“Mi ha strangolata e ha detto: ‘Voglio picchiarti a sangue e metterti incinta’”. La denuncia di Bri Stern contro il fidanzato Andrew Tate

“Voglio picchiarti a sangue”. “Mi darai un figlio quest’anno, pu****a… Che senso ha averti se non ti picchio e non ti metto incinta?”. Sono alcuni dei messaggi agghiaccianti che Andrew Tate, il controverso influencer e “misogino autoproclamato”, avrebbe inviato alla fidanzata Bri Stern. Messaggi che ora fanno parte di una denuncia per violenza sessuale presentata […] L'articolo “Mi ha strangolata e ha detto: ‘Voglio picchiarti a sangue e metterti incinta’”. La denuncia di Bri Stern contro il fidanzato Andrew Tate proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mar 27, 2025 - 15:52
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“Mi ha strangolata e ha detto: ‘Voglio picchiarti a sangue e metterti incinta’”. La denuncia di Bri Stern contro il fidanzato Andrew Tate

“Voglio picchiarti a sangue”. “Mi darai un figlio quest’anno, pu****a… Che senso ha averti se non ti picchio e non ti metto incinta?”. Sono alcuni dei messaggi agghiaccianti che Andrew Tate, il controverso influencer e “misogino autoproclamato”, avrebbe inviato alla fidanzata Bri Stern. Messaggi che ora fanno parte di una denuncia per violenza sessuale presentata dalla donna alla polizia di Beverly Hills, come riportato in esclusiva dal tabloid americano TMZ (Fox Corporation). Secondo la denuncia, l’episodio di violenza sarebbe avvenuto l’11 marzo scorso presso il prestigioso Beverly Hills Hotel, dove la coppia alloggiava. Durante un rapporto sessuale, Tate avrebbe iniziato a strangolare la Stern. “Lei lo ha implorato di smettere”, riporta TMZ, ma lui avrebbe continuato, intensificando la violenza. “Più lei si dibatteva, più lui diventava violento… [lei] sentiva tutto diventare confuso, come se stesse perdendo conoscenza“. La violenza si sarebbe interrotta solo “quando Tate ha finito di fare sesso”. Una volta che lui si è addormentato, “lei è andata in bagno per documentare le ferite“. Bri Stern ha consegnato alla polizia foto che mostrerebbero il suo viso contuso e gli screenshot dei messaggi sopra citati. Giorni dopo l’aggressione, mentre si trovava a New York per lavoro, la donna si è recata al pronto soccorso, dove le sarebbe stato diagnosticato uno stato post-concussivo.

Queste nuove, pesantissime accuse arrivano a poche settimane dal controverso ritorno di Andrew Tate negli Stati Uniti, dopo il tempo trascorso in Romania tra carcere e arresti domiciliari. Lui e il fratello Tristan sono stati arrestati a Bucarest a fine 2022 e incriminati formalmente l’anno scorso con l’accusa di tratta di esseri umani, stupro e costituzione di un gruppo criminale finalizzato allo sfruttamento sessuale delle donne. Accuse che entrambi negano fermamente. Il loro divieto di viaggiare era stato revocato il mese scorso, apparentemente dopo l’interessamento di figure di alto profilo legate all’ex presidente Donald Trump (di cui Tate è un fervente sostenitore), tra cui l’inviato speciale Richard Grenell (che avrebbe discusso il caso con il Ministro degli Esteri rumeno), l’avvocato Paul Ingrassia (che ha rappresentato i Tate in una causa per diffamazione e ora lavora come collegamento tra Casa Bianca e Dipartimento di Giustizia, definendo Tate “un essere umano straordinario”) e l’avvocatessa Alina Habba (recentemente nominata procuratore federale ad interim del New Jersey, che si è dichiarata “una grande fan” di Tate).

L’arrivo dei fratelli Tate in Florida, a bordo del loro jet privato, era stato accolto con freddezza dal Governatore Ron DeSantis (“La Florida non è un posto dove siete i benvenuti”) e dal Procuratore Generale James Uthmeier, che aveva annunciato l’apertura di un’indagine preliminare. Tate, dal canto suo, aveva minimizzato, sostenendo che DeSantis fosse stato “dirottato dai media” e che “tutto era stato risolto”.

Pochi giorni fa, Andrew e Tristan Tate sono rientrati in Romania, presentandosi in una stazione di polizia vicino a Bucarest, come previsto dalle condizioni del loro rilascio. In quell’occasione, Andrew Tate aveva dichiarato ai giornalisti: “Sono una persona libera che non è stata condannata per nulla”, aggiungendo di voler “collaborare con tutte le autorità giudiziarie in tutto il mondo perché sono completamente innocente”. E ancora: “Le accuse non significano niente. Non importa quante volte ripeti un’accusa sui giornali. Quella è spazzatura”. Al momento, non ha risposto alle richieste di commento di TMZ, mentre Bri Stern, nel frattempo, ha reso privato il suo account Instagram, seguito da oltre 600mila persone. La polizia di Beverly Hills, contattata da TMZ e New York Post, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali.

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