Michele Bravi: “Fuori da Sanremo 2025 con una canzone sull’Alzheimer. L’esclusione ha portato conseguenze” (video)
La reazione di Michele Bravi sull'esclusione dal Festival di Sanremo 2025 con una canzone sull'Alzheimer: ecco cosa ha detto (video)

Durante la seconda serata del ‘Festival di Sanremo 2025‘, il nome di Michele Bravi è finito in tendenza su ‘X’. A distanza di qualche ora, vi sveliamo il perché.
Il giovane cantautore, su Instagram, ha ripreso le immagini di Lino Banfi, ospite da Mara Venier a ‘Domenica In’, che spoilerava la partecipazione ad un suo videoclip musicale in cui avrebbe interpretato un nonno che accudiva la moglie malata di Alzheimer. Ecco le sue parole
“È il 15 dicembre del 2024 e a un certo punto il telefono mi impazzisce. Iniziano ad arrivare una serie infinita di messaggi e il succo era sempre guarda che Lino Banfi ha spoilerato. Quindi accendo la tv e effettivamente Lino era ospite quel giorno a Domenica In da Mara. Quello a cui Lino fa riferimento non è effettivamente solo un cortometraggio, tutto parte da una canzone. Questa canzone io inizio a scriverla due anni fa, la scrivo, la riscrivo, la impasto, cambio il ritornello mille volte… Insomma sai quando dici ecco a questo punto è tutto al posto giusto? Bene: ci ho messo due anni.
Si tratta di una canzone in cui io racconto la storia d’amore delle due persone più importanti della mia vita, nonno Luigi e nonna Graziella. Storia dei miei nonni, è una storia piena di umiltà, anche di dolori, ma è una storia di una famiglia italiana che costruisce una vita insieme, che a un certo punto arriva anche l’intrusività di una malattia che cancella quei ricordi, la malattia dell’Alzheimer. Ho provato a proporla a Sanremo per due anni, non è andata. È ovvio che da una parte mi è dispiaciuto, ma in realtà non per la parte professionale, cioè Sanremo è una gara e quindi ci sta che delle volte ti dicano di no. Mi è dispiaciuto per un fatto diciamo simbolico. La finale di Sanremo è il 15 febbraio. Il 15 febbraio è l’anniversario di matrimonio dei miei nonni. C’era qualcosa che dico, wow, sarebbe bellissimo portarla là sopra, su quel palco, con l’orchestra, proprio quel giorno”. Quel regalo bellissimo che, però, stai attento anche come lo impacchetti. Sanremo, per me, era un po’ questo. Un bel pacchetto da scartare
Non voglio dimostrare rancore, una sorta di vendetta verso Sanremo. Sono tranquillissimo al riguardo, faccio un grandissimo in bocca al lupo a Carlo, a cui sarò sempre grato. Io senza Carlo non farei questo lavoro, è stato lui a scegliermi con Il Diario Degli Errori. Carlo vai e spacca tutto. Lo dico perché questa esclusione a Sanremo ha portato delle conseguenze. Le conseguenze che ci sono, che fanno parte delle leggi della discografia e così via. Le conseguenze a cui mi riferisco è il sostegno di una grande casa discografica. Io negli ultimi dieci anni, se non sbaglio, sono sempre stato accompagnato nel mio percorso artistico da una major discografica. L’esclusione a Sanremo ha portato a chiudere un contratto discografico. Anche questa cosa io non la riporto per creare delle dietrologie, la riporto per dire che è chiaro che in questo momento sto cercando di sistemare tutta una parte burocratica, legale, noiosissima, senza la quale è difficile in questo momento pubblicare nella tranquillità. Questa canzone nasce della necessità di fare del bene”.