Meloni incontra Vance, attesa per Erdogan: così l’Italia rafforza i rapporti extra-Ue

L’incontro tra Meloni e J.D. Vance a Roma segna un passo strategico nei rapporti internazionali dell’Italia fuori dall’Ue, tra scambi su energia, commercio e investimenti globali

Apr 18, 2025 - 20:35
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Meloni incontra Vance, attesa per Erdogan: così l’Italia rafforza i rapporti extra-Ue

Nel giro di pochi giorni Giorgia Meloni ha avviato una notevole intensificazione dei rapporti internazionali dell’Italia al di fuori del perimetro dell’Unione Europea. Oggi la premier ha incontrato a Roma il vicepresidente Usa J.D. Vance, all’indomani di un vertice alla Casa Bianca con Donald Trump, e si prepara ad accogliere il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in visita il prossimo 29 aprile.

Questi incontri ravvicinati con leader extra-europei suggeriscono un possibile disegno strategico di rafforzamento politico ed economico autonomo per l’Italia, che guarda oltre l’Ue alla ricerca di nuove sponde internazionali. Nel frattempo, anche i legami economici seguono questa rotta: ad esempio l’export Italia-Turchia è cresciuto di circa il 24% nell’ultimo anno, segno tangibile di rapporti sempre più stretti.

Meloni incontra Vance: rapporti privilegiati con Washington oltre l’Ue

Dopo il colloquio con Trump a Washington, Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi il vice di Trump, J.D. Vance, consolidando un asse diretto Roma-Washington. La premier ha sfoderato persino la lingua italiana come “arma segreta” nella diplomazia bilaterale: durante la visita negli Usa ha parlato in italiano ai giornalisti, gesto che Trump ha accolto con entusiasmo definendolo “bellissimo”​.

Il meeting Meloni-Vance è servito a rimarcare questa intesa speciale, e infatti hanno parlato degli stessi temi disquisiti con Trump. Meloni stessa ha definito i colloqui con gli americani “fantastici” e ha parlato di un “rapporto privilegiato” tra Italia e Stati Uniti​. Da parte sua Vance, in visita a Roma per le festività pasquali, ha ricambiato i toni calorosi, scherzando sul fatto di non capire l’italiano ma di apprezzarne la musicalità​. Una frase che più americana non si può.

Questi scambi amichevoli nascondono importanti implicazioni politiche ed economiche. Meloni punta a presentarsi come partner privilegiato agli occhi della nuova amministrazione Usa, cogliendo l’occasione per tutelare gli interessi italiani.

Al centro del colloquio con Vance, la questione energetica, con l’impegno dell’Italia a rafforzare le importazioni di gas naturale liquefatto (Gnl) dagli Usa per diversificare le fonti di approvvigionamento e ridurre la dipendenza da paesi instabili.

Altro punto rilevante è stato il commercio: Giorgia Meloni ha ribadito la necessità di tutelare le imprese italiane da eventuali dazi punitivi minacciati dall’amministrazione Trump, cercando di ottenere rassicurazioni su un regime commerciale più favorevole. Infine, si è parlato di incentivi agli investimenti reciproci, con l’obiettivo di creare nuove opportunità per le aziende italiane negli Stati Uniti e viceversa.

Entrambe le parti hanno confermato la volontà di consolidare un asse strategico fondato su interessi economici condivisi e su una visione comune della stabilità globale.

Questo approccio pragmatico mira a rafforzare l’economia italiana mettendola al riparo da possibili frizioni commerciali transatlantiche. Il risultato è che Meloni viene ricoperta di elogi dai vertici statunitensi.

Verso l’incontro Meloni Erdogan: legami politici ed economici in crescita

Tra meno di due settimane sarà la volta di Erdogan. Il 29 aprile il presidente turco sarà a Roma per un incontro significativo con la premier, in concomitanza con un forum economico bilaterale​. Si tratterà del quarto vertice intergovernativo Italia-Turchia, a sottolineare l’importanza crescente di questa relazione fuori dal contesto Ue​.

Al centro dei colloqui vi è la volontà di rafforzare i legami economici tra i due Paesi, puntando su settori strategici come energia, industria e infrastrutture​.

Ankara considera Roma un partner commerciale di primo piano in Europa, con scambi bilaterali che nel 2022 hanno superato i 22 miliardi di euro​. La visita di Erdogan sarà dunque l’occasione per consolidare ulteriormente tali rapporti, esplorando nuove opportunità di cooperazione anche su dossier geopolitici delicati (dalla stabilità nel Mediterraneo alla gestione dei flussi migratori)​.

Parallelamente al dialogo politico, i dati confermano un evidente avvicinamento economico: la Turchia è il mercato extra-Ue dove l’Italia ha registrato il più forte incremento delle esportazioni. Nel 2024 l’export italiano verso la Turchia è aumentato di circa +24%, trainato in particolare dalle vendite di oro e gioielleria​. Questo balzo dimostra come le imprese italiane stiano beneficiando della domanda turca in settori chiave (ad esempio i preziosi dalla Toscana) e contribuisce a rendere Ankara un alleato economico sempre più rilevante.

Mentre Roma e Ankara rinsaldano i legami commerciali, Giorgia Meloni può presentare questo dinamismo come prova della capacità dell’Italia di rafforzarsi anche autonomamente sul piano economico fuori dai confini Ue.