Mille, è uscito ‘Il tempo, le febbri, la sete’: “Ecco la serenata a me stessa”

La cantautrice romana è tornata con un brano travolgente e dalle suggestioni senza tempo, in attesa del disco ‘Risorgimento’

Mag 14, 2025 - 07:22
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Mille, è uscito ‘Il tempo, le febbri, la sete’: “Ecco la serenata a me stessa”

E' uscito 'Il tempo, le febbri, la sete', il nuovo singolo di Mille. Un titolo che ricorda atmosfere retrò, come è lo stile di questa che più che una cantautrice è una viaggiatrice nel tempo. E’ l’emblema dell’artista, Elisa Pucci in arte Mille. Un’artista che canta, scrive, recita. E trasforma in vita tutto ciò che tocca. 

Elisa, come è nata 'Il tempo, le febbri, la sete'?


"Non scrivo solo quando sto male, però questo brano è nato da una storia d'amore finita. Stavo male, stavo soffrendo per amore. Ricordo il momento preciso: ero in camicia da notte, in lacrime e ho iniziato a scrivere. Avevo bisogno del tempo per il dolore, le febbri per scaricare tutto quello che avevo passato e la sete per poter ricominciare ad avere il moto sia del corpo sia del cuore. Il momento di cui parlo è quello della trasformazione, è fondamentale autoconsolarsi. Questa canzone è una sorta di serenata che faccio a me stessa".


Il prossimo singolo, 'C'est fantastique' sarà invece un brano molto diverso. Da cosa nasce?


"Sono un’osservatrice, mi piace ascoltare quello che dicono le persone, sono una ricettrice di confidenze e le metto anche nelle canzoni. 'C’est fantastique' è un po’ un brano ribelle del disco, la ribellione fa parte di tutto".

A proposito, il disco 'Risorgimento' uscirà in autunno. Tre aggettivi per definirlo?


"Ribelle, di trasformazione e... risorgimentale. Ma proprio nel senso di tornare alla sorgente, tornare alla vita. E' una sorta di riconquista anche di me stessa. Ogni volta che c’è una trasformazione c’è qualcosa da ricompattare".


Cosa auguri ai tuoi brani?
"Che chi li ascolta possa riuscire a vederci qualcosa di proprio, qualcosa che non per forza sia quello che intendevo dire io quando li ho scritti".


Quali canzoni della musica italiana avresti voluto scrivere perché le senti tue?


"Senza dubbio 'Maledetta primavera' e 'Perdere l'amore'".


Quali sono i tuoi ascolti attuali?
"Sono in fissa con il nuovo album di Amalfitano e poi ho passato l'ultimo mese ad ascoltare 'L'imboscata' di Franco Battiato. Ultimamente mi sto concentrando molto anche ad approfondire la mia conoscenza di Elvis e di David Bowie, del loro approccio legato alla vocalità e all'espressività".

Hai un rito scaramantico prima di salire sul palco per un live?

"Con i musicisti e il fonico ci tocchiamo il sedere. E’ un’abitudine che ho preso dal teatro, lì faccio così e quindi anche nella musica abbiamo inserito questo rito”.

Serie tv preferita?

"Su ‘Unorthodox’ mi sono fatta certi pianti. La rivedrei volentieri. E poi ‘Friends’, ma quello è un culto”.

Progetti futuri?

"I live dell’11 novembre in Santeria a Milano e il 12 novembre al Monk a Roma di sicuro e poi ci saranno altre date in estate”.