Meteo: che colpo di coda dell’inverno! Ecco quando e le regioni colpite

Il maltempo di questa settimana è stato accompagnato da una massa d’aria piuttosto mite per la stagione in cui ci troviamo con temperature sempre superiori alla media da Nord a Sud Italia con le anomalie maggiori al suolo. Le temperature, nel corso del fine settimana, potrebbero andare incontro a un progressivo calo, ma senza eccessi termici negativi particolarmente rilevanti.

L’inverno non vuole mollare definitivamente la scena

La stagione invernale che si congederà anche da un punto di vista astronomico la prossima settimana, non vuole mollare definitivamente la scena sull’Italia e sull’Europa. Proprio a partire dal prossimo fine settimana proverà, ancora una volta, a far sentire un minimo la sua influenza sul nostro paese.

Con l’avvicinamento del centro della vasta saccatura atlantica presente sull’ovest del continente europeo, ci sarà un progressivo ingresso di aria più fresca dai quadranti occidentali/nord-occidentali sul nostro paese con l’isoterma degli 0/-2 gradi alla quota di 850 hPa che riconquisterà una buona parte del Nord Italia. In questa fase si vivrà un momentaneo calo termico con temperature che scenderanno al di sotto della media del periodo.

Una manovra invernale tardiva

Con l’inizio della prossima settimana, il freddo non avrà, forse, terminato di esprimersi. Questo perché, dopo il transito dell’asse della saccatura atlantica che tanto maltempo ha determinato nel corso della settimana attuale, si andrà probabilmente a instaurare un flusso di correnti fresche dai quadranti orientali con l’ingresso di aria più fredda da Est proveniente dai Balcani. Questa massa d’aria fredda, la cui entità non è ancora chiara al momento, potrebbe determinare una fase tardo invernale con giornate anche soleggiate specialmente al Nord Italia, ma con temperature che scenderebbero alcuni gradi sotto la media del periodo e anche nelle aree di pianura sarebbero possibili delle gelate.

Questa sarebbe una beffa dopo le abbondanti piogge e la mitezza della prima parte di Marzo poiché la vegetazione è ormai in uno stato avanzato di sviluppo e le gelate tardive potrebbero solo creare danni alla natura e all’agricoltura.

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