Meloni incontra Vance: dazi e dialogo con Washington, ma l’Europa frena sul vertice Trump a Roma

Meloni ha incontrato JD Vance a Palazzo Chigi per discutere difesa, gas, intelligenza artificiale e Ucraina. Mentre l'Italia rafforza i legami con Washington, l'Europa frena sull'ipotesi di un vertice Trump a Roma: "Meglio Bruxelles" L'articolo Meloni incontra Vance: dazi e dialogo con Washington, ma l’Europa frena sul vertice Trump a Roma proviene da FIRSTonline.

Apr 19, 2025 - 10:00
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Meloni incontra Vance: dazi e dialogo con Washington, ma l’Europa frena sul vertice Trump a Roma
Vance e Meloni
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Dopo Washington, Roma. Dopo Trump, Vance. In meno di 48 ore, Giorgia Meloni ha chiuso il cerchio di una missione che punta a rafforzare la sua rete di contatti diretti con l’amministrazione americana — attuale e futura — e a posizionare l’Italia come snodo cruciale nei rapporti tra Europa e Stati Uniti.

E proprio mentre la premier rinsalda i rapporti con Washington, negli Stati Uniti si agita un nuovo fronte. Fonti della Casa Bianca riferiscono che l’amministrazione Trump starebbe “studiano le opzioni” per sollevare Jerome Powell dalla guida della Federal Reserve. “Non penso che stia facendo un buon lavoro. Non sono contento di lui”, ha dichiarato Trump, criticando Powell per la sua prudenza nel tagliare i tassi d’interesse, e auspicando un intervento immediato per sostenere la crescita. La questione, ha confermato Kevin Hassett, direttore del National Economic Council, è ora sul tavolo del presidente e del suo staff.

Meloni accoglie Vance: focus su difesa, gas, intelligenza artificiale e Ucraina

Ieri, a Palazzo Chigi, Meloni ha accolto il vicepresidente Usa JD Vance. Dopo un faccia a faccia riservato, si è svolto un pranzo con i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, in un clima cordiale ma denso di temi strategici. Al centro del colloquio: l’aumento delle spese italiane per gli armamenti americani, la cooperazione industriale nelle tecnologie avanzate, e il rafforzamento delle forniture di gas liquefatto (GNL) e intelligenza artificiale dagli Stati Uniti. In cambio, Washington ha espresso interesse a investire in Italia, che considera “sempre più attrattiva”, e a collaborare nei progetti infrastrutturali legati alla nuova “Via della Seta alternativa” che Roma ha abbracciato dopo aver rinunciato a quella cinese.

Un altro tema cruciale è stato il conflitto in Ucraina. Vance ha aggiornato Meloni sugli sviluppi nei negoziati tra Usa, Europa e Russia. La dichiarazione congiunta ha espresso il pieno appoggio italiano alla leadership di Trump per una soluzione negoziata che porti a un cessate il fuoco “giusto e duraturo”. Inoltre, si è discusso della rimozione degli ostacoli normativi per le grandi aziende tecnologiche americane in Europa e della creazione di un ambiente favorevole per gli investimenti nel digitale. Sui dazi: “Stiamo negoziando non solo con l’Italia, ma con l’intera Ue, e continueremo le discussioni avviate con il presidente”, ha dichiarato il vicepresidente Usa.

Infine, l’incontro ha toccato anche altri temi, come la lotta all’immigrazione irregolare e al traffico di droghe sintetiche, con entrambi i Paesi impegnati a collaborare in queste aree.

L’Europa frena sul vertice a Roma: “Meglio a Bruxelles”

A Palazzo Chigi, gli occhi sono già puntati al futuro. Fonti italiane riferiscono che Trump avrebbe confermato l’intenzione di volare a Roma “nel prossimo futuro”, con l’idea di trasformare la visita in un possibile vertice con l’Unione europea. La premier italiana ha immediatamente condiviso questa prospettiva con Ursula von der Leyen, che ha accolto con favore la proposta italiana di facilitare un canale diretto tra la Ue e l’amministrazione Usa. Tuttavia, tra Bruxelles e le cancellerie europee, l’entusiasmo non è unanime: se la Commissione ha definito “positivo” il tentativo di Meloni di aprire un ponte politico con Trump, il Consiglio europeo e i governi nazionali sono più cauti, temendo il rischio di scavalcare le sedi istituzionali dell’Unione.

A complicare la situazione, c’è la questione dei dazi: la tregua sui dazi scadrà a luglio, ma, nonostante le buone intenzioni, finora non sono stati fatti passi concreti. Questo ha spinto a un’intensificazione dei contatti tra i Ventisette, mentre si valuta la possibilità di organizzare un summit Ue-Usa.

Meloni, intanto, si sta preparando a consolidare la sua immagine di leader capace di dialogare direttamente con la Casa Bianca, un’attività che rafforza il suo legame personale con Trump ma che al contempo crea frizioni in Europa.