Mercati Azionari: SP500, la qualità del rimbalzo iniziato venerdì 28/03, deciderà le sorti medio termine del mercato azionario USA

Nella nostra precedente analisi del 10 febbraio, avevamo evidenziato che malgrado la forte correzione di venerdì, seguita alla falsa rottura di 6120 di due giorni prima, non c’erano ancora evidenti segnali di inversione di tendenza, a patto che venisse mantenuto il livello compreso tra 5900 e 6000. Nonostante il ribasso di venerdì 21/02, il carico speculativo era ancora molto forte, come si può vedere dagli ETF a leva e dalla put/call ratio. È in atto un tentativo di rotazione, con gli investitori che scaricano posizioni sul settore tecnologico, andando a comprare i settori più difensivi, come spesso accade nei momenti finali di un lungo ciclo rialzista. La somma delle capitalizzazioni è però molto sbilanciata sui Magnificent Seven del settore tecnologico, come si nota dal brusco ribasso. Sarebbe importante tenere il livello di 6000, a cui l’indice SP500 è arrivato molto vicino già venerdì 21.

L’indice Sp500 ha rotto uno dopo l’altro tutti i pivot point e giovedì 27/02 ha chiuso 5861, con un movimento al ribasso composto da 5 onde. Un simile movimento lascia aperte solo 2 alternative:

1. È probabilmente iniziata un’onda impulso ribassista di cui abbiamo visto l’onda 1 e il rimbalzo di venerdì 28/02 è parte dell’onda che si potrebbe spingere verso la vecchia area pivot tra 6003-6040, per poi iniziare una terza onda ribassista che andrebbe a rompere il 5800, nimo di gennaio. Complessivamente queste 5 onde al ribasso avrebbero un obiettivo a 5600. Da lì la probabilità maggiore sarebbe un’onda 2 di correzione, per poi iniziare un nuovo ribasso con obiettivo 5100, minimo del 5 agosto 2024
2. Esiste una possibilità residua che il movimento a 5 onde da 6140 a 5861 sia sta l’onda C di un’onda B espansa, finita il 19/02 con movimento triangolare. In questo caso, per averne la conferma sarà necessario che il nuovo movimento al rialzo assuma la configurazione a 5 onde e riesca a superare la vecchia area pivot tra 6003-6040 e poi fare un piccolo ritracciamento e ripartire al rialzo rompendo i massimi a 6149. In questo caso l’obiettivo sarebbe tra 6300-6500 e sarebbe l’onda finale di tutto il movimento al rialzo iniziato nell’ottobre 2022.

Mercati Azionari: riepilogo dei punti importanti del chart weekly

Continuano a moltiplicarsi i segni di scricchiolio sul chart weekly, ma i punti fondamentali dell’indicatore RSI a 21 settimane non sono stati ancora rotti al ribasso. Sul chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane è evidente la convergenza di linee orizzontali e di linee di trend, che rimangono gli strumenti migliori per poter avere una conferma affidabile che si è formato un top importante di medio termine.

In mancanza della rottura di queste linee, finché tengono queste linee e non viene violato il pivot point a 5800-5860, l’indice SP500 potrebbe ancora aver la forza di puntare all’obiettivo successivo posto tra 6300-6500.

Ripetiamo comunque ancora una volta che, in un’ottica di più lungo termine, siamo sicuramente nella fase finale del bull market e il risk/reward di posizioni Long rimane molto sbilanciato dalla parte del rischio.

Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine

Il movimento al ribasso dell’ultima settimana ha rotto prima l’area pivot attorno a 6000 dell’indice SP500, con il mercato che ha tentato una rotazione dal settore tecnologico verso settori più difensivi come il farmaceutico, ma meno pesanti sull’indice rispetto alla tecnologia, per poi rompere anche l’altra area pivot a 5920-5940.

Questo allargamento della correzione ha posto un serio allert anche sul trend di medio termine, perché al di sotto del nimo di 5861 del 27/02 si può parlare di inversione. L’oversold di breve termine ha generato un rimbalzo che va seguito molto attentamente per sarà necessario classificarlo in delle 2 opzioni descritte nel primo paragrafo di questo report.

Chiusura della settimana in forte ribasso ribasso per l’indice Nasdaq, che sfiora addirittura un key reversal week perdendo il 2,7% nella sola sola giornata di giovedì 27/02. E’ ormai evidente che il settore tecnologico sta perdendo forza, con ribassi concentrati nei titoli più legati all’artificial intelligence e ai semiconduttori, malgrado i buoni risultati di Nvidia e questo può essere sintomo che “il cavallo non beve più” per usare un frase dello slang dei trader americani. Il peso dell’indice Nasdaq 100 rimane l’ago dell bilancia del mercato azionario U.S.A..

Nel caso che, dopo un piccolo rimbalzo, di arrivasse alla rottura dell’importante pivot point a tra 20500-20630, il trend al ribasso subirebbe un’ulteriore accelerazione

Mercati Azionari: il sentiment scende in una fase di marcato pessimismo, che ha ripulito l’eccesso di euforia che era ancora presente sulla put/call ratio

Chiusura settimanale in ribasso da 35 a 20 dell’indice di sentiment composito CNN Fear & Greed, che, dopo aver toccato anche il livello di 18, si posiziona, per la prima volta da oltre un anno, in una fascia di marcato pessimismo.

E’ completamente rientrato l’eccesso di euforia sulla Put/Call ratio. Questa situazione favorisce per lo meno un rimbalzo di qualche giorno.

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Approfondimento

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