La primavera 2025 si sta rivelando tra le più
instabili degli ultimi anni. Le
previsioni per la seconda metà di maggio confermano un nuovo
peggioramento, con
ondate di maltempo a ripetizione e
temperature sotto media, specie al
Nord. Il mese di maggio, che tradizionalmente segna la transizione verso l’
estate mediterranea, quest’anno si sta distinguendo per la sua
estrema dinamicità atmosferica. E le prospettive per i prossimi giorni non lasciano spazio a equivoci: ci attendono
altri intensi peggioramenti, con
piogge abbondanti,
temporali frequenti e un
clima decisamente più vicino a quello di marzo che non a quello tardo-primaverile.
Anticiclone ancora assente: il Mediterraneo resta esposto alle perturbazioni nord-atlantiche Una delle
anomalie più evidenti di questa stagione riguarda la persistente
debolezza dell’anticiclone, che non riesce a stabilizzarsi sul
bacino del Mediterraneo. Al suo posto, da settimane, osserviamo l’insistenza di
ampie saccature in discesa dal
Nord Europa, che trovano terreno fertile per espandersi verso sud, tagliando fuori ogni velleità di
stabilità atmosferica. Le
simulazioni numeriche dei principali
centri meteorologici internazionali convergono nel delineare una
nuova fase perturbata tra il
20 e il 21 maggio, quando una profonda ondulazione ciclonica raggiungerà il cuore dell’Italia. La conseguenza sarà un
nuovo peggioramento diffuso, con
piogge battenti e un
ulteriore calo delle temperature, soprattutto al
Nord.
Nuova depressione tra il 25 e il 27 maggio: rischio temporali e accumuli eccezionali E non è finita. A rincarare la dose, i modelli suggeriscono l’arrivo di una
seconda perturbazione importante, attesa tra il
25 e il 27 maggio. In questo caso, si tratterebbe di una struttura
depressionaria organizzata, in grado di inserirsi a ridosso delle
Alpi e sfondare fino al
bacino padano, generando
precipitazioni diffuse e
temporali localmente intensi. Il quadro che emerge è quello di una
seconda metà di maggio decisamente
turbolenta, segnata da frequenti
impulsi instabili e condizioni meteo lontane anni luce da quelle di un’estate ormai in ritardo.
Accumuli previsti superiori ai 200 mm: criticità idrogeologiche possibili Le
elaborazioni previsionali sul totale delle
precipitazioni attese nel periodo
15-28 maggio mostrano scenari che, se confermati, avrebbero un impatto rilevante. Gli
accumuli complessivi previsti in alcune aree del
Centro-Nord e del
Sud peninsulare superano i 200 millimetri, un valore considerevole per il periodo, che potrebbe determinare
allagamenti,
smottamenti e disagi nei settori più fragili del territorio. Naturalmente, queste stime vanno lette con la giusta cautela: si tratta di
proiezioni a medio termine suscettibili di aggiustamenti, ma il segnale di fondo resta chiaro e coerente con la tendenza in atto:
la primavera 2025 è dominata dall’instabilità.
Impatto su turismo e agricoltura: pioggia benedetta o problema in più? Un maggio così instabile ha effetti molto diversi a seconda dei settori. Da un lato, l’
abbondante piovosità rappresenta un’ottima notizia per gli
invasi idrici, che potranno contare su
riserve preziose in vista dell’estate e ridurre il rischio di
razionamenti nei mesi più caldi. Dall’altro, però,
troppa pioggia non è affatto un bene per l’
agricoltura: coltivazioni sotto stress, ritardi nei raccolti e rischio di patologie fungine sono problematiche già segnalate in diverse aree del Paese. Il settore
turistico ne esce altrettanto penalizzato. Le
condizioni climatiche avverse, infatti, hanno già comportato numerose disdette e modifiche ai piani di viaggio, soprattutto per chi aveva scelto il
mare o le
escursioni primaverili come anteprima d’estate.
Conclusione: un maggio capriccioso, specchio del clima che cambia Ciò che stiamo osservando in queste settimane è il riflesso di un
clima sempre più sbilanciato, dove le
mezze stagioni si manifestano con
episodi estremi, alternando lunghi
periodi siccitosi a fasi di
piovosità eccezionale. L’
incapacità dell’anticiclone di dominare il
Mediterraneo, un tempo sua sede quasi permanente in primavera, è un segnale che va letto nel contesto più ampio della
variabilità climatica. In attesa di un
cambio di scenario più stabile – che potrebbe non arrivare prima dell’inizio di giugno – ci attendono ancora
giorni di pioggia, vento e cieli grigi. Con una certezza:
questa primavera non la dimenticheremo facilmente.
Meteo, MAGGIO impazzito: Piogge Torrenziali e Zero ESTATE in vista