Emissioni odorigene: elementi di riferimento e approcci metodologici per il monitoraggio
![CDATA[Il SNPA ha pubblicato un documento tecnico per valutare le emissioni odorigene e analizzare tutte le innovazioni metodologiche e tecnologiche relative al monitoraggio e al controllo degli odori Cosa tratta? Con Delibera n. 268/25 del 23 gennaio 2025, il Consiglio del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente ha messo a disposizione un documento tecnico che costituisce una revisione del documento “Metodologie per la valutazione delle emissioni odorigene”. Nello specifico, scopo del documento è fornire, in modo organico, agli Enti di Controllo informazioni utili per la scelta degli approcci adeguati ad effettuare un’azione di prevenzione, controllo e valutazione delle emissioni odorigene. Il documento è strutturato in modo da contenere una trattazione generale delle diverse possibilità di approccio metodologico, a partire dal monitoraggio e controllo delle emissioni odorigene, fino alla valutazione di impatto con l’ausilio di metodi predittivi e all’adozione di strumenti preventivi per la riduzione dell’emissione, attraverso opportune tecnologie di trattamento ed accorgimenti di tipo gestionale. In particolare, nelle differenti sezioni del documento sono affrontati i seguenti aspetti: elementi generali relativi alla percezione olfattiva e al fenomeno di molestia; principali riferimenti normativi nazionali e regionali; descrizione delle metodologie di monitoraggio e controllo con particolare riferimento per gli aspetti legati al campionamento, ai metodi di caratterizzazione chimica, all’olfattometria dinamica, all’applicazione dei sistemi automatici di monitoraggio (IOMS), al monitoraggio della percezione olfattiva ad opera di panel addestrato in campo e analisi delle segnalazioni della popolazione; modellistica di dispersione per lo studio della valutazione di impatto odorigeno; elementi descrittivi relativi ai principali sistemi di abbattimento impiegati. Quando? Documento disponibile dal 12 marzo 2025. Indicazioni operative Considerata la variabilità delle sorgenti di un impianto nel numero e nella tipologia di emissione (convogliata, areale e fuggitiva), nonché la stretta connessione con la soggettività della percezione umana, si rende necessario prediligere nell’analisi olfattiva, una combinazione pianificata e definita di volta in volta a seconda dello scopo di indagine, di diversi strumenti di valutazione, che possano fornire informazioni complementari. Genericamente, tali strumenti possono essere distinti in: metodi predittivi: utilizzano modelli che, attraverso una ricostruzione schematica della situazione reale, sono in grado di fornire informazioni sul potenziale impatto di una fonte odorigena sul territorio; metodi strumentali/empirici: si basano su osservazioni (attività di monitoraggio strumentale o indagini che coinvolgono popolazione e/o panel). A valle di questo processo valutativo si prosegue con l’abbattimento delle emissioni odorigene, esso è caratterizzato da notevole complessità in quanto è strettamente legato alla conoscenza dei processi, con dettaglio delle specifiche fasi di lavorazione dalle quali le emissioni vengono generate prima di raggiungere, poi, i potenziali recettori. Si può, quindi, intervenire a vari livelli direttamente sulla sorgente e/o sul percorso di dispersione al recettore al fine di prevenire l’esposizione. Per ridurre l’esposizione e, di conseguenza, l’impatto devono essere impiegate misure di controllo in grado di incidere su queste componenti. In ogni caso, prevenire o controllare le emissioni odorigene alla sorgente rimane il metodo di controllo più diretto, nonostante possa essere difficile da realizzare e molto costoso in presenza di grandi sorgenti diffuse. Le possibili alternative per la prevenzione e il controllo degli odori sono quelle che intervengono su uno o più passaggi della relazione sorgente - percorso – recettore. La mitigazione degli odori può essere affrontata secondo tre distinte tipologie d’intervento: metodi palliativi (ad esempio con l’utilizzo di sostanze dotate di odore gradevole, coperture delle sorgenti); metodi preventivi (riduzione preventiva delle emissioni alla fonte, per eliminazione delle sostanze maleodoranti o limitazione delle condizioni che ne favoriscono la formazione ed il rilascio in atmosfera); metodi curativi (captazione e successivo trattamento di depurazione delle emissioni). ]]

Il SNPA ha pubblicato un documento tecnico per valutare le emissioni odorigene e analizzare tutte le innovazioni metodologiche e tecnologiche relative al monitoraggio e al controllo degli odori
Cosa tratta?
