Mercati Azionari: SP500, la spinta ribassista riprende violenta e mette a rischio la tenuta dei minimi a 5505 del 13 marzo

Nella nostra precedente analisi del 17 marzo, avevamo evidenziato che l’eccesso di pessimismo aveva portato con sé anche parecchio short di breve termine e la necessità di fare le ricoperture ha condizionato l’ultima ora di contrattazioni di venerdì 21 marzo. L’indice Sp500 è rimasto comunque bloccato dalla prima area pivot sopra 5700, che avevamo indicato […] L'articolo Mercati Azionari: SP500, la spinta ribassista riprende violenta e mette a rischio la tenuta dei minimi a 5505 del 13 marzo proviene da Word2Invest.

Mar 31, 2025 - 13:10
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Mercati Azionari: SP500, la spinta ribassista riprende violenta e mette a rischio la tenuta dei minimi a 5505 del 13 marzo

Nella nostra precedente analisi del 17 marzo, avevamo evidenziato che l’eccesso di pessimismo aveva portato con sé anche parecchio short di breve termine e la necessità di fare le ricoperture ha condizionato l’ultima ora di contrattazioni di venerdì 21 marzo. L’indice Sp500 è rimasto comunque bloccato dalla prima area pivot sopra 5700, che avevamo indicato nel report della settimana scorsa. Il timore dei nuovi dazi in vigore dal inizio aprile potrebbe indurre a scaricare le posizioni rialziste messe in piedi dalla smart money vicino al minimo di 5505 e se consideriamo l’ultimo movimento dal minimo come l’onda A di un A-B-C che ci potrebbe portare fino al classico “sell in may and go away” (che non c’è stato negli ultimi 2 anni) , allora dovremmo vedere un’onda B che ritracci gran parte di questo primo rialzo, per poi puntare verso la resistenza più forte tra 5800-5900 nelle settimane successive.

Come avevamo scritto nel titolo del report della settimana scorsa “la parte più facile del rimbalzo è alle nostre spalle”, così è stato, perché una volta raggiunto il primo pivot point a 5770, il mercato azionario è stato colpito come un pugile da un 1-2 uppercut che lo hanno steso ko.

Venerdì è stato anche violato il supporto a 5602 e l’ultimo lumicino a cui si possono appellare i rialzisti è la tenuta del gap in apertura del 14 marzo, ma sono molto elevati i rischi di una rottura del minimo del 13 marzo a 5505, al di sotto del quale si apre una botola fino a 5000-5100 che rappresenterebbe il 20% di ribasso dal massimo 6160.

Le notizie economiche arrivate venerdì 28, mostrano un giro boa violentissimo dell’economia reale, a cui difficilmente il mercato azionario si potrà sottrarre.

Mercati Azionari: riepilogo dei punti importanti del chart weekly

La guida più affidabile all’interpretazione del mercato azionario rimane la figura tecnica presente sul chart weekly, che lascia pochi spazi di interpretazione: è un’inversione di tendenza di medio termine con un primo obiettivo a 5000-5100, di cui è stata già completata la A ribassista col minimo a 5505 del 13 marzo e forse anche una piccola onda B, cioè il rimbalzo che precederà la stoccata finale verso 5000.

Ci aspettavamo il classico “sell in may and go away” grande assente del mercato azionario negli ultimi 2 anni, ma il trend ribassista sta procedendo in modo così veloce da far pensare che il 5000-5100 possa essere raggiunto anche nel prossimo mese di aprile.

Del resto, l’ultimo movimento rialzista da 5100 a 6160, tra l’agosto 2024 e febbraio 2025 aveva una configurazione di leading diagonal, che, quando si rovescia tende a perdere in brevissimo tempo tutto quello aveva guadagnato.

Raggiunta la prima area pivot tra 5700-5770, c’è stato un crollo verticale, che ha già rotto il primo supporto a 5602, mettendo a repentaglio anche la tenuta di 5505, perché l’ipervenduto e il pessimismo non sono così forti da garantire una reazione importante.

Forte ribasso dell’indice Nasdaq 100, che continua ad essere il driver della discesa dell’indice maggiore Sp500, dato il peso enorme dei Magnificent Seven tecnologici: lo short covering che si era visto nella giornata delle scadenze tecniche di venerdì 21 marzo, ha dato solo un’ulteriore piccola spinta lunedì 24 per poi collassare sotto il peso delle notizie economiche negative.

Sul chart weekly, l’indicatore RSI a 21 settimane ha completato un testa e spalle ribassista, che configura un’importante inversione di tendenza di medio termine.

Mercati Azionari: il pessimismo non è così estremo da essere il carburante per la ripresa del rialzo

Chiusura settimanale in leggero ribasso a 22 dell’indice di sentiment composito CNN Fear & Greed, senza minimamente avvicinarsi al pessimismo estremo di giovedì 13/03 quando il CNN Fear & Greed era scivolato fino a 14, non supporta per ora un rimbalzo importante, magari solo qualche piccolo acquisto per il fine mese di lunedì 31/03.

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