Marito e moglie trovati morti a Verona, nel testamento lasciano tutto al Wwf. Ma il legale dei parenti frena: «C’è ancora molta confusione»

I loro corpi erano stati trovati da alcuni giovani appassionati di urbex. Da tempo avevano deciso di tagliare ogni rapporto con il mondo esterno L'articolo Marito e moglie trovati morti a Verona, nel testamento lasciano tutto al Wwf. Ma il legale dei parenti frena: «C’è ancora molta confusione» proviene da Open.

Apr 21, 2025 - 17:52
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Marito e moglie trovati morti a Verona, nel testamento lasciano tutto al Wwf. Ma il legale dei parenti frena: «C’è ancora molta confusione»

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Pare ci siano ancora diversi dubbi su quale sia il vero testamento lasciato da Maria Teresa Nizzola e Marco Steffenoni, i due coniugi – rispettivamente di di 76 e 75 anni – trovati mummificati nella loro villa a Montericco, appena fuori da Verona. I loro cadaveri erano stati scoperti lo scorso marzo da tre giovani appassionati di «urbex», una pratica che consiste nell’esplorare edifici abbandonati. Paolo Steffenoni, fratello di Marco, ha trovato due soli documenti sulle volontà della coppia. Uno firmato dal fratello e uno da Nizzola. Entrambi chiedono di devolvere tutto il patrimonio al Wwf, una delle più note associazioni ambientaliste impegnate nella difesa della natura e degli animali.

Il testamento al Wwf

«Se il testamento in cui la signora Nizzola dichiara di devolvere tutto al Wwf è il più aggiornato allora non ci sono dubbi sull’eredità», spiega al Corriere del Veneto l’avvocato Michele Grigoletti, che rappresenta la figlia di una cugina di Maria Teresa Nizzola. «Se invece dovessimo trovare altri testamenti scritti in un momento successivo – continua il legale – la faccenda si complicherebbe. In quel caso sarebbe importante capire chi è morto per primo. Se la signora fosse deceduta dopo il marito, il testamento di lui diventerebbe nullo e prevarrebbero le volontà di Maria Teresa Nizzola».

L’eredità dei due coniugi

Pochi giorni fa, il Wwf si è fatto avanti con i propri avvocati per pagare la sepoltura dei due coniugi che, almeno stando ai testamenti trovati finora, hanno devoluto tutto il loro patrimonio proprio all’associazione. Prima di procedere ufficialmente si sta cercando però di capire se esistano altri documenti, più aggiornati, che indicano le volontà della coppia su come gestire la propria eredità. Steffenoni e Nizzola aveva infatti un discreto patrimonio, composto non solo dalla viva in cui vivevano – e in cui sono stati rinvenuti i loro corpi mummificati – ma anche diverse case e appartamenti in provincia di Mantova.

L’attesa per i risultati dell’autopsia

L’autopsia sui corpi dei due coniugi è stata eseguita lo scorso 21 marzo. Lui è morto d’infarto, mentre le cause del decesso di lei non sono ancora chiare e per questo si attendono i risultati degli esami tossicologici. Quando sono stati trovati, Steffenoni e Nizzola erano morti da almeno quattro mesi. Nessuno sapeva della loro scomparsa, anche perché da tempo i due avevano deciso di ritirarsi nella propria villa e tagliare ogni rapporto con il mondo esterno.

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