“Milan e Inter sono con noi al 100%”: gli ultras, l’affare dei parcheggi di San Siro e i contatti coi vertici di Mi-Stadio
Mauro Russo, l’ex socio in affari di Paolo Maldini e Bobo Vieri, già ai vertici della curva Nord dell’Inter, in contatto con i fiduciari della ‘ndrangheta come Pino Caminati legato al boss di San Luca Giuseppe Calabrò, secondo la Procura di Milano, si teneva in tasca contatti con i massimi vertici della società Mi-Stadio, di […] L'articolo “Milan e Inter sono con noi al 100%”: gli ultras, l’affare dei parcheggi di San Siro e i contatti coi vertici di Mi-Stadio proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mauro Russo, l’ex socio in affari di Paolo Maldini e Bobo Vieri, già ai vertici della curva Nord dell’Inter, in contatto con i fiduciari della ‘ndrangheta come Pino Caminati legato al boss di San Luca Giuseppe Calabrò, secondo la Procura di Milano, si teneva in tasca contatti con i massimi vertici della società Mi-Stadio, di proprietà degli stessi club di Inter e Milan e che dal 2002 ha in concessione dal Comune la gestione di tutta l’area interna ed esterna allo stadio Giuseppe Meazza. È il dato allarmante che emerge dagli atti dell’indagine stralcio del fascicolo Doppia curva e che ieri ha portato ai domiciliari lo stesso Mauro Russo accusato di estorsione nei confronti dell’imprenditore Gherardo Zaccagni, il quale, pur estorto, assieme a Russo ha portato avanti gli affari dei parcheggi di San Siro per gli eventi sportivi ma anche per quelli, lucrosissimi, non sportivi. Un affare, quello dei parcheggi, che Zaccagni dovrà condividere con Caminiti versando anche una tangente di 4mila euro ai capi della curva Nord.
I contatti con i vertici del consiglio di amministrazione di Mi-Stadio emergono proprio per la gestione dei parcheggi durante i concerti. In questa storia quella di Russo e Zaccagni è una posizione comune. Zaccagni è accusato di aver fornito una serie di utilità a Manfredi Palmeri, il quale oltre che consigliere regionale, è da anni nell’organigramma di Mi-Stadio. Attualmente Palmeri risulta indagato dalla Procura di Milano per corruzione tra privati, per aver preso, secondo i pm, la stampa di un artista cinese del valore di 10mila euro, in cambio favorendo Zaccagni nell’acquisizione delle gare per i parcheggi. La vicenda dei rapporti con la società che gestisce lo stadio è il vero salto di qualità dell’indagine. Il tutto con dietro sempre gli appetiti “famelici” dell’ex direttivo della curva Nord.
È il 16 dicembre 2022 quando al tavolo del ristorante La Briciola, Zaccagni illustra a Russo la possibilità di prendersi anche la torta dei parcheggi extra-partite. Scrive la Procura: “Zaccagni riferiva ai presenti della possibilità di prendere in concessione le aree di parcheggio dello stadio per gli eventi extra sportivi, aggiungendo che la proposta da avanzare alle società calcistiche di Milan ed Inter, era stata suggerita direttamente da Manfredi Palmeri, interessato a incontrare le parti verso il 5 gennaio 2023”. Alla Briciola è presente anche Aldo Russo (non indagato), fratello di Mauro e cognato di Paolo Maldini. Il pranzo, infatti, serve a Zaccagni per “sfruttare le loro conoscenze sia al Milan che all’Inter”. A questo punto Russo rilancia sul tavolo dei contatti. Non solo Manfredi Palmeri, ma anche uno dei due consiglieri delegati di Mi-Stadio. “Mauro Russo – si legge nella richiesta d’arresto dei pm – affermava che l’aggancio con Palmeri unito alle sue (di Russo) dirette conoscenze, tra cui Mark Van Huuksloot, amministratore delegato della MI-Stadio – con cui già aveva affrontato l’argomento parcheggi per gli eventi extra sportivi – avrebbe portato sicuramente i positivi risultati sperati”. Dice Russo: “Questo è un’idea di Mark che voleva anche un coinvolgimento maggiore perchè ha saputo che noi siamo proprietari di tutte le aree di parcheggio adiacenti comprese quelle di Snai. Bisogna arrivare a Manfredi”. Al che Zaccagni lo rassicura: “Quello siamo già a posto”. Dal canto suo lo stesso Russo aggiunge: “Aldo Savi (direttore amministrativo Finanziario AC Milan n.d.r.) è nostro al 100%”. Savi risulta anche lui in Mi-Stadio con la stessa carica di Van Huuksloot, ma sul fronte rossonero. I due consiglieri delegati va detto chiaramente non risultano minimamente coinvolti e indagati. Allo stato degli atti non risultano loro intercettazioni dirette, ma solo i presunti contatti riferiti da Russo e Zaccagni.
