Matteo Arnaldi fa risorgere Gasquet ed esce di scena a Montecarlo

Finisce subito il cammino nel Masters 1000 di Montecarlo per Matteo Arnaldi. Il sanremese fa sostanzialmente risorgere Richard Gasquet, che a vent’anni dalla wild card che gli consentì di battere Federer ai quarti e dare battaglia contro Nadal in semifinale si prende un’altra bella gioia sul campo intitolato a Ranieri III. 6-3 4-6 6-4 il […]

Apr 6, 2025 - 17:59
 0
Matteo Arnaldi fa risorgere Gasquet ed esce di scena a Montecarlo

Finisce subito il cammino nel Masters 1000 di Montecarlo per Matteo Arnaldi. Il sanremese fa sostanzialmente risorgere Richard Gasquet, che a vent’anni dalla wild card che gli consentì di battere Federer ai quarti e dare battaglia contro Nadal in semifinale si prende un’altra bella gioia sul campo intitolato a Ranieri III. 6-3 4-6 6-4 il punteggio finale, con cui il nativo di Beziers è destinato a sfidare uno tra il canadese Felix Auger-Aliassime e il tedesco Daniel Altmaier.

Arnaldi parte malissimo, commettendo diversi errori banali che gli costano subito la battuta. L’azzurro si riprende subito e pareggia i conti, ma non passa molto tempo che di nuovo, sul 2-2 e dallo stesso lato di servizio precedente, subisce ancora il break: stavolta Gasquet tiene (e avrebbe rischiato senza un dritto facile sbagliato dal sanremese sul 15-30). Nel nono gioco attiva il set point a favore del transalpino, che lo trasforma con un passante in corsa di dritto dei suoi, a rientrare: un 6-3 con il braccio alzato per l’uomo che è prossimo alla fine della carriera.

Il secondo parziale vede Arnaldi entrare in campo in maniera differente: c’è più fatto propositivo, e in un certo verso c’è anche Gasquet che, evidentemente, non sempre riesce ad andare più al massimo. Tre sono le palle break del sanremese nel primo game, una ne ha nel terzo, e in questi casi c’è un mix di meriti del francese e di demeriti dell’italiano. Sul 3-3, finalmente, riesce ad arrivare lo scossone di Arnaldi, più convinto quando si tratta di mettere i piedi in campo per il 4-3. Di seguito il 6-4 giunge senza troppi problemi.

L’azzurro, va detto, di chance di proseguire nel momento positivo ne ha già a inizio terzo parziale, e sono ben tre di cui due di fila, ma nella gran battaglia è Gasquet a riuscire a tenere la battuta, e poi ad avere egli stesso una chance di scappare via, prontamente annullata. Dall’1-1 in avanti non succede praticamente niente (nel senso letterale della cosa: il terzo game finisce a 15, i successivi quattro a 0) fino al 3-4. Qui Arnaldi finisce per subire un passaggio a vuoto, il servizio non lo aiuta, arriva il break di Gasquet, che però non concretizza e si vede passare a rete per il controbreak dal ligure, che carica il pubblico. Il problema è che Arnaldi cerca di spingere tanto, troppo, e così finisce sotto 15-40: altri due match point. Uno lo annulla a rete, ma sull’altro commette un fatale doppio fallo.

Basterebbe fondamentalmente un dato a dire tutto di questo incontro: i vincenti sono simili (35-32 per Arnaldi), ma l’italiano di errori gratuiti ne commette tanti, troppi, 53 contro 28.In breve, un’enormità di punti regalati in due ore e 34 minuti, di fronte a cui impallidisce qualsiasi altra statistica.