Parla più di un’estate fresca appare una follia, una fake news, come mai? Non perché non possa accadere, ma perché
nell’immaginario collettivo contemporaneo l’estate è sinonimo di caldo estremo, afa persistente, temperature sempre oltre i
35°C,
giorni infiniti di sole, e
notti tropicali dove nei maggiori centri urbani il termometro non scende mai sotto i
25°C. In un mondo dove il
global warming ha riscritto i parametri climatici stagionali,
una stagione estiva nei canoni degli anni ’60 o ’70 oggi verrebbe etichettata come “anno senza estate”.
Un’Estate come quelle di un tempo oggi sarebbe vista un’anomalia Negli anni ’60 e ’70,
le estati europee erano dominate dall’anticiclone delle Azzorre, una struttura stabile ma moderata, capace di garantire
giornate soleggiate senza eccessi,
temperature che raramente superavano i 30°C in pianura e un equilibrio tra giornate serene e
fenomeni temporaleschi pomeridiani, soprattutto nelle zone interne e montuose. In particolare,
il picco annuale di piovosità alpina e sub-alpina era regolare, cosa che non lo è più, perché il futuro è ormai caratterizzato dall’incertezza.
Oggi, invece, la presenza dell’anticiclone africano ha stravolto questo equilibrio, portando con sé
la subsidenza atmosferica (compressione dell’aria che impedisce la formazione di nubi), e creando il cosiddetto
effetto “heat dome”: una cupola di calore stagnante, difficile da smuovere. In questo contesto climatico,
un’estate con 30°C come massima, frequenti temporali e cieli nuvolosi sarebbe vissuta come un’anomalia, un ritorno a una “non estate”.
2014: l’esempio più recente di una stagione “fredda” nel XXI secolo Il caso dell’
estate 2014 è emblematico. Pur avvenuta
nel pieno dell’era del riscaldamento globale, quella stagione fu caratterizzata da
frequenti incursioni instabili,
assenza di onde di calore africane durature, e
temperature sotto la media soprattutto sul Nord Italia, Svizzera e Germania. Secondo il
Copernicus Climate Change Service,
l’estate 2014 ha rappresentato una delle stagioni più fresche degli ultimi due decenni in Europa centrale (Copernicus – Summer 2014 climate report) Le
precipitazioni furono abbondanti, in alcune regioni anche
doppie rispetto alla media, e
la temperatura media europea risultò inferiore di quasi 2°C rispetto al trend del periodo 1991–2020. Questi dati confermano come
episodi simili siano ancora possibili, anche se
sempre più rari.
Gli anni ’60 e ’70: Estati normali diventate mitologia Le estati che oggi sembrerebbero “senza estate” erano
la normalità 50 o 60 anni fa. Prendiamo ad esempio i dati climatici registrati in
Germania e
Svizzera tra il 1960 e il 1975, elaborati dal
DWD (Deutscher Wetterdienst) e dal
MeteoSwiss. Le temperature medie estive oscillavano tra
24 e raramente i 28°C nelle grandi città.
Eventi estremi di caldo erano sporadici, spesso di
breve durata e quasi mai sopra i
32-33°C. In particolare, il
DWD tedesco mostra come
l’estate del 1977 sia stata
fredda e piovosa, tanto che
il mese di AGOSTO fu definito “ottobrino” da alcuni meteorologi per le sue caratteristiche: DWD Historical Data – Summer 1977
Il concetto di Pattern atmosferico La meteorologia studia questi eventi attraverso l’analisi dei
pattern atmosferici:
configurazioni di pressione e circolazione che tendono a ripetersi con modalità simili.
Non si ripete mai l’evento identico, ma
lo schema si può replicare. È proprio su questi
schemi sinottici che si basa la climatologia comparativa, che permette di stabilire
la possibilità che una stagione anomala ritorni. Come evidenziato da
NOAA e
ECMWF, il
meccanismo del jet stream, il ruolo delle
teleconnessioni atmosferiche come la NAO (North Atlantic Oscillation) e
gli effetti di feedback del suolo e degli oceani, possono
favorire il ritorno di estati fresche, soprattutto
se l’alta pressione non riesce ad affermarsi in modo duraturo sul continente europeo. NOAA Climate Pattern Studies ECMWF Weather Regimes
L’anno senza Estate può tornare Nel contesto attuale,
un’estate fresca, simile a quelle del passato, sarebbe vissuta come una rottura, una sorpresa climatica. Ma è proprio la rarità a renderla tale.
I modelli climatici non escludono affatto il ritorno di stagioni anomale, benché
la tendenza al riscaldamento rimanga dominante.
Un’estate moderata, in stile anni ’60, potrebbe ancora accadere, come mostrato nel 2014. Non sarebbe la norma, certo, ma nemmeno un miraggio.
Sarebbe semplicemente una parentesi fuori dal trend, che ci ricorda come il
tempo atmosferico, pur influenzato dal cambiamento climatico, conserva una dose di imprevedibilità e varietà. Non sappiamo che ci sarà nel 2025, cosa assai difficile, ma non escludibile come riportato da vari analisi in
ambito di meteorologia avanzata.
Il ritorno del meteo dell’anno senza Estate. La scienza. I dati