Lo scenario resta però rilevante per la Procura, tanto da trattarlo in un ampio capitolo della richiesta. Ma andiamo avanti. La storia è inedita e svela quanto la piovra criminale della Nord si sia infiltrata anche ai piani alti della gestione dello stadio. Il 6 gennaio 2023, infatti, Aldo Russo chiama Zaccagni: “Ti do una bella notizia, mi sono fermato con Mark, Mauro è al corrente di tutto, Mark quello di Mi Stadio che vuole concretizzare con noi”, annunciando un prossimo appuntamento con lui per la metà di gennaio. Anche Zaccagni ha nuovi aggiornamenti: “Sono rimasto d’accordo con Manfredi (Palmeri, ndr) che lui mi dà l’appuntamento per una specie di offerta in trattativa privata la settimana proprio quella lì del 16 quindi se facciamo tutto quella settimana lì è meglio”. Nella stessa giornata Zaccagni parla con Van Huuksloot, il quale, a suo dire, e come scrive la Procura “si era detto d’accordo con l’assegnazione dei parcheggi per gli eventi extra sportivi alla società di Zaccagni”. Lo stesso imprenditore ipotizza che quella volontà positiva sia stata favorita da un contatto tra Van Huuksloot e Palmeri. Zaccagni: “Penso che c’ha già anche parlato perchè Manfredi quando m’ha dato l’appuntamento due giorni fa ha detto ‘ho già sentito quelli del Milan’ quindi secondo me Marc gli ha già parlato”. I due poi scherzano sul possibile favore da restituire al consigliere regionale legato alla prossima campagna elettorale per la Regione. Russo: “Vedrai che ci chiederà il volantinaggio nell’area adiacente”. Zaccagni: “Ma noi gli volantiniamo quello che vuole”.
Secondo l’indagine della Procura collegata a quella sugli affari delle due curve di Inter e Milan, i contatti tra Zaccagni e Manfredi Palmeri sono frequenti. Il 19 gennaio si vedranno negli uffici di Mi-Stadio, mentre il 24 gennaio “è stato documentato l’incontro di Palmeri con Zaccagni, Mauro Russo presso il ristorante Casa Cipriani di Milano”. Dopo il pranzo, Zaccagni è raggiante. Evidentemente l’incontro con il politico è andato bene: “È andata liscissima, gli abbiamo anche fatto la campagna finale, quasi quasi risparmiamo anche il cinquino (5.000 euro, ndr) che gli dobbiamo (ridono)”. Dalle intercettazioni emerge poi che “nel corso del pranzo avevano consegnato a Palmeri la bozza del contratto per i parcheggi che l’uomo avrebbe esaminato e corretto. Una volta ricevuto il benestare dal Palmeri per l’invio formale, sarebbe stato compito di Aldo Russo contattare sia Aldo Savi (Milan) che Van Huuksloot (Inter), amministratori della MI-Stadio per le rispettive squadre di calcio, per far loro valutare positivamente l’offerta”.
Insomma il lavoro di Zaccagni con l’appoggio dei Russo naviga con il vento in poppa. Aldo Russo, non indagato, nei giorni successivi rassicura Zaccagni: “Ti sto monitorando tutto quello che è la ZTL, ho parlato con Manfredi, l’ho portato a bere il caffè (…) Savi è con noi al 100% (…). Il Milan e l’Inter sono con noi, stai tranquillo, 100%”. La trattativa prosegue e settimane dopo ancora Zaccagni informa Mauro Russo dei progressi fatti con Palmeri. Annota la Procura: “Zaccagni informava Russo dell’incontro con Manfredi Palmeri relativamente all’assegnazione dei parcheggi allo stadio S. Siro in occasione dei concerti, assegnazione ‘semplificata’ grazie all’intervento di Palmeri stesso, affermando che quest’ultimo – al ricevimento del noto quadro dell’artista cinese Liu Bolin quale compenso per il suo impegno – gli avrebbe inviato la proposta”. Zaccagni intercettato riporta le parole del politico regionale: “Gherardo, tu non devi fare niente, ti mando la lettera che firmi per accettazione, te la sto mandando sta settimana”. Quindi a Russo dice: “Volevo rassicurarti che Manfre mi sposa, gli arriva il quadro e mi manda il coso”.
A metà dicembre l’affare corre veloce verso la conclusione. Russo manda un messaggio a Zaccagni il quale risponde con emoji di felicità: “Sentito Marco firmato tutto Milan concerti e stadio. Già avvisato Manfredi”. Zaccagni: “Va bene, madonna!! Madonna menomale!!”. Russo: “Mi dovete dare un palazzo a me mi dovete dare altro che!!”. Zaccagni infine svela come per gli appalti già monitorati dalla Procura abbia speso oltre 40mila euro in utilità varie. Chiosa Russo: “Eh se non fai mangiare…”.
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