“Mi hanno aperto la pancia in due, alla vecchia maniera”: il ciclista Jakobsen spiega la sua dolorosa operazione

Un’occlusione sanguigna a entrambe le arterie posteriori lo tormentava da più di un anno, frenando i movimenti e la forza nelle gambe di Fabio Jakobsen. Per questo motivo il ciclista della Picnic PostNL, che finì in coma farmacologico in seguito a una caduta nella prima tappa del giro di Polonia 2020, si è sottoposto a […] L'articolo “Mi hanno aperto la pancia in due, alla vecchia maniera”: il ciclista Jakobsen spiega la sua dolorosa operazione proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 10, 2025 - 11:01
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“Mi hanno aperto la pancia in due, alla vecchia maniera”: il ciclista Jakobsen spiega la sua dolorosa operazione

Un’occlusione sanguigna a entrambe le arterie posteriori lo tormentava da più di un anno, frenando i movimenti e la forza nelle gambe di Fabio Jakobsen. Per questo motivo il ciclista della Picnic PostNL, che finì in coma farmacologico in seguito a una caduta nella prima tappa del giro di Polonia 2020, si è sottoposto a un intervento chirurgico molto delicato. L’operazione ha avuto un esito positivo, ora all’olandese non resta che mettersi all’opera per organizzare quello che sarà un lungo, lunghissimo recupero. L’operazione è stata tosta: “A volte fanno piccole incisioni, qui si è fatto alla vecchia maniera: apri, osserva attentamente ogni cosa e fai ciò che è necessario“, ha ammesso il ciclista al De Telegraaf.

Jakobsen poi è entrato nei dettagli: “Mi hanno aperto la pancia in due per raggiungere le arterie, ora mi sento come un nonno malandato”. Il 28enne olandese ha raccontato come si è svolta l’operazione: “Si entra in forma smagliante, ovviamente. Poi si passa una notte in terapia intensiva e ne esci malissimo. Mi hanno tagliato i muscoli addominali da cima a fondo, è stata aperta verticalmente la pancia per raggiungere entrambe le vene. Una volta terminato l’intervento, lo stomaco deve richiudersi”. “È un’operazione notevole se si hanno muscoli addominali forti. Ed è lì che sento più dolore, le gambe non mi danno poi così tanto fastidio“, ha constatato Jakobsen.

Per l’olandese, ora inizierà quindi una lunga riabilitazione. Prima di tornare in sella alla sua bici ci vorrà diverso tempo: “Si perde la forma fisica abbastanza in fretta, ma il vantaggio è che a 28 anni sono ancora giovane e in forma. Tra quattro settimane devo tornare per il primo controllo per vedere se tutto va bene con vene e addome. Da lì possiamo elaborare un piano di riabilitazione. La mia curva di crescita si era fermata a causa di questo infortunio”. Per Jakobsen però nessun rimpianto: “Questo intervento era necessario, perché altrimenti avrei dovuto smettere di andare in bici”.

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