi sono sulla terra e sette sono stati conquistati in tornei in altura. Stiamo parlando di un grande interprete della terra rossa, con una grande continuità di rendimento negli ultimi 5 anni. Abbiamo un protagonista in più“.

In prospettiva ci sarà il torneo di Roma, evento molto atteso per il ritorno all’agonismo di Jannik Sinner. Il n.1 del mondo, scontati i tre mesi di sospensione per la vicenda “Clostebol”, ha tante motivazioni. Monaco a questo proposito ha un’idea precisa: “Per me, è realistico e utile che lui giochi tre partite a Roma che gli consentano di togliersi la ruggine. Dopo 4 mesi di assenza, arrivare in fondo a un torneo come quello del Foro Italico è difficile. Nell’ottica di Parigi, per me tre partite sono l’ottimo. Quindi perdere agli ottavi sarebbe perfetto…da questo punto di vista. Sinceramente, io credo che arrivare in finale a Roma abbia dei rischi per lui, perché potrebbe pagare i mesi di inattività. Se si “sfonda” nel torneo capitolino, io penso poi possa pagare dazio al Roland Garros. Ci sarà grande attenzione mediatica, ma credo che da questo punto di vista sia piuttosto navigato nel gestire la situazione“.

Focalizzando l’attenzione, in conclusione, sul settore femminile: “Jasmine Paolini non è che giochi diversamente dall’anno scorso, ma il punto è la sua continuità di tennis. Non può contare sullo stesso effetto a sorpresa. Ricordiamoci che non stiamo parlando di una 18enne, ma di una che ha 29 anni e si è scoperta campionessa l’anno scorso. Al di là della toscana, c’è un bel problema tra le donne in Italia, ma non lo scopriamo certo adesso. Spero che anche la presenza di Tyra Grant sia un segnale di discontinuità. Attenzione però poi a descrivere questa ragazza come una futura campionessa. Tanti parlano di potenzialità, ma al momento è fuori dalle migliori 300 giocatrici. So che si vuol fare un po’ replicare il modello degli uomini, ovvero creare un sistema di affiancamento ai team che gestiscono le ragazze. Il problema però è nel numero di iscritte e quindi sul materiale umano. Poi un fenomeno può esserci anche da noi, ma la criticità è il movimento“.

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