Con Delibera n. 268/25 del 23 gennaio 2025, il Consiglio del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente ha messo a disposizione un documento tecnico che costituisce una revisione del documento “Metodologie per la valutazione delle emissioni odorigene”.
Nello specifico, scopo del documento è fornire, in modo organico, agli Enti di Controllo informazioni utili per la scelta degli approcci adeguati ad effettuare un’azione di prevenzione, controllo e valutazione delle emissioni odorigene.
Il documento è strutturato in modo da contenere una trattazione generale delle diverse possibilità di approccio metodologico, a partire dal monitoraggio e controllo delle emissioni odorigene, fino alla valutazione di impatto con l’ausilio di metodi predittivi e all’adozione di strumenti preventivi per la riduzione dell’emissione, attraverso opportune tecnologie di trattamento ed accorgimenti di tipo gestionale.
In particolare, nelle differenti sezioni del documento sono affrontati i seguenti aspetti:
- elementi generali relativi alla percezione olfattiva e al fenomeno di molestia;
- principali riferimenti normativi nazionali e regionali;
- descrizione delle metodologie di monitoraggio e controllo con particolare riferimento per gli aspetti legati al campionamento, ai metodi di caratterizzazione chimica, all’olfattometria dinamica, all’applicazione dei sistemi automatici di monitoraggio (IOMS), al monitoraggio della percezione olfattiva ad opera di panel addestrato in campo e analisi delle segnalazioni della popolazione;
- modellistica di dispersione per lo studio della valutazione di impatto odorigeno;
- elementi descrittivi relativi ai principali sistemi di abbattimento impiegati.
Quando?
Documento disponibile dal 12 marzo 2025.
Indicazioni operative
Considerata la variabilità delle sorgenti di un impianto nel numero e nella tipologia di emissione (convogliata, areale e fuggitiva), nonché la stretta connessione con la soggettività della percezione umana, si rende necessario prediligere nell’analisi olfattiva, una combinazione pianificata e definita di volta in volta a seconda dello scopo di indagine, di diversi strumenti di valutazione, che possano fornire informazioni complementari. Genericamente, tali strumenti possono essere distinti in:
- metodi predittivi: utilizzano modelli che, attraverso una ricostruzione schematica della situazione reale, sono in grado di fornire informazioni sul potenziale impatto di una fonte odorigena sul territorio;
- metodi strumentali/empirici: si basano su osservazioni (attività di monitoraggio strumentale o indagini che coinvolgono popolazione e/o panel).
A valle di questo processo valutativo si prosegue con l’abbattimento delle emissioni odorigene, esso è caratterizzato da notevole complessità in quanto è strettamente legato alla conoscenza dei processi, con dettaglio delle specifiche fasi di lavorazione dalle quali le emissioni vengono generate prima di raggiungere, poi, i potenziali recettori.
Si può, quindi, intervenire a vari livelli direttamente sulla sorgente e/o sul percorso di dispersione al recettore al fine di prevenire l’esposizione. Per ridurre l’esposizione e, di conseguenza, l’impatto devono essere impiegate misure di controllo in grado di incidere su queste componenti.
In ogni caso, prevenire o controllare le emissioni odorigene alla sorgente rimane il metodo di controllo più diretto, nonostante possa essere difficile da realizzare e molto costoso in presenza di grandi sorgenti diffuse. Le possibili alternative per la prevenzione e il controllo degli odori sono quelle che intervengono su uno o più passaggi della relazione sorgente - percorso – recettore.
La mitigazione degli odori può essere affrontata secondo tre distinte tipologie d’intervento:
- metodi palliativi (ad esempio con l’utilizzo di sostanze dotate di odore gradevole, coperture delle sorgenti);
- metodi preventivi (riduzione preventiva delle emissioni alla fonte, per eliminazione delle sostanze maleodoranti o limitazione delle condizioni che ne favoriscono la formazione ed il rilascio in atmosfera);
- metodi curativi (captazione e successivo trattamento di depurazione delle emissioni).