Monaco: “Berrettini mi commuove, ma cambierei un aspetto del gioco. Zverev sta tenendo un rendimento da top50”

La terza giornata del Masters 1000 di Montecarlo è stata molto positiva per il tennis italiano, soprattutto grazie all’esaltante successo in rimonta di Matteo Berrettini sul numero 1 del seeding Alexander Zverev. Di questo e di tanto altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di […]

Apr 10, 2025 - 08:17
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Monaco: “Berrettini mi commuove, ma cambierei un aspetto del gioco. Zverev sta tenendo un rendimento da top50”

La terza giornata del Masters 1000 di Montecarlo è stata molto positiva per il tennis italiano, soprattutto grazie all’esaltante successo in rimonta di Matteo Berrettini sul numero 1 del seeding Alexander Zverev. Di questo e di tanto altro si è parlato nell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Guido Monaco e Massimiliano Ambesi.

La partita era ormai girata palesemente dalla parte di Berrettini. Poi è andato a servire sul 5-4 al terzo set e si è paralizzato, giocando un game orribile e rimettendo tutto in discussione. Zverev, che era sicuramente sceso di ritmo ma che non sbagliava una palla da venti minuti, ha finito il match con tre gratuiti nel momento in cui Berrettini era ben lontano dall’avere in pugno la partita. Nel finale c’è stata sicuramente una collaborazione di Zverev. Molto deluso in conferenza stampa, per sua stessa ammissione il tedesco ha detto di aver smesso di colpire la palla, giocando in maniera orribile e abbassando troppo il ritmo nel secondo set. Forse ha esagerato un po’ nel giudizio della sua prestazione, però è vero che è sceso di aggressività giocando da più lontano, e lì Matteo ha cominciato ad entrare in partita facendo girare il match. Il terzo set è stata proprio una battaglia da terra rossa“, l’analisi di Monaco.

Quando un giocatore nell’ultimo periodo fa partita pari con Draper, batte Djokovic, fa partita pari con Fritz, sconfigge De Minaur e Zverev, tutto sommato fa quasi specie che abbia raccolto al massimo dei quarti di finale. Anche se da un punto di vista tecnico-tattico non è stato impeccabile secondo me, il suo modo di stare in campo e di volersi giocare questa sua rinascita è veramente bello da vedere. È un atleta maturo, consapevole e con l’umiltà di un ragazzino che entra nel circuito. Eccezionale. A me entusiasma la sua capacità di giocare il punto, di interpretare il momento“, prosegue la voce tecnica di Eurosport.

Sui margini di miglioramento del romano a livello tattico: “Se fossi il suo coach però lo farei giocare diversamente. Uno con quell’arsenale lì non può fare una volée in due set. Quello per me è un problema grosso. Sulla terra è nelle condizioni di giocare il suo miglior tennis, perché esalta totalmente le sue qualità, le sue variazioni ed il suo saper fare la smorzata. Però ci deve mettere dentro queste benedette dieci volée, perché se lo fa in certi momenti risparmia della fatica e diventa davvero da corsa in questi tornei. Detto ciò mi commuove per come sta in campo, non solo per le generosità. Evidentemente ha tanta fiducia nel suo gioco da dietro e poca fiducia nel suo gioco a rete“.

Sulla crisi di Zverev: “È ovvio che Zverev sta vivendo un momento di difficoltà e confusione. Sono comunque meccanismi molto sottili, perché ad esempio nel primo set ha giocato molto bene. Poi succede qualcosa, tiri indietro un po’ il braccio, ti vengono dei dubbi e l’altro sale. Il tennis è così, anche se sei il numero 2 al mondo vivi questi momenti. Dopo Melbourne sta avendo una media punti da top50 come rendimento“.

VIDEO: LA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA