Meta userà i tuoi dati per addestrare l’IA: ecco come impedirlo
lentepubblica.it A partire dalla fine di maggio, Meta – la società madre di Facebook e Instagram – inizierà ad utilizzare i dati personali degli utenti per migliorare i propri sistemi di IA (Intelligenza Artificiale). Ma ci si può opporre. chiunque potrà opporsi a questa operazione, esercitando un diritto previsto dalla normativa europea sulla privacy. Lo ha […] The post Meta userà i tuoi dati per addestrare l’IA: ecco come impedirlo appeared first on lentepubblica.it.

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A partire dalla fine di maggio, Meta – la società madre di Facebook e Instagram – inizierà ad utilizzare i dati personali degli utenti per migliorare i propri sistemi di IA (Intelligenza Artificiale). Ma ci si può opporre.
chiunque potrà opporsi a questa operazione, esercitando un diritto previsto dalla normativa europea sulla privacy. Lo ha comunicato il Garante per la protezione dei dati personali, che invita i cittadini a informarsi e a decidere consapevolmente.
Secondo quanto annunciato dall’azienda, i contenuti pubblici condivisi dagli utenti maggiorenni – come post, commenti, didascalie, fotografie e dati raccolti attraverso l’uso di funzionalità basate sull’IA, ad esempio le interazioni con il chatbot su WhatsApp – potranno essere impiegati per l’evoluzione di strumenti come Meta AI o i modelli linguistici LLaMA. La novità riguarda anche chi non è iscritto alle piattaforme, ma i cui dati potrebbero comunque essere presenti nei contenuti pubblicati da altri.
Il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) riconosce a ciascun individuo il diritto di opporsi all’utilizzo dei propri dati personali per finalità come l’addestramento dell’intelligenza artificiale. Questo diritto si estende non solo ai servizi di Meta, ma anche ad altri operatori del settore tecnologico, come OpenAI, Google e DeepSeek.
Meta userà i dati personali per addestrare l’IA: ecco come impedirlo
Chi intende esercitare questa facoltà dovrà farlo attraverso moduli online forniti dalla stessa Meta. Se l’opposizione sarà presentata prima dell’avvio dell’iniziativa, tutti i dati personali dell’interessato resteranno esclusi dall’elaborazione. In caso contrario, verranno protetti solo i contenuti pubblicati dopo l’invio della richiesta, mentre quelli già online potrebbero essere utilizzati.
Per facilitare l’accesso a questa possibilità, sono disponibili specifici moduli:
Il Garante sottolinea l’importanza di valutare attentamente le implicazioni dell’uso dei dati da parte delle tecnologie di intelligenza artificiale, raccomandando una scelta informata e autonoma.
Un’eccezione riguarda gli utenti minorenni: i loro contenuti, per impostazione predefinita, non saranno utilizzati da Meta per addestrare le proprie IA. Tuttavia, esiste la possibilità che immagini o informazioni che li riguardano compaiano nei post pubblicati da adulti. Per questo motivo, anche i minori non iscritti alle piattaforme – tramite i genitori o tutori – possono fare richiesta di opposizione attraverso il modulo dedicato ai non utenti.
Nel frattempo, l’Autorità Garante sta collaborando con gli altri organismi europei per verificare se le modalità annunciate da Meta siano compatibili con i principi del GDPR. Al centro dell’attenzione ci sono la legittimità del ricorso al cosiddetto “interesse legittimo” come base giuridica, l’efficacia del diritto di opposizione e la coerenza tra le finalità originarie del trattamento e i nuovi utilizzi dei dati personali. Le autorità hanno inoltre chiesto chiarimenti specifici sull’eventuale impiego di foto o informazioni riguardanti minori condivise da utenti adulti.